La Carta della Terra
Sommario
Preambolo
Principi
I. Rispetto e cura per la comunità della vita
II. Integrità ecologica
III. Giustizia economica e sociale
IV. Democrazia, non violenza e pace
Un nuovo Inizio
Origine della carta della vita
PREAMBOLO
Ci troviamo ad una svolta critica nella storia del Pianeta, in un momento in cui l’umanità deve scegliere il suo futuro. A mano a mano che il mondo diventa sempre più interdipendente e fragile, il futuro riserva allo stesso tempo grandi pericoli e grandi opportunità. Per progredire dobbiamo riconoscere che, pur tra tanta straordinaria diversità di culture e di forme di vita, siamo un’unica famiglia umana e un’unica comunità terrestre con un destino comune. Dobbiamo unirci per costruire una società globale sostenibile, fondata sul rispetto per la natura, i diritti umani universali, la giustizia economica e una cultura di pace. Per raggiungere questo obiettivo è imperativo che noi tutti, popoli della Terra, dichiariamo le nostre responsabilità gli uni verso gli altri nei confronti della vasta comunità degli esseri viventi e delle generazioni future.
La Terra, nostra casa
L’umanità è parte di un più vasto universo in rapida evoluzione. La Terra, nostra casa, è viva e ospita un’unica comunità vivente. Le forze della natura rendono l’esistenza un’avventura impegnativa e incerta, ma la Terra fornisce le condizioni essenziali per l’evoluzione della vita. La capacità di resistenza della comunità degli esseri viventi e il benessere dell’umanità dipendono dalla preservazione della salute della biosfera, con tutti i suoi sistemi ecologici, una ricca varietà vegetale e animale, la fertilità del suolo, la purezza dell’aria e delle acque. L’ambiente globale, con le sue risorse finite, riguarda tutti i popoli. La tutela della vitalità, diversità e bellezza della Terra è un impegno sacro.
La situazione globale
Il modello dominante di produzione e consumo sta provocando devastazioni ambientali, l’esaurimento delle risorse e la massiccia estinzione delle specie. Intere comunità vengono distrutte. I benefici dello sviluppo non vengono equamente distribuiti e aumenta il divario tra ricchi e poveri. Ingiustizia, povertà, ignoranza e violenti conflitti sono diffusi e causano grandi sofferenze. L’aumento senza precedenti della popolazione umana sovraccarica i sistemi ecologici e sociali. Le fondamenta stesse della sicurezza globale sono minacciate. Queste tendenze sono pericolose, ma non inevitabili.
Le sfide che ci attendono
La scelta è nostra: o creare un’alleanza globale per proteggere la Terra e occuparci gli uni degli altri o rischiare la nostra distruzione e quella della diversità della vita. Occorrono radicali modifiche nei nostri valori, nelle nostre istituzioni e nei nostri stili di vita. Dobbiamo renderci conto che, una volta soddisfatti i nostri bisogni primari, lo sviluppo umano consiste fondamentalmente nell’essere migliori e non nell’avere di più.
Possediamo le conoscenze e le tecnologie per provvedere a tutti gli abitanti della Terra e per ridurre il nostro impatto sull’ambiente. L’emergere di una società civile globale sta creando nuove opportunità per costruire un mondo più umano e democratico. Le nostre esigenze ambientali, economiche, politiche, sociali e spirituali sono interconnesse e insieme possiamo costruire soluzioni che le comprendano.
La responsabilità universale
Per realizzare queste aspirazioni dobbiamo decidere di vivere secondo un senso di responsabilità universale, identificandoci con l’intera comunità terrestre, oltre che con le nostre comunità locali. Noi siamo, allo stesso tempo, cittadini di nazioni diverse e di un unico mondo, in cui il locale e il globale sono collegati.
Ognuno ha la sua parte di responsabilità per il benessere presente e il futuro della famiglia umana e per il più vasto mondo degli esseri viventi. Lo spirito di solidarietà umana e di parentela con ogni forma di vita è rafforzato quando viviamo con un profondo rispetto verso le fonti del nostro essere, con gratitudine per il dono della vita, e con umiltà riguardo al posto che occupa l’essere umano nello schema complessivo delle cose.
