Il Grigio e la Sacra Pipa, un messaggio rivolto all’Umanità
Durante
la mia visita in Inghilterra l’estate scorsa, esattamente nei campi del
Wiltshire, a caccia dei crop circle, non ho fatto in tempo ad andare a
vedere il pittogramma del “Grigio con la “Pipa“,
comparso nei campi di frumento a Cherhill White Horse, Wiltshire il 27
luglio 2011, sicuramente interessante da vedere ma le problematiche
logistiche, mi avevano portato a far visita ad un pittogramma, come
quello di Windmill Hill, poco distante da quello dell’alieno grigio che
fuma la pipa.
Il
pittogramma, come tutti hanno già visto nella foto sopra, mostra un
essere alieno (Grigio) che fuma una pipa. Come ha fatto la sua comparsa
il pittogramma, mi è venuto in mente la Sacra Pipa
(o Chanunpa), un oggetto religioso straordinario pieno di significati
simbolici che riassume in sè tutta la religiosità dei Lakota Sioux. Essa
rappresenta l’unione tra molti “opposti” come il mondo materiale e il
mondo spirituale, il maschile e il femminile, il cielo e la terra.
Questa è la leggenda Sioux che ne racconta l’origine.
Tanto
tempo fa, due bei giovani Lakota erano stati scelti dalla loro tribù
per scoprire dove erano i bisonti. Mentre gli uomini stavano
attraversando il territorio dei bisonti, hanno visto qualcuno in
lontananza che camminava verso di loro.
Poiché erano sempre cauti per
paura dei nemici, si nascosero dietro alcuni cespugli ed attesero.
Ormai la figura era giunta sul pendio. Con loro sorpresa, la figura che
camminava verso loro era una donna. Infatti il Grande Spirito Wakan
Tanka (Wakan Tanka era la forza, il mistero, il grande spirito che stava
dietro ogni cosa, ci saranno dei post dove aproffondirò la sua
importantissima figura) aveva mandato sulla Terra la dea Whope a donare
agli uomini la pipa sacra.
Dopo essersi avvicinata, si fermò e li
guardò. Avevano capito che poteva vederli, anche dove erano nascosti. Il
suo braccio destro portava qualcosa che assomigliava ad un bastone in
un mazzetto di erbe. Il suo viso era bello.
Uno degli uomini disse, «È la più bella che io abbia visto mai. Desidero che sia mia moglie.»
Ma
l’altro uomo ha risposto: «Come puoi avere un tal pensiero? È
straordinariamente bella e santa, molto più di una persona comune.»
Anche se lontana, la donna li sentì parlare. Così disse: «Venite. Che cosa desiderate?»
L’
uomo che aveva parlato per primo andò fino a lei e pose le sue mani su
di lei. Immediatamente, da qualche luogo lì sopra, venne una tromba
d’aria. Allora si alzò una foschia, che coprì per un attimo l’ uomo e la
donna. Quando la foschia svanì, l’altro uomo vide ancora la donna con
il fascio sul suo braccio. Ma il suo amico era un mucchio di ossa ai
suoi piedi.
L’ uomo si levò in piedi silenzioso per la paura di quel
prodigio. Allora la bella donna disse a lui: «Io appartengo al popolo
del bisonte. Sono stata mandata su questa Terra per parlare con il tuo
popolo. Tu adesso dovrai compiere una missione molto importante. Devi
andare dal tuo capo e dirgli di costruire una tenda la cui porta deve
guardare a est. Sul posto d’onore dovrà cospargere della salvia e dietro
la buca per il fuoco dovrà sistemare un teschio di bisonte. All’alba
arriverò al villaggio.»
Tutto fu predisposto secondo quanto era stato
richiesto dalla dea Whope che puntuale all’alba fece la sua apparizione
al villaggio accolta da una grande folla. Portava un cannello nella
mano destra ed un fornello rosso da pipa nella sinistra, i doni erano
avvolti in fasci di salvia. Tolse il fascio di piante dal regalo che
stava trasportando.
Il regalo era una pipa fatta di pietra rossa. Su
essa era intagliato il profilo molto piccolo di un vitello di Bisonte.
Entrò nel tipì e sedutasi al posto d’onore disse che il Grande Spirito
era molto contento dei Lakota, che li considerava fedeli e riverenti e
che, pertanto, erano stati prescelti per ricevere la pipa che lei aveva
portato per il bene di tutta l’umanità. (La divinità sa essere buona e
sa donare felicità a chi la merita, da questo punto di vista ricorda il
Dio “occidentale”, anche se il tipo di religiosità è differente).
