Verso una nuova moneta
ott 21 2012 di Lòthlaurin
Dò per scontato che coloro che stanno per leggere
quest’articolo possiedano già una discreta cultura riguardo il come e il perchè
il nostro sistema di emissione della moneta sia fraudolento.
Ci sono molti siti di ottima informazione, video didattici e documentari fatti ad hoc per approfondire la conoscenza del problema della moneta-debito, del signoraggio bancario e della riserva frazionaria.
Questo mio intervento non è orientato alla denuncia ma alla soluzione e rifletterà, forse in maniera inconsueta, sul rapporto fra valore monetario e valore d’uso in relazione all’aspetto energetico del denaro.
Ci sono molti siti di ottima informazione, video didattici e documentari fatti ad hoc per approfondire la conoscenza del problema della moneta-debito, del signoraggio bancario e della riserva frazionaria.
Questo mio intervento non è orientato alla denuncia ma alla soluzione e rifletterà, forse in maniera inconsueta, sul rapporto fra valore monetario e valore d’uso in relazione all’aspetto energetico del denaro.
Valore monetario e valore d’uso
Quando diamo un
valore
monetario (chiamiamolo ora “prezzo”, per semplicità) ad un bene o
servizio tentiamo di esprimere su una scala lineare numerica (la cui unità di
misura è la valuta) un’entità molto più astratta e complessa di un semplice
numero e che coinvolge una serie di fattori che di per sè non sono
linearizzabili nè confrontabili fra loro, in quanto pertengono non solo alla
sfera materiale, ma anche a quella psicologica.
Ad esempio, il
valore che diamo ad un bene/servizio può dipendere da cosa esso rappresenti per
noi, dal legame affettivo che abbiamo instaurato con esso, da quanto non
possiamo farne a meno, dall’urgenza che abbiamo di usufruirne in un dato
momento, dalla quantità di materia di cui è costituito, dalla reperibilità e/o
rarità di quel particolare tipo di materiale, dalla quantità di tempo impiegato,
dalla quantità di risorse umane e materiali coinvolte nella sua costruzione,
dalla quantità di risorse mentali/studi che ne hanno permesso lo sviluppo,
ecc.
Questa varietà
di fattori materiali e psicologici (considerati globalmente anche laddove non
siano sempre co-mensurabili) confluiscono nel valore
d’uso, un valore essenzialmente psicosoggettivo che cerca di
racchiudere in sè ed esprimere quanto un determinato bene/servizio sia
positivo per una comunità in termini di utilità effettiva e di miglioramento
delle condizioni di vita.
Quanto più il
valore monetario di un bene/servizio ci sembra essere vicino alla percezione
psicologica soggettiva che abbiamo del suo valore d’uso, tanto più ci verrà
spontaneo dire: (per imitare il famoso tormentone degli anni ’80): “Ok, il
prezzo è giusto.”
È però possibile
che venga a mancare la corrispondenza fra valore monetario e valore d’uso: tanto
più la forbice fra valore monetario e valore d’uso si allarga, tanto più ci
sembrerà di avere a che fare con una stima errata del valore di quel
bene/servizio.
Volendo fare un esempio banale, uno spazzolino da denti consumato
è un oggetto assolutamente inutile poichè non può più esplicare la sua funzione:
il suo valore d’uso è zero. Chi vorrebbe mai scambiare con denaro un
simile oggetto?
Evidentemente nessuno, quindi anche il suo valore monetario è
zero. Ma se per assurdo fosse lo spazzolino da denti usato da Elvis
Presley negli anni ’50, beh forse si troverebbe qualcuno disposto a scambiarlo
con denaro: il suo valore monetario potrebbe allora scostarsi dallo zero, fermo
restando un oggetto assolutamente inutile.
Vedete allora
come il valore monetario sia solo l’espressione di una ricchezza teorica
postulata, fine a sè stante e valida internamente al circuito
monetario, mentre il valore d’uso è l’espressione della ricchezza
concreta e realmente usufruibile, considerata in relazione al benessere
collettivo dell’essere umano e non ai soli fini di un mero scambio
utilitaristico individuale.
Il sistema moneta-debito
Nell’attuale
sistema di moneta-debito, la moneta (metallica, cartacea o elettronica che sia)
non ha un controvalore, cioè non rappresenta nessuna ricchezza preesistente
(storicamente questa ricchezza è sempre stata l’oro, e la moneta veniva emessa
in proporzione alla disponibilità d’oro). Dunque oggi la moneta è
semplicissima carta senza valore intrinseco.