Riconosciamo il bisogno urgente di una visione condivisa di valori fondamentali che provvedano una base etica per l’emergente comunità mondiale. Perciò, uniti nella speranza, affermiamo i seguenti principi interdipendenti per una forma di vita sostenibile, in base ai quali guidare e valutare le condotte degli individui, delle organizzazioni, delle imprese, dei governi e delle istituzioni transnazionali.
Il modello dominante di produzione e consumo sta provocando devastazioni ambientali, l’esaurimento delle risorse e la massiccia estinzione delle specie. Intere comunità vengono distrutte. I benefici dello sviluppo non vengono equamente distribuiti e aumenta il divario tra ricchi e poveri. Ingiustizia, povertà, ignoranza e violenti conflitti sono diffusi e causano grandi sofferenze. L’aumento senza precedenti della popolazione umana sovraccarica i sistemi ecologici e sociali. Le fondamenta stesse della sicurezza globale sono minacciate. Queste tendenze sono pericolose, ma non inevitabili.
Le sfide che ci attendono
La scelta è nostra: o creare un’alleanza globale per proteggere la Terra e occuparci gli uni degli altri o rischiare la nostra distruzione e quella della diversità della vita. Occorrono radicali modifiche nei nostri valori, nelle nostre istituzioni e nei nostri stili di vita. Dobbiamo renderci conto che, una volta soddisfatti i nostri bisogni primari, lo sviluppo umano consiste fondamentalmente nell’essere migliori e non nell’avere di più.
Possediamo le conoscenze e le tecnologie per provvedere a tutti gli abitanti della Terra e per ridurre il nostro impatto sull’ambiente. L’emergere di una società civile globale sta creando nuove opportunità per costruire un mondo più umano e democratico. Le nostre esigenze ambientali, economiche, politiche, sociali e spirituali sono interconnesse e insieme possiamo costruire soluzioni che le comprendano.
La responsabilità universale
Per realizzare queste aspirazioni dobbiamo decidere di vivere secondo un senso di responsabilità universale, identificandoci con l’intera comunità terrestre, oltre che con le nostre comunità locali. Noi siamo, allo stesso tempo, cittadini di nazioni diverse e di un unico mondo, in cui il locale e il globale sono collegati.
Ognuno ha la sua parte di responsabilità per il benessere presente e il futuro della famiglia umana e per il più vasto mondo degli esseri viventi. Lo spirito di solidarietà umana e di parentela con ogni forma di vita è rafforzato quando viviamo con un profondo rispetto verso le fonti del nostro essere, con gratitudine per il dono della vita, e con umiltà riguardo al posto che occupa l’essere umano nello schema complessivo delle cose.
Riconosciamo il bisogno urgente di una visione condivisa di valori fondamentali che provvedano una base etica per l’emergente comunità mondiale. Perciò, uniti nella speranza, affermiamo i seguenti principi interdipendenti per una forma di vita sostenibile, in base ai quali guidare e valutare le condotte degli individui, delle organizzazioni, delle imprese, dei governi e delle istituzioni transnazionali.
PRINCIPI
I. Rispetto e cura per la comunità della vita
1. Rispetta la Terra e la vita, in tutta la sua diversità
a.
Riconoscendo che tutti gli esseri viventi sono interdipendenti e che
ogni forma di vita ha un valore intrinseco, indipendentemente dalla sua
utilità per gli esseri umani.
b. Affermando la fede nell’intrinseca dignità di tutti gli esseri umani e nel loro potenziale intellettuale, artistico, etico e spirituale.
b. Affermando la fede nell’intrinseca dignità di tutti gli esseri umani e nel loro potenziale intellettuale, artistico, etico e spirituale.
2. Prenditi cura della comunità vivente con comprensione, compassione e amore
a.
Accettando che il diritto di possedere, gestire e utilizzare le risorse
naturali si accompagna al dovere di prevenire danni all’ambiente e di
tutelare i diritti dei popoli.
b. Affermando che l’aumento della libertà, della conoscenza e del potere si accompagna all’aumento della responsabilità di promuovere il bene comune.
b. Affermando che l’aumento della libertà, della conoscenza e del potere si accompagna all’aumento della responsabilità di promuovere il bene comune.
3. Costruisci società democratiche che siano giuste, partecipative, sostenibili e pacifiche
a.
