Uno Stargate in Messico? Il governo messicano tenta di calmare le voci sugli UFO del Vulcano Popocatepetl
Cosa diavolo sta succedendo sul Popocatepetl? Alcune persone sono convinte che nella bocca del vulcano messicano ci sia un vero e proprio stargate, attraverso il quale veicoli di origine non terrestre transitano indisturbati. Gli avvistamenti hanno creato abbastanza clamore tanto da spingere il governo messicano a tentare di fornire una spiegazione ufficiale e plausibile del misterioso fenomeno.
La Segreteria del Governo (SEGOB) e la
Protezione Civile Nazionale (CENAPRED) hanno diramato una nota
informativa sulle immagini del 25 ottobre 2012 riprese sul vulcano
Popocatepetl, nelle quali è possibile osservare un gigantesco oggetto
luminoso tuffarsi all’interno del cratere.
Secretaria de Gobernación (SEGOB) Sistema Nacional de Protección Civil CENAPRED
Alle 22:44 del 25 ottobre 2012, la telecamera del CENAPRED, che si
trova presso la stazione di monitoraggio continuo Altzomoni del vulcano
Popocatepetl, ha registrato la manifestazione e il transito di un
segnale luminoso, intensamente luminoso, nel quadrante in alto a
sinistra dell’immagine, che si muove a grande velocità, aumentando la
sua luminosità e, a quanto pare, introdursi nel cratere del vulcano. La
presenza di questo segnale luminoso nell’immagine ha una durata di circa
3 secondi.
La telecamenre del CENAPRED presso Altzomoni si trova a 11 chilometri
dal cratere del vulcano Popocatepetl e a pochi metri di distanza dal
punto in cui la società Televisa ha installato una sua telecamera sulla
quale sono state registrate immagini simili che sono state poi
ritrasmesse sul “Noticiero con Joaquin Lopez Doriga”, programma andato
in onda nella notte di venerdì 25 ottobre 2012.
Va sottolineato che le differenze di forma, lunghezza, ombra e
luminosità tra le immagini del CENAPRED e quelle di Televisa sono dovute
ai particolari aspetti tecnici di ciascuna attrezzatura, soprattutto
alla loro differente risoluzione. Inoltre, l’angolo visuale delle
immagini del CENAPRED è molto più ampio, mentre la attrezzatura di
Televisa sono molto più sensibili alla luce.
Durante la discesa del segnale luminoso, nessuna delle stazioni di
monitoraggio del vulcano ha registrato significativi eventi sismici. Le
registrazioni non mostrano alcuna variazione che potrebbe essere
associata al possibile impatto di un oggetto all’interno del cratere o
nelle sue vicinanze.
Il comportamento eruttivo del vulcano Popocatepetl, nei giorni
successivi all’evento, è rimasto entro i parametri normali. Il sistema
di monitoraggio sismico registra, normalmente, tra i 35 e i 70 eventi al
giorno. Questi eventi sono di bassa-media intensità, con emissioni di
vapore acqueo, gas e piccole quantità di cenere. Il 25 ottobre sono
stati registrati 45 eventi di intensità moderata. L’evento più rilevante
è stato registrato immediatamente prima dell’avvistamento dell’oggetto
luminoso, alle ore 20:42.
Il vulcano ha emesso uno sbuffo di vapore acqueo e gas in direzione
sud-ovest, con un aumento dell’incandescenza poco al di sopra del
cratere, fenomeno che è stato possibile osservare in modo costante per
tutta la notte.
Le differenze tra le due telecamere è significativo, poichè il campo
visivo più ampio delle immagini del CENAPRED consente all’osservatore di
vedere l’apparizione del segnale luminoso e l’aumento progressivo della
sua luminosità, mentre nelle immagini di Televisa, l’oggetto ha già
raggiunto il suo massimo splendore quando entra nel cratere.
Si deve anche considerare che entrambe le telecamere sono impostate
in modalità “visione notturna”, caratteristica che rende gli strumento
particolarmente sensibili in condizione di scarsità di luce, saturando i
pixel di luce intensa, esagerando le sue dimensioni. Questo potrebbe
spiegare la strana forma rettangolare del segnale luminosità al massimo
del suo splendore.
Un’osservazione dettagliata delle immagini, ci permette di affermare
che l’oggetto non sembra entrare nel cratere. Piuttosto, il segnale
sembra muoversi molto più indietro al cratere. La sua comparsa nella
parte superiore dell’atmosfera, al sua traiettoria e l’aumento della sua
luminosità permettono di ipotizzare che si tratti di un meteorite
particolarmente brillante, noto anche come bolide (a quanto pare doveva
essere bello grosso stò meteorite! n.d.N.).