Come ha sempre
ricordato il compianto prof. Giacinto Auriti, la
moneta oggi assume valore per il semplice fatto che la comunità
l’accetta come mezzo di scambio. Se la comunità non l’accettasse come
mezzo di scambio per far passare di mano in mano beni di reale valore d’uso, a
quei pezzi di carta rimarrebbe soltanto la misera utilità di essere un buon
combustibile di riserva per accendere il fuoco o un sostituto del taccuino per i
nostri appunti sbrigativi.
Chi dà allora il
valore alla moneta, dato che non ne ha intrinsecamente? La comunità
stessa, nell’atto di accettarla. Questa affermazione coinvolge da
vicino il concetto di sovranità individuale, già magnificamente espresso da
Antinozzi in questo
post.
In quest’altro
articolo inoltre si è parlato anche della legge universale del Libero
Arbitrio, che non può essere disattesa nè disonorata nel lungo termine
neanche dalle forze che tentino di soverchiare l’umanità. Per governare c’è
bisogno del consenso; anche per legittimare un sistema monetario fraudolento
come il nostro c’è ugualmente bisogno del consenso, il quale, come avrete
capito, ci è estorto quotidianamente con la frode e con l’inganno.
Se una comunità
sovrana si rifiuta di accettare una data moneta come mezzo di scambio, la moneta
cessa istantaneamente di avere un valore. Qual è il “patto col diavolo” a cui
decidiamo di sottostare quando accettiamo, più o meno consapevolmente, l’odierna
moneta-debito come mezzo di scambio?
La moneta-debito sottrae valore d’uso
Oggi il valore
monetario viene creato nel momento stesso in cui qualcuno richieda un prestito
(più precisamente, la moneta oggi viene creata se e solo se
qualcuno la chiede in prestito, sia che siano i privati cittadini o le ‘private’
Nazioni). Nessuna energia universale (fisica, meccanica, psicologica, mentale)
che abbia un rilevante valore d’uso è associata alla creazione della nuova
moneta emessa: il nuovo valore monetario nasce pertanto ex-nihilo.
Nell’atto
della creazione della moneta, aumenta quindi il valore monetario totale
circolante nella comunità, ma a questo non corrisponde un aumento reale del
valore d’uso complessivo poichè nessun bene/servizio è creato in quel preciso
momento.
Dopodichè,
chiunque la prenda in consegna deve sottostare al patto tacito di
restituzione connesso alla natura stessa della moneta-debito, la quale
etimologicamente equivale a “moneta con promessa di restituzione implicita”.
Oltre a questo enorme paradosso, si aggiunge anche la beffa, perchè ci richiesta
indietro la somma maggiorata degli interessi. Gli interessi richiesti
però non potranno essere ripagati su scala macroeconomica e
l’insolvenza matematica derivante si tradurrà in espropri, ipoteche e
bancarotte: ci saranno cioè beni/servizi di reale valore d’uso e di proprietà
della collettività che finiranno inesorabilmente in tasca a chi ha emesso la
moneta-debito.
.
Fissando, a
scopo di esempio, il tasso d’interesse/costo del denaro al 5%,
vuol dire che quando qualcuno prenda un prestito un valore monetario di 100€ gli
sarà chiesto di restituirne 105€: ma siccome i 5€ eccedenti non sono mai
stati creati in forma di valore monetario, nel tentativo di ripagare il
debito, verranno sottratti alla comunità sotto forma di valore
d’uso, cioè in termini di case, automobili, aziende, terreni che
saranno espropriati ai debitori e finiranno in mano a chi ha generato il
denaro.
È purtroppo
matematica la constatazione che la quantità di valore d’uso sottratto
alla comunità è direttamente proporzionale alla quantità di valore monetario
emesso, e il coefficiente di proporzionalità è il tasso
d’interesse/costo del denaro. Questo spiega perchè tutti gli enti bancari
spingono perchè la gente chieda prestiti, mutui o finanziamenti: 1 milione di €
di prestiti significano la creazione di nuova moneta-debito per un valore
monetario di 1 milione di €.
Ciò significa che, non appena si manifesteranno le
insolvenze sistemiche, nel nostro esempio mediamente 50.000 € di
beni/servizi con reale valore d’uso diventeranno di proprietà di chi ha emesso
moneta (ovvero il sistema bancario) e saranno perdute dalla comunità.
Solo in Italia, negli ultimi tre anni sono state pignorate ai cittadini ben
426.000 case.