Assicurando che le comunità garantiscano a tutti i livelli i diritti
umani e le libertà fondamentali e forniscano a tutti l’opportunità di
realizzare appieno il proprio potenziale.
b. Promovendo una giustizia sociale ed economica che permetta a tutti uno standard di vita sicuro e dignitoso che sia ecologicamente sostenibile.
b. Promovendo una giustizia sociale ed economica che permetta a tutti uno standard di vita sicuro e dignitoso che sia ecologicamente sostenibile.
4. Tutela i doni e la bellezza della Terra per le generazioni presenti e future
a. Riconoscendo che la libertà di azione di ciascuna generazione è condizionata dalle esigenze delle generazioni future.
b. Trasmettendo alle generazioni future valori, tradizioni e istituzioni capaci di sostenere lo sviluppo a lungo termine delle comunità umane ed ecologiche della Terra.
b. Trasmettendo alle generazioni future valori, tradizioni e istituzioni capaci di sostenere lo sviluppo a lungo termine delle comunità umane ed ecologiche della Terra.
Per potere realizzare questi quattro impegni generali occorre:
II. INTEGRITA' ECOLOGICA
5.
Proteggi e restaura l’integrità dei sistemi ecologici terrestri, con
speciale riguardo alla diversità biologica e ai processi naturali che
sostentano la vita.
a.
Adottando a tutti i livelli piani di sviluppo sostenibile e norme che
integrino la conservazione e il restauro ambientale in ogni iniziativa
di sviluppo.
b. Istituendo e tutelando riserve naturali e riserve della biosfera, comprese aree silvestri e marine, per salvaguardare la diversità biologica e preservare il nostro patrimonio naturale.
c. Promuovendo il recupero delle specie e degli ecosistemi in via di estinzione.
d. Controllando ed eliminando gli organismi esogeni o geneticamente modificati dannosi per le specie autoctone e per l’habitat e impedendo l’introduzione di questi organismi dannosi.
e. Amministrando l’utilizzo delle risorse rinnovabili come l’acqua, il suolo, i prodotti forestali e la vita marina in modo da non superare la loro capacità di recupero e compatibilmente con la salute degli ecosistemi.
f. Amministrando l’estrazione e l’uso delle risorse non rinnovabili, come i combustibili minerali e fossili, in modo da ridurne al minimo l’esaurimento e impedire gravi danni ambientali.
b. Istituendo e tutelando riserve naturali e riserve della biosfera, comprese aree silvestri e marine, per salvaguardare la diversità biologica e preservare il nostro patrimonio naturale.
c. Promuovendo il recupero delle specie e degli ecosistemi in via di estinzione.
d. Controllando ed eliminando gli organismi esogeni o geneticamente modificati dannosi per le specie autoctone e per l’habitat e impedendo l’introduzione di questi organismi dannosi.
e. Amministrando l’utilizzo delle risorse rinnovabili come l’acqua, il suolo, i prodotti forestali e la vita marina in modo da non superare la loro capacità di recupero e compatibilmente con la salute degli ecosistemi.
f. Amministrando l’estrazione e l’uso delle risorse non rinnovabili, come i combustibili minerali e fossili, in modo da ridurne al minimo l’esaurimento e impedire gravi danni ambientali.
6. Previeni il danno come migliore misura di protezione ambientale e, quando le conoscenze sono limitate, sii cauto.
a.
Prendendo provvedimenti per impedire la possibilità di danneggiare
irreversibilmente o gravemente l’ambiente anche se le informazioni
scientifiche sono incomplete o provvisorie.
b. Assegnando l’onere della prova a coloro che sostengono che una certa attività non provocherà danni significativi e chiamando i responsabili a rispondere di eventuali danni ambientali.
c. Assicurando che, nel processo decisionale, vengano affrontate le conseguenze cumulative, a lungo termine, indirette, remote e globali delle attività umane.
d. Impedendo l’inquinamento di ogni parte dell’ambiente e non permettendo l’accumulo di sostanze radioattive, tossiche e comunque pericolose.
e. Evitando le attività militari che siano dannose per l’ambiente.
b. Assegnando l’onere della prova a coloro che sostengono che una certa attività non provocherà danni significativi e chiamando i responsabili a rispondere di eventuali danni ambientali.
c. Assicurando che, nel processo decisionale, vengano affrontate le conseguenze cumulative, a lungo termine, indirette, remote e globali delle attività umane.
d. Impedendo l’inquinamento di ogni parte dell’ambiente e non permettendo l’accumulo di sostanze radioattive, tossiche e comunque pericolose.
e. Evitando le attività militari che siano dannose per l’ambiente.
