IL VALORE DELLE TECNICHE SCIENTIFICHE DI MEDITAZIONE SULLA STRADA VERSO DIO
MEDITAZIONE
di Sri Daya Mata – Estratto dal Self-Realization Magazine
Sri Daya MataOggigiorno sempre più persone stanno realizzando gli enormi benefici della meditazione.
Potrebbero leggere libri su questo soggetto o ascoltare degli
insegnanti spirituali che consigliano: “Pratica il silenzio; vai
dentro.” Ma la stragrande maggioranza di quelli che provano si ritrovano
a chiedersi: “Ma che cosa mai significa?” Anche se tu sedessi
quietamente, e la tua mente fosse piena di pensieri irrequieti allora
non saresti davvero in silenzio.
All’inizio quando siedi a meditare, la
mente vaga su un milione di cose, pensi a tutto il lavoro che dovresti
fare, ai problemi che ti hanno fatto arrabbiare, a quello che farai una
volta che avrai finito di meditare. Il semplice dire a qualcuno di
“praticare il silenzio” non gli comunica il significato di calmare i
pensieri. Ma quando viene data da fare una definita tecnica di controllo
della mente, egli comincia a capire che la meditazione
significa molto più che semplicemente chiudere la vista ed i suoni del
mondo esterno; è fermare il corpo e la mente a un tale livello che la
coscienza diventa come serena, un lago cristallino, capace di riflettere
la beata presenza di Dio.
Le tecniche di meditazione sono inestimabili per questo auto-sforzo.
Fino a quando uno non ha il pieno potere
della concentrazione e può lasciare la mente all’interno ed entrare a
comando nello stato di pratyahara (completa interiorizzazione mentale)
la pratica delle tecniche del pranayama come quelle insegnate dalle
lezioni della Self-Realization Fellowship sono di vitale importanza.
Ecco perchè sottolineamo la pratica di queste tecniche. La maggior parte
delle persone non sa come fermare la mente.
Bisogna prendere l’attenzione
frastagliata e con grande determinazione, pazienza e calma centrarla su
un’unica cosa. Una luce diffusa non ha potenza. Ma quando una lente
d’ingrandimento viene posta sotto la luce del sole, può essere
posizionata in maniera tale che i raggi del sole si focalizzino così
intensamente da bruciare un pezzo di carta posto sotto la lente. Questo è
ciò che accade quando viene praticata la Tecnica Hong-Sau di
Concentrazione. La mente diventa come uno strumento preciso, così
perfettamente focalizzata che l’attenzione rimane puntata su Dio.
Quando si pratica fedelmente per molti anni, si scopre che in un’istante
ci si può sintonizzare con Dio. Questa è la potenza di questa tecnica.
Ci sono vari metodi di meditazione.
Comunque, un principio standard che è
applicabile a chiunque, indipendentemente dalla strada o religione che
viene seguita: a meno che e fino a quando non si pratica una tecnica che
sviluppa il potere della concentrazione ed interiorizza la mente, non
si potrà mai conoscere Dio. I metodi che insegnamo alla
Self-Realization Fellowship sono le tecniche:
Hong-Sau
Om ( Aum)
Kriya Yoga
sono quelle che il nostro guru,
Paramahansa Yogananda, dopo aver cercato attraverso tutta l’India, ha
trovato essere le più efficaci per raggiungere il pratyahara ed i più
alti stati di Auto-realizzazione. Se vengono praticate queste tecniche
fiduciosamente