La moneta-debito
si comporta come una piovra che lentamente trae a sè i beni comuni con i suoi
tentacoli, è come un buco nero che succhia l’energia della
collettività: fa in modo che gli individui competano per spartirsi le
briciole e lascia nel lungo termine il mondo svuotato e depauperato.
Il valore
monetario emesso in circolazione ritorna alla sorgente dopo aver rastrellato e
sottratto beni/servizi di reale valore d’uso alla collettività, mentre i privati
cittadini giocano ruoli di comparse in un film che si sta girando sopra le loro
teste e non sono singolarmente nella prospettiva di poterne realizzare la
tragica trama. Il vero scopo della moneta-debito è esattamente questo, e viene
quotidianamente portato avanti grazie alle nostre energie e al nostro consenso,
fornito nel momento in cui accettiamo di scambiarla o la prendiamo in prestito,
determinandone la creazione.
La moneta-debito
veicola e diffonde un’energia potenziale negativa, con il segno
meno. La prossima volta che abbiamo sotto gli occhi una banconota da 100€,
cerchiamo di non cadere nell’illusione visiva che essa rappresenti un’energia
creditizia positiva di 100€, come sta scritto sulla carta. Essa rappresenta in
realtà solo la sua vera energia potenziale, quella cioè che si
manifesterà su scala macroeconomica nel lungo termine: nel nostro
esempio, un valore di -5€ (negativo).
Verso una nuova moneta sostenibile
Grazie al cielo,
questo della moneta-debito non è l’unico sistema monetario possibile. Tuttavia,
esso è talmente radicato storicamente e culturalmente che oggi quasi tutti fanno
fatica a concepire una moneta non legata al concetto di debito, cioè una moneta
non vincolata a restituzione. È anche comprensibile, se pensiamo che questo
sistema sta in piedi ininterrottamente da oltre sei secoli ed è per questo
entrato nell’incoscio collettivo, o nel campo di risonanza, come direbbe Sheldrake.
La più grande
fatica che fanno oggi le persone non sta nell’usare o meno una qualsiasi moneta
complementare o alternativa, ma sta nel pensare che possa esistere una
moneta che NON debba essere restituita. Affinchè capiate il perchè e il
per come di questo apparente controsenso, è essenziale che mettiate prima in
seria discussione questo connubio ancestrale fra moneta e obbligo di
restituzione.
La moneta come dovrebbe essere
Questa che vado
a descrivere non è la moneta del futuro, è la moneta come dovrebbe
essere. Non presuppone una comunità umana del futuro, ma una comunità
umana come già sarebbe dovuta essere se l’evoluzione della coscienza non fosse
stata distorta, rallentata e manipolata intenzionalmente dall’esterno: cioè, un
aggregato di persone che sappiano cooperare pacificamente e che abbiano assunto
piena sovranità e responsabilità personali.
Una condizione
necessaria all’esito positivo di una qualsiasi politica monetaria innovatrice è
che l’ente che emette moneta sia pubblico, cioè appartenga,
rappresenti e agisca in nome e per conto di una comunità sovrana più o meno
vasta capace di autoregolamentarsi e di deliberare in favore della collettività.
Per il momento chiamiamolo “ente erogatore”, dato che la parola “banca” richiama
troppo fortemente il concetto di “privato”.
Supponiamo che
qualcuno, che abbia bisogno di fondi per realizzare un progetto, chieda un
prestito di denaro all’ente erogatore. Essendo pubblico, la comunità deliberante
decide se avallare o no il finanziamento. Nel caso in cui il progetto sia
valutato essere di pubblica utilità, l’ente erogatore concede il prestito
creando la moneta necessaria. Anche in questo caso, il valore monetario è creato
ex-nihilo.
Ma allora dove
sta la differenza? La differenza è che la nuova quantità di moneta erogata,
nell’atto stesso della creazione e per delibera della comunità sovrana che ha
creato il denaro, anticipa, raccoglie esprime e quantifica in valore
monetario tutta l’energia che sarà messa in movimento in un tempo futuro per la
realizzazione di quel progetto, il quale si è già guadagnato il
riconoscimento di utilità e necessità da parte dell’ente pubblico come
condizione necessaria all’emissione di moneta.
Quando il
progetto si realizzerà in concreto, quel valore monetario si trasformerà nel
corrispettivo valore d’uso (un nido d’infanzia, una mensa per anziani,
un’attività commerciale…) pronto ad essere usufruito dalla comunità. Ecco perchè
non è necessaria la restituzione della moneta: la realizzazione del
progetto rappresenta già intrinsecamente la restituzione alla comunità, sotto
un’altra forma, dell’energia/valore che era stata anticipata.