7.
Adotta sistemi di produzione, consumo e riproduzione che conservino la
capacità rigenerativa della Terra, i diritti umani e il benessere
delle comunità.
a. Riducendo l’uso, riutilizzando e riciclando i materiali usati nei processi di produzione e consumo, assicurandosi che i rifiuti residui siano assimilabili dai sistemi ecologici.
b. Imponendo limitazioni ed efficienza nell’utilizzo dell’energia e affidandosi sempre più spesso alle fonti di energia rinnovabile, come l’energia solare o eolica.
c. Promuovendo lo sviluppo, l’adozione e il trasferimento equo delle tecnologie ecologicamente efficaci.
d. Includendo nel prezzo di vendita i costi ambientali e sociali dei beni e dei servizi e permettendo ai consumatori di riconoscere i prodotti conformi alle normative sociali e ambientali più severe.
e. Garantendo l’accesso universale all’assistenza medica che sia di sostegno alla salute riproduttiva e a una procreazione responsabile.
f. Adottando stili di vita capaci di elevare la qualità della vita e adeguate risorse materiali in un mondo finito.
8.
Sviluppa lo studio della sostenibilità ecologica e promuovi lo scambio
libero e l’applicazione diffusa delle conoscenze così acquisite.
a.
Promuovendo la cooperazione scientifica e tecnologica internazionale
sulla sostenibilità, soprattutto per quanto riguarda le esigenze dei
Paesi in via di sviluppo.
b. Riconoscendo e preservando le conoscenze tradizionali e la saggezza spirituale presenti in ogni cultura capace di contribuire alla tutela dell’ambiente e al benessere umano.
c. Garantendo che le informazioni di importanza vitale per la salute umana e la tutela dell’ambiente, comprese le informazioni in ambito genetico restino di pubblico dominio e a disposizione di tutti.
III. GIUSTIZIA ECONOMICA E SOCIALE
b. Riconoscendo e preservando le conoscenze tradizionali e la saggezza spirituale presenti in ogni cultura capace di contribuire alla tutela dell’ambiente e al benessere umano.
c. Garantendo che le informazioni di importanza vitale per la salute umana e la tutela dell’ambiente, comprese le informazioni in ambito genetico restino di pubblico dominio e a disposizione di tutti.
III. GIUSTIZIA ECONOMICA E SOCIALE
9. Elimina la povertà: un imperativo etico, sociale e ambientale.
a.
Garantendo il diritto all’acqua potabile, all’aria pulita, alla
sicurezza alimentare, al suolo incontaminato, alla casa, alla sicurezza
igienica, assegnando le risorse nazionali e internazionali necessarie.
b. Dando a ogni essere umano l’istruzione e le risorse utili per garantire uno standard di vita sostenibile e fornendo la previdenza sociale e reti di sostegno a coloro che non sono capaci di mantenersi da soli.
c. Assistendo gli esclusi, proteggendo i vulnerabili, aiutando coloro che soffrono e permettendo loro di sviluppare le proprie capacità e perseguire le proprie aspirazioni.
b. Dando a ogni essere umano l’istruzione e le risorse utili per garantire uno standard di vita sostenibile e fornendo la previdenza sociale e reti di sostegno a coloro che non sono capaci di mantenersi da soli.
c. Assistendo gli esclusi, proteggendo i vulnerabili, aiutando coloro che soffrono e permettendo loro di sviluppare le proprie capacità e perseguire le proprie aspirazioni.
10. Assicurati che le attività economiche e le istituzioni promuovano a tutti i livelli lo sviluppo umano in modo equo e sostenibile.
a. Promuovendo l’equa distribuzione della ricchezza all’interno delle nazioni e tra le nazioni.
b. Accrescendo le risorse intellettuali, finanziarie, tecniche e sociali a disposizione dei Paesi in via di sviluppo, liberandoli dall’oneroso debito internazionale.
c. Assicurandoti che il commercio promuova un uso sostenibile delle risorse, la tutela dell’ambiente e standard di lavoro ottimali.
d. Richiedendo alle corporazioni multinazionali e alle organizzazioni finanziarie internazionali di agire in modo trasparente per il bene comune e chiamandole a rispondere delle conseguenze della loro attività.
