ORA SOTTO ACCUSA MOMENT E VOLTAREN !
TEMPI DURI PER CHI SOFFRE FREQUENTEMENTE DI MAL DI TESTA
Tempi duri per chi soffre frequentemente di mal di testa, dolori
reumatici o forti dolori mestruali e ricorre spessissimo agli
antidolorifici. Dopo la messa al bando del Vioxx e di tutti i farmaci a
base dello stesso tipo di molecole, i cosiddetti Cox2, gli studiosi
hanno messo sotto accusa altre due famiglie di medicinali: quelli a base
di ibuprofen, come il Moment e il Buscofen, e quelli che contengono il
diclofenac, come il Voltaren.
Le due sostanze, infatti, aumentano le
percentuali di rischio per l’infarto. La notizia è stata diffusa dal
quotidiano britannico The Guardian, dopo che sull’autorevole rivista
British Medical Journal è stata pubblicata una ricerca dell’Università
di Nottingham sui rischi legati agli antidolorifici. Le autrici dello
studio epidemiologico, Julia Hippisley-Cox e Carol Coupland, hanno
identificato 9.218 pazienti in Inghilterra, Galles e Scozia, tra i 25 e i
100 anni, che hanno già sofferto di un primo infarto e li hanno tenuti
sotto osservazione. Nelle valutazioni finali, naturalmente, sono stati
considerati i fattori come l’età, le malattie cardiovascolari
diagnosticate, il fumo e il consumo di altri farmaci, come l’Aspirina
che riduce il rischio di un attacco di cuore.
Il risultato è stato che
con il consumo di ibuprofen il rischio infarto cresce del 24 per cento,
mentre con l’assunzione di diclofenac aumenta addirittura del 55 per
cento. Per quanti hanno curato il dolore con il rofecoxib, il principio
attivo del Vioxx, il rischio infarto è salito del 32 per cento, contro
il 21 per cento in più di un altro Cox2, il celecobix contenuto nel
Celebrex. In Gran Bretagna l’attenzione si è tutta concentrata
sull’ibuprofen, da sempre considerato uno dei farmaci più sicuri del
mercato e usatissimo come sostituto del Vioxx. Secondo le ricercatrici,
ogni 1.005 persone ultra sessantacinquenni che assumono ibuprofen, uno
subirà un infarto. E per capire l’impatto dei numeri, è bene considerare
che solo oltremanica i pazienti che soffrono di artrite e sono quindi
potenziali consumatori di antidolorifici, sono circa 9 milioni.
fonte : http://www.disinformazione.it
Redatto da Pjmanc: http://ilfattaccio.org
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