Ecco il
ciclo completo dell’energia in trasformazione:
• La comunità chiede o approva la venuta in esistenza di un nuovo bene/servizio, al quale dà fiducia sapendo che può aumentare la ricchezza collettiva totale;
• L’ente erogatore anticipa l’energia potenziale necessaria alla realizzazione della nuova opera “incarnandola” nel corrispondente valore monetario emesso;
• Al termine del ciclo produttivo, questo valore monetario fruttifica e si trasforma in un bene/servizio di reale valore d’uso, che restituisce alla comunità in termini di utilità e benefici l’energia anticipata sotto forma di valore monetario.
• La comunità chiede o approva la venuta in esistenza di un nuovo bene/servizio, al quale dà fiducia sapendo che può aumentare la ricchezza collettiva totale;
• L’ente erogatore anticipa l’energia potenziale necessaria alla realizzazione della nuova opera “incarnandola” nel corrispondente valore monetario emesso;
• Al termine del ciclo produttivo, questo valore monetario fruttifica e si trasforma in un bene/servizio di reale valore d’uso, che restituisce alla comunità in termini di utilità e benefici l’energia anticipata sotto forma di valore monetario.
La nuova
moneta rappresenta dunque energia allo stato potenziale, in attesa di
raggiungere lo stato di manifestazione concreta. Un’ipotetica banconota
del valore di 100 unità valutarie di questa nuova moneta, ha un’energia
potenziale positiva pari a 100 perchè, su scala macroeconomica
e nel lungo termine, manifesterà nella comunità un corrispondente
aumento di pari valore d’uso, non certo una diminuzione di -5
unità valutarie come nell’esempio precedente.
A differenza
della moneta-debito, questo tipo di moneta è anche molto stabile per quanto
riguarda l’inflazione. Perchè? Semplicemente perchè ogni volta che c’è
l’emissione di nuovo valore monetario, alla fine del ciclo produttivo c’è la
creazione di un bene/servizio che aumenta il valore d’uso collettivo di una pari
quantità. Il rapporto fra quantità di moneta circolante e ricchezza
effettiva che può essere scambiata con tale moneta rimane dunque sempre
pressochè costante, perchè aumenta con la stessa
proporzione.
Ovviamente, nel
lungo periodo, potrà esserci un leggero scostamento degli indici (infatti quando
si distrugge un bene, ad esempio quando si rottama un’automobile, non viene
certo distrutto il corrispettivo in denaro per mantenere l’equilibrio…): ma ciò
non ha nulla a che fare con le proporzioni gigantesche dell’inflazione nel
sistema della moneta-debito, dove il valore monetario schizza incontrollato
mentre la ricchezza collettiva viene depredata lentamente, e dove il tritacarne
della riserva frazionaria permette di prestare/creare 50 volte tanto la
ricchezza effettivamente posseduta.
Vedete da voi
come una simile moneta “pulita”, per definizione, non può nascere nè
servire scopi egoistici, perchè l’esistenza in circolazione del denaro
è subordinata all’approvazione comunitaria e finalizzata esclusivamente a scopi
di utilità collettiva. Mentre la moneta-debito nasce per servire gli egoistici
scopi di lucro della ristretta oligarchia sua creatrice, la nuova moneta nasce
per definizione come ambasciatore dell’interesse collettivo.
Nessuno si sognerebbe mai di chiamarla “lo sterco del demonio”.
Inoltre, questa
moneta presuppone e funziona secondo il ciclo di trasformazione
dell’energia, in cui l’energia/valore si trasforma ciclicamente
alternandosi negli stati del valore monetario potenziale e del
valore d’uso effettivo. Ciò non si verifica invece nel sistema
moneta-debito, dove a nessuno importa se il valore monetario si trasformi o meno
in valore d’uso: ciò che conta è solo restituire il mero valore monetario a fine
ciclo, addirittura in quantità maggiore rispetto a quanto anticipato.