11. Afferma l’uguaglianza fra i sessi e la giustizia come essenziali per lo sviluppo sostenibile, garantisci l’accesso universale all’istruzione, all’assistenza sanitaria, alle opportunità economiche.
a. Garantendo i diritti umani delle donne e ponendo fine a ogni forma di violenza nei loro confronti.
b. Promuovendo la partecipazione attiva delle donne in tutti gli aspetti della vita economica, sociale, politica e culturale in qualità di interlocutrici, persone che prendono decisioni, leader, beneficiarie con pari diritti.
c. Rafforzando le famiglie e garantendo la sicurezza e la cura amorevole di tutti i loro membri.
12. Sostieni senza alcuna discriminazione i diritti di tutti a un ambiente naturale e sociale capace di sostenere la dignità umana, la salute fisica e il benessere spirituale, con speciale riguardo per i diritti delle popolazioni indigene e delle minoranze.
a. Eliminando ogni discriminazione in ogni sua forma, come quelle basate su razza, colore della pelle, sesso, orientamento sessuale, religione, lingua e origine nazionale, etnica o sociale.
b. Affermando i diritti dei popoli indigeni alle proprie espressioni di spiritualità, conoscenze, terre e risorse e alle relative pratiche di vita sostenibili.
c. Onorando e aiutando i giovani delle nostre comunità, rendendoli capaci di esercitare il loro ruolo essenziale per la creazione di società sostenibili.
d. Proteggendo e restaurando luoghi importanti che abbiano un significato culturale e spirituale.
IV. DEMOCRAZIA, NON VIOLENZA E PACE.
13. Rafforza le istituzioni democratiche a tutti i livelli e garantisci trasparenza e responsabilità a livello amministrativo, compresa la partecipazione nei processi decisionali e l’accesso alla giustizia.
a. Proteggendo il diritto di ognuno a ricevere informazioni chiare e tempestive sulle questioni ambientali e sui piani e le attività di sviluppo che possano ricoprire un interesse o avere un impatto sulla vita di ognuno.
b. Sostenendo la società civile a livello locale, regionale e globale e promuovendo la partecipazione significativa di tutti gli individui e delle organizzazioni interessate nei processi decisionali.
c. Proteggendo la libertà di opinione, espressione, riunione pacifica, associazione e dissenso.
d. Istituendo l’acceso efficiente ed effettivo alle procedure amministrative e giudiziarie indipendenti, compresi i correttivi legali e le compensazioni connessi a danni ambientali o alla minaccia di tali danni.
e. Eliminando la corruzione da tutte le istituzioni pubbliche e private.
f. Rafforzando le comunità locali rendendole capaci di prendersi cura del proprio ambiente e assegnando la responsabilità per la tutela dell’ambiente a quei livelli amministrativi capaci di risponderne nel modo più efficiente.
14. Integra nell’istruzione formale e nella formazione permanente le conoscenze, i valori e le capacità necessarie per un modo di vivere sostenibile.
a. Fornendo a tutti, soprattutto ai bambini e ai giovani opportunità educative tali da permettergli di contribuire attivamente allo sviluppo sostenibile
b. Promuovendo il contributo delle arti e delle materie umanistiche, oltre che di quelle scientifiche, all’educazione e alla sostenibilità.
c. Incrementando il ruolo dei mass-media per la crescita della consapevolezza in campo ecologico e sociale.
d. Riconoscendo l’importanza dell’educazione morale e spirituale per un modo di vivere sostenibile.
15. Tratta ogni essere vivente con rispetto e considerazione.
a. Impedendo il trattamento crudele degli animali allevati nel seno delle società umane e proteggendoli dalla sofferenza.
b. Proteggendo gli animali selvatici dalle tecniche della caccia, intrappolamento o pesca capaci di causare sofferenze estreme, prolungate ed evitabili.
c. Evitando o riducendo il più possibile la cattura o la distruzione indiscriminata delle specie animali.