Dette
la pipa a Toro Che Cammina In Piedi e gli insegnò le preghiere che
doveva recitare. «Quando pregate il Grande Spirito, dovete utilizzare
questa pipa durante la cerimonia. Quando siete affamati, togliete la
pipa dal suo imballaggio e ponetela così all’aria. Allora i bisonti
verranno dove gli uomini potranno cacciarli ed uccidere facilmente. Così
i bambini, gli uomini e le donne mangeranno e saranno felici.»
La
donna bella gli disse anche come la gente dovrebbe comportarsi per
vivere pacificamente insieme. Gli insegnò le preghiere che dovevano dire
quando si rivolgevano alla loro madre Terra. Gli spiegò inoltre come
dovevano decorarsi per le cerimonie.
« La Terra,» aveva
detto, « è vostra madre. Così, per le cerimonie speciali, vi decorerete
come la vostra Terra: di nero e di rosso, di marrone e di bianco.
Questi sono anche i colori del Bisonte. Soprattutto ricordatevi che
questa è una pipa della pace. La fumerete prima di tutte le cerimonie.
La fumerete prima di fare i trattati. Introdurrà pensieri pacifici nelle
vostre menti. Se la userete per pregare il Grande Spirito e la madre
Terra sarete sicuri di ricevere i doni che chiederete.»
Rimase al
villaggio quattro giorni e prima di partire accese la pipa, la offrì al
cielo, alla Terra, ai quattro venti, ne fumò una boccata e poi la passò
al capo. Infine, uscì dalla tenda mentre tutto il villaggio era lì a
guardarla; fuori dell’ apertura del cerchio si fermò per un istante e
toccò la Terra. In un istante si trasformò in un vitello di Bisonte
nero. Toccò ancora la Terra ed allora prese la forma di un vitello di
Bisonte rosso. Una terza volta toccò la Terra e diventò un vitello
marrone. La quarta ed ultima volta si trasformò in un candido vitello di
Bisonte, bianco, senza una macchia. Allora camminò verso il nord e
sparì lontano, sopra una collina.
Toro Che Cammina In Piedi conservò
la pipa della pace con attenzione. Chiamava a raccolta tutti i bambini
del villaggio e sciolto il fascio che avvolgeva la pipa ripeteva le
lezioni che a lui erano state insegnate dalla donna. E la usò nelle
preghiere ed in altre cerimonie fino a che non ebbe più di cento anni.
Quando
diventò debole, fece una grande festa. Durante questa festa dette la
pipa e gli insegnamenti ad un uomo degno. Allo stesso modo la pipa è
stata passata di generazione in generazione. «Finché la pipa sarà
utilizzata,» la donna bella aveva detto, «la vostra gente vivrà e sarà
felice. Non appena sarà dimenticata, la gente perirà.»
La
Sacra Pipa si divide in due parti, il cannello, realizzato con il legno
d’acero che simboleggia l’albero della vita e il fornello, fatto di una
pietra particolare di colore rossiccio che si trova solo nell’attuale
Minnesota chiamata Inian Sha, essa simboleggia ciò che è il mondo.
La “dualità” della Chanunpa
è altrettanto sacra, essa rappresenta infatti l’unione tra molti
“opposti” come il mondo materiale e il mondo spirituale, il maschile e
il femminile, il cielo e la terra. Quando la Sacra Pipa non viene usata,
le due parti devono stare rigorosamente separate e conservate per bene
nella pelle di daino (o cervo) decorata.
Le penne usate per unire le
due parti rappresentato i volatili, cosicchè anche loro possano portare
le loro preghiere a Wakan Tanka. Il bisonte inciso nella pietra del
fornello simboleggia tutti i quadrupedi e la selvaggina indispensabile
per la vita dei nativi.
UN MESSAGGIO DI PACE E DI UNIONE CON MADRE TERRA E IL MONDO SPIRITUALE
Ecco
che i creatori dei Crop Circle, ci stanno trasmettendo un messaggio che
parla chiaro: dobbiamo rispettare Madre terra e unirci con il mondo
spirituale. Molti conoscono quest’ oggetto sacro come “Pipa della Pace”,
è vero, può servire anche per questo ma non solo, come avete notato è
una firma indelebile, un oggetto di preghiera ma anche una disegno che
trasmette “sacralizzazione” e che permetteva
ad alcuni popoli nativi, di vivere in completa armonia con la “dea”
natura che in cambio donava loro tutto ciò che era necessario per
vivere.
Massimo Fratini
Segnidalcielo.it
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