SISTEMA MONETA-DEBITO | SISTEMA MONETARIO OVVIO | |
EMISSIONE | Sistema bancario, in rappresentanza degli interessi di una minoranza di privati |
Ente erogatore, in rappresentanza dei pubblici interessi della collettività sovrana |
RICCHEZZA COLLETTIVA(= valore d’uso) | Diminuisce, e va in mano ai privati che hanno emesso la moneta | Aumenta, a vantaggio della collettività che ha autorizzato l’emissione di moneta |
ENERGIA POTENZIALE | Negativa, a causa dell’obbligo di restituzione e degli interessi non solvibili | Positiva, perchè si trasforma |
RESTITUZIONE del valore monetario |
SI, maggiorato degli interessi | NO |
INFLAZIONE | Alta | Bassa |
Di primo
acchito, vi potrà sembrare utopistico, ma non c’è niente, davvero
niente, di più errato. La vera energia/struttura/funzione del denaro è
proprio questa! Essere cioè uno strumento per la prosperità collettiva.
State
certi che si sarebbe manifestato con spontanea naturalezza esattamente sotto
questa forma, se il corso della storia non fosse stato deviato da forze Oscure
con intenti manipolatrici, che hanno visto nel sistema moneta-debito la più
potente forma di schiavizzazione degli esseri e l’hanno messa in pratica su
scala mondiale, espropriando al contempo con la frode la sovranità normativa
delle comunità locali.
Non si tratta di
pensare in maniera rivoluzionaria: si tratta di tornare a pensare in maniera
semplice, sana e lineare, scevra da forme pensiero vetuste e distruttive.
Gli ultimi secoli di sistema monetario sono completamente da
rifare.
Nel precendente
articolo “Spiritualità
vs. Denaro” ho parlato dei necessari compromessi a cui siamo costretti a
scendere quando vogliamo scambiare con moneta-debito una prestazione di servizio
spirituale alla collettività. Ebbene, in un sistema monetario positivo come
quello espresso qui, la questione decade completamente. Le
prestazioni di tipo spirituale offerte alla comunità possono e devono essere
tranquillamente scambiate con questo denaro energeticamente pulito e
costruttivo, senza dubbi di alcuna sorta.
Il futuro è già presente
Questo post l’ho
intitolato “Verso una nuova moneta”. Avrei potuto benissimo intitolarlo “Verso
la moneta.” Punto. Perchè il denaro è questo, sarebbe dovuto essere questo se
solo da secoli non fossimo abituati a chiamare con le parole “denaro” e “moneta”
un sistema di schiavizzazione programmatica che nulla c’entra con le possibilità
di crescita, benessere, prosperità e abbondanza che discendono dal VERO denaro.
Quanto ho descritto sopra è già realtà allo stato potenziale, se riusciamo a
recuperarne gli archetipi dal nostro superconscio collettivo.
Passando
all’azione pratica concreta, voglio segnalarvi un progetto di nuova moneta
avviatosi su scala nazionale da qualche mese e che promette sviluppi davvero
interessanti, visto il numero di adesioni riscontrate in breve tempo.
Si chiama Nuovo Circuito Monetario, è perfettamente
legale (le monete alternative in Italia sono disciplinate dall’art. 1552 del
Cod.Civ. come “scambio multilaterale”, mentre le monete complementari sono
disciplinate dall’Art.13 c.1 dpr. 633/72) ed è sostenuto da una nuova
piattaforma informatica.
Questo è il link al sito di
presentazione, e questi sono i nuovi progetti già
realizzati grazie all’emissione di nuova moneta. In più puoi ascoltare nel
video postato sotto l’intervista ad uno dei responsabili del progetto.
Dato
l’ampliamento continuo della comunità di aderenti, si stanno profilando
all’orizzonte addirittura nuove possibilità imprenditoriali per chi ne abbia
volontà e capacità. Ovviamente, dopo aver avviato la propria attività
imprenditorale a credito, non ci sarà bisogno di restituire niente (ancora non
ci siamo abituati eh?).
“Il Cambiamento nasce quando ci rendiamo conto che il nostro modo di pensare è stato condizionato, cresce quando immaginiamo una nuova realtà basata su un altro paradigma, fruttifica quanto ci mettiamo all’opera per realizzarla.” (Lòthlaurin)
Nuovo Circuito Monetario: www.nuovamoneta.it
Ente Erogatore: bancatempodicambiare.blogspot.it
Spiegazione della Nuova Moneta: vitasuprema.net/nuova moneta
Forum di discussione: www.tempodicambiare.it/sistema monetario alternativo
Ente Erogatore: bancatempodicambiare.blogspot.it
Spiegazione della Nuova Moneta: vitasuprema.net/nuova moneta
Forum di discussione: www.tempodicambiare.it/sistema monetario alternativo
Autore: Lòthlaurin
per Hearthaware
blog
reblogging link → hearthaware | verso una nuova moneta
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