16. Promuovi una cultura della tolleranza, della non violenza e della pace.
a. Incoraggiando e sostenendo la comprensione reciproca, la solidarietà e la cooperazione tra i popoli, all’interno delle nazioni e tra i Paesi.
b. Realizzando strategie per evitare i conflitti violenti, risolvendo conflitti ambientali e altre dispute mediante la collaborazione.
c. Smilitarizzando i sistemi di sicurezza nazionali, riducendoli a livello di semplice difesa e convertendo le risorse militari a scopi di pace, compresa la bonifica ambientale.
d. Eliminando gli armamenti nucleari, biologici e tossici e le altre armi di distruzione di massa.
e. Assicurandosi che l’esplorazione orbitale e spaziale sia usata soltanto ai fini della tutela dell’ambiente e della pace.
f. Riconoscendo che la pace è un insieme composto da relazioni armoniose con se stessi, con le altre persone, con le altre culture, con le altre vite, con la Terra e con quell’insieme più vasto di cui tutti siamo parte.
UN NUOVO INIZIO
Mai prima d’ora nella storia dell’umanità il destino comune ci obbliga a creare un nuovo inizio. Tale rinnovamento è la premessa dei principi della Carta della Terra. Per adempiere a questa promessa dobbiamo impegnarci ad adottare e a promuovere i valori e gli obiettivi della Carta.
Ciò richiede un cambio interiore, del cuore e della mente, richiede un rinnovato senso di interdipendenza globale e di responsabilità universale. Dobbiamo immaginare, sviluppare e applicare la visione di un modo di vivere sostenibile a livello locale, regionale, nazionale e globale. La nostra diversità culturale è un’eredità preziosa e le diverse culture troveranno percorsi specifici e diversi per realizzare questa visione. Dobbiamo approfondire e ampliare il dialogo globale che ha generato la Carta della Terra perché abbiamo molto da imparare dalla ricerca comune della verità e della saggezza.
La vita spesso implica tensioni tra valori importanti. Questo può significare scelte difficili. Tuttavia, dobbiamo trovare il modo di armonizzare la diversità con l’unità, l’esercizio della libertà con il bene comune, gli obiettivi a breve termine con quelli a lungo termine. Ogni individuo, famiglia, organizzazione e comunità ha un ruolo vitale da svolgere. Le arti, le scienze, le religioni, le istituzioni scolastiche, i mass-media, le imprese, le organizzazioni non governative e i governi sono chiamati a offrire una leadership creativa. L’azione congiunta dei governi, della società civile e delle imprese è fondamentale per una gestione efficace.
Per poter costruire una comunità globale sostenibile, la nazioni della Terra devono rinnovare l’impegno preso con le
Nazioni Unite, adempiere ai propri obblighi in base agli accordi internazionali in vigore e sostenere l’implementazione dei principi della Carta della Terra attraverso strumenti vincolanti a livello internazionale sull’ambiente e lo sviluppo.
Facciamo in modo che la nostra epoca venga ricordata per il risveglio di un nuovo rispetto per la vita, per la risolutezza nel raggiungere la sostenibilità, per un rinnovato impegno nella lotta per la giustizia e la pace e per la gioiosa celebrazione della vita.
ORIGINE DELLA CARTA DELLA VITA
La Carta della Vita fu creata dalla Commissione indipendente della Carta della Vita (Earth Charter Commission), convocata a seguito del Summit della Terra (Earth Summit) nel 1992 allo scopo di produrre una dichiarazione di consenso globale riguardo a valori e principi per un futuro sostenibile. Il documento fu creato in quasi dieci anni grazie ad un intenso lavoro e a consultazioni internazionali alle quali contribuirono oltre cinquemila persone. La Carta della Vita è formalmente sostenuta e adottata da migliaia di organizzazioni, inclusa l’UNESCO e l’IUCN (World Conservation Union). Per maggiori informazioni, potete visitare il sito www.earthcharter.org.
b. Accrescendo le risorse intellettuali, finanziarie, tecniche e sociali a disposizione dei Paesi in via di sviluppo, liberandoli dall’oneroso debito internazionale.
c. Assicurandoti che il commercio promuova un uso sostenibile delle risorse, la tutela dell’ambiente e standard di lavoro ottimali.
d. Richiedendo alle corporazioni multinazionali e alle organizzazioni finanziarie internazionali di agire in modo trasparente per il bene comune e chiamandole a rispondere delle conseguenze della loro attività.