Nel periodo dell’anno nel quale è avvenuto l’avvistamento, avvengono
due “piogge meteoritiche”. In primo luogo, le Orionidi, attive dal 2
ottobre al 7 novembre, raggiungendo nella notte del 20 ottobre il picco
di circa 25 meteoriti all’ora. In secondo luogo, le Tauridi, attive dal
1° ottobre al 25 novembre, con un picco di 5 meteoriti all’ora nella
notte del 5 novembre. I nomi dati a questi fenomeni sono dovuti alle
traiettorie seguite dai meteoriti che sembrano originarsi dalle regioni
di cielo delle costellazioni di Orione e del Toro.
Le Orionidi tendono ad essere meteoriti che entrano nell’atmosfera
terrestre ad alta velocità e sono di piccole dimensioni (quanto i
granelli di sabbia), producendo una serie di scie luminose che durano
meno di un secondo. Le Tauridi, invece, sono costituite da frammenti un
pò più grandi (come la ghiaia) e si muovono più lentamente, generando
spesso bolidi, vale a dire meteoriti molto luminosi (possono superare la
luminosità di Venere) che viaggiano per alcuni secondi prima di
consumare se stessi. La traiettoria dell’oggetto visibile nella
fotocamera di Altzomoni coinciderebbe con quella che potrebbe essere
originata da un Tauride.
Di seguito è possibile osservare la sequenza di immagini scattate
dalla telecamera del CENAPRED, una ogni 25 secondi, dove si può
osservare il bolide dalla sua comparsa, fino a quando scompare dietro (o
dentro?) il vulcano. Considerando che il cratere ha un’ampiezza di 800
metri, la scia del bolide luminoso non supera i 200 metri apparenti di
lunghezza. La sua traiettoria, leggermente inclinata da sinistra a
destra, dovrebbe avere la sua origine dalla costellazione del Toro, che
in quel momento è visibile all’orizzonte.
L’immagine generata dal programma
Stellarium 0.7.1. (foto sotto) mostra la mappa del cielo sopra Altzomoni
il 25 ottobre alle ore 20:44. In giallo è segnata la traiettoria
seguita dal bolide e in rosso l’estensione della sua traiettoria, verso
il Toro vicino alle Pleiadi. La traiettoria curva è dovuta alla
curvatura della volta celeste.
Conclusioni:
Secondo l’analisi effettuata dagli specialisti, questo evento non ha
nessun rapporto con l’attività eruttiva del vulcano Popocatepetl. Al
momento del contatto apparente tra l’oggetto e il cratere, nono sono
stati registrati eventi sismici.
Questo ci porta ad affermare che,
mentre visivamente il fenomeno luminoso sembra entrare nel cratere,
molto probabilmente sta viaggiando lungo una traiettoria molto più
lontana alle spalle del vulcano. Questa affermazione è sostenuta dal
fatto che nessuna delle quattro telecamere della rete di monitoraggio
visivo che circonda il Popocatepetl ha registrato l’oggetto in
questione dai loro rispettivi angoli di visuale.
Il segnale luminoso registrato dalle telecamere del CENAPRED e di
Televisa, può essere associato ad un qualche evento astronomico,
specificatamente un bolide della pioggia meteoritica delle Tauridi, date
le sue caratteristiche e la sua traiettoria. Potrebbe, quindi,
trattarsi di un meteorite entrato nell’atmosfera terrestre, lasciando
una scia luminosa prodotta per attrito.
Non si può escludere la possibilità che l’oggetto sia un frammento di
un satellite artificiale che ha lasciato una scia luminosa simile a
quella di un meteorite quando entra in atmosfera. Tuttavia, entrambe le
ipotesi richiedono una validazione esaustiva e un’analisi profonda da
parte delle istituzione e degli esperti di astronomia e scienze dello
spazio. [Scarica documento originale Cenapred].
L’esaustiva spiegazione del governo messicano, speriamo abbia placato
le ansie di chi vuole trovare una spiegazione scientifica a tutti i
costi. Eppure, almeno due cose non tornano, o comunque sono state
trascurate nel rapporto.
La prima riguarda le immagini registrate dalle telecamere del CENAPRED
il successivo 14 novembre 2012, nelle quali il “segnale luminoso” sembra
fuoriuscire dal cratere. Forse il meteorite ha cambiato idea e ha
deciso di tornare in orbita?
La seconda è una segnalazione di Stephen Hannard (ADGUK), il quale è
convinto che gli scienziati messicani non sono ancora in grado di
fornire una spiegazione accettabile di quanto successo sul cratere del
Popocatepetl.
La cosa più interessante è la comparsa di un enorme vortice
energetico al di sopra del Messico, pochi giorni dopo la manifestazione
del fenomeno luminoso sulla sommità del Popocatepetl. Il vortice è
stato catturato dal radar meteorologico “Intellicast” il 27 ottobre 2012
e vi è rimato fino al 28 ottobre 2012.
A cura di Aldo L.
Segnalidalcielo
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