11. Afferma l’uguaglianza fra i sessi e la giustizia come essenziali per lo sviluppo sostenibile, garantisci l’accesso universale all’istruzione, all’assistenza sanitaria, alle opportunità economiche.
a. Garantendo i diritti umani delle donne e ponendo fine a ogni forma di violenza nei loro confronti.
b. Promuovendo la partecipazione attiva delle donne in tutti gli aspetti della vita economica, sociale, politica e culturale in qualità di interlocutrici, persone che prendono decisioni, leader, beneficiarie con pari diritti.
c. Rafforzando le famiglie e garantendo la sicurezza e la cura amorevole di tutti i loro membri.
12. Sostieni senza alcuna discriminazione i diritti di tutti a un ambiente naturale e sociale capace di sostenere la dignità umana, la salute fisica e il benessere spirituale, con speciale riguardo per i diritti delle popolazioni indigene e delle minoranze.
a. Eliminando ogni discriminazione in ogni sua forma, come quelle basate su razza, colore della pelle, sesso, orientamento sessuale, religione, lingua e origine nazionale, etnica o sociale.
b. Affermando i diritti dei popoli indigeni alle proprie espressioni di spiritualità, conoscenze, terre e risorse e alle relative pratiche di vita sostenibili.
c. Onorando e aiutando i giovani delle nostre comunità, rendendoli capaci di esercitare il loro ruolo essenziale per la creazione di società sostenibili.
d. Proteggendo e restaurando luoghi importanti che abbiano un significato culturale e spirituale.
IV. DEMOCRAZIA, NON VIOLENZA E PACE.
13. Rafforza le istituzioni democratiche a tutti i livelli e garantisci trasparenza e responsabilità a livello amministrativo, compresa la partecipazione nei processi decisionali e l’accesso alla giustizia.
a. Proteggendo il diritto di ognuno a ricevere informazioni chiare e tempestive sulle questioni ambientali e sui piani e le attività di sviluppo che possano ricoprire un interesse o avere un impatto sulla vita di ognuno.
b. Sostenendo la società civile a livello locale, regionale e globale e promuovendo la partecipazione significativa di tutti gli individui e delle organizzazioni interessate nei processi decisionali.
c. Proteggendo la libertà di opinione, espressione, riunione pacifica, associazione e dissenso.
d. Istituendo l’acceso efficiente ed effettivo alle procedure amministrative e giudiziarie indipendenti, compresi i correttivi legali e le compensazioni connessi a danni ambientali o alla minaccia di tali danni.
e. Eliminando la corruzione da tutte le istituzioni pubbliche e private.
f. Rafforzando le comunità locali rendendole capaci di prendersi cura del proprio ambiente e assegnando la responsabilità per la tutela dell’ambiente a quei livelli amministrativi capaci di risponderne nel modo più efficiente.
14. Integra nell’istruzione formale e nella formazione permanente le conoscenze, i valori e le capacità necessarie per un modo di vivere sostenibile.
a. Fornendo a tutti, soprattutto ai bambini e ai giovani opportunità educative tali da permettergli di contribuire attivamente allo sviluppo sostenibile
b. Promuovendo il contributo delle arti e delle materie umanistiche, oltre che di quelle scientifiche, all’educazione e alla sostenibilità.
c. Incrementando il ruolo dei mass-media per la crescita della consapevolezza in campo ecologico e sociale.
d. Riconoscendo l’importanza dell’educazione morale e spirituale per un modo di vivere sostenibile.
15. Tratta ogni essere vivente con rispetto e considerazione.
a. Impedendo il trattamento crudele degli animali allevati nel seno delle società umane e proteggendoli dalla sofferenza.
b. Proteggendo gli animali selvatici dalle tecniche della caccia, intrappolamento o pesca capaci di causare sofferenze estreme, prolungate ed evitabili.
c. Evitando o riducendo il più possibile la cattura o la distruzione indiscriminata delle specie animali.
16. Promuovi una cultura della tolleranza, della non violenza e della pace.
a. Incoraggiando e sostenendo la comprensione reciproca, la solidarietà e la cooperazione tra i popoli, all’interno delle nazioni e tra i Paesi.
b. Realizzando strategie per evitare i conflitti violenti, risolvendo conflitti ambientali e altre dispute mediante la collaborazione.
c. Smilitarizzando i sistemi di sicurezza nazionali, riducendoli a livello di semplice difesa e convertendo le risorse militari a scopi di pace, compresa la bonifica ambientale.
d. Eliminando gli armamenti nucleari, biologici e tossici e le altre armi di distruzione di massa.
e. Assicurandosi che l’esplorazione orbitale e spaziale sia usata soltanto ai fini della tutela dell’ambiente e della pace.
f. Riconoscendo che la pace è un insieme composto da relazioni armoniose con se stessi, con le altre persone, con le altre culture, con le altre vite, con la Terra e con quell’insieme più vasto di cui tutti siamo parte.
UN NUOVO INIZIO
Mai prima d’ora nella storia dell’umanità il destino comune ci obbliga a creare un nuovo inizio. Tale rinnovamento è la premessa dei principi della Carta della Terra. Per adempiere a questa promessa dobbiamo impegnarci ad adottare e a promuovere i valori e gli obiettivi della Carta.
Ciò richiede un cambio interiore, del cuore e della mente, richiede un rinnovato senso di interdipendenza globale e di responsabilità universale. Dobbiamo immaginare, sviluppare e applicare la visione di un modo di vivere sostenibile a livello locale, regionale, nazionale e globale. La nostra diversità culturale è un’eredità preziosa e le diverse culture troveranno percorsi specifici e diversi per realizzare questa visione. Dobbiamo approfondire e ampliare il dialogo globale che ha generato la Carta della Terra perché abbiamo molto da imparare dalla ricerca comune della verità e della saggezza.
La vita spesso implica tensioni tra valori importanti. Questo può significare scelte difficili. Tuttavia, dobbiamo trovare il modo di armonizzare la diversità con l’unità, l’esercizio della libertà con il bene comune, gli obiettivi a breve termine con quelli a lungo termine. Ogni individuo, famiglia, organizzazione e comunità ha un ruolo vitale da svolgere. Le arti, le scienze, le religioni, le istituzioni scolastiche, i mass-media, le imprese, le organizzazioni non governative e i governi sono chiamati a offrire una leadership creativa. L’azione congiunta dei governi, della società civile e delle imprese è fondamentale per una gestione efficace.
Per poter costruire una comunità globale sostenibile, la nazioni della Terra devono rinnovare l’impegno preso con le
Nazioni Unite, adempiere ai propri obblighi in base agli accordi internazionali in vigore e sostenere l’implementazione dei principi della Carta della Terra attraverso strumenti vincolanti a livello internazionale sull’ambiente e lo sviluppo.
Facciamo in modo che la nostra epoca venga ricordata per il risveglio di un nuovo rispetto per la vita, per la risolutezza nel raggiungere la sostenibilità, per un rinnovato impegno nella lotta per la giustizia e la pace e per la gioiosa celebrazione della vita.
ORIGINE DELLA CARTA DELLA VITA
La Carta della Vita fu creata dalla Commissione indipendente della Carta della Vita (Earth Charter Commission), convocata a seguito del Summit della Terra (Earth Summit) nel 1992 allo scopo di produrre una dichiarazione di consenso globale riguardo a valori e principi per un futuro sostenibile. Il documento fu creato in quasi dieci anni grazie ad un intenso lavoro e a consultazioni internazionali alle quali contribuirono oltre cinquemila persone. La Carta della Vita è formalmente sostenuta e adottata da migliaia di organizzazioni, inclusa l’UNESCO e l’IUCN (World Conservation Union). Per maggiori informazioni, potete visitare il sito www.earthcharter.org.
PRIMA GIORNATA DELLA CONSAPEVOLEZZA GLOBALE
A BOLOGNA 15 DICEMBRE 2012
Il 15 dicembre al PalaDozza di Bologna si terrà la “Giornata della Consapevolezza Globale” , il
primo grande incontro delle tantissime persone e delle associazioni
che aspirano al benessere dell’uomo e della Terra e desiderano un
Pianeta più pacifico, umano e sostenibile.
Sarà un grande evento
esperienziale. Si susseguiranno incontri e interviste con personalità
internazionali e premi Nobel, momenti di meditazione, la proiezione in
anteprima mondiale del film “The Global Shift: una Nuova Coscienza per un Nuovo Pianeta” e video-scambi e contatti tra associazioni di tutto il pianeta per promuovere un nuovo modo di pensare consapevole.
http://giornatadellaconsapevolezzaglobale.wordpress.com/
..........................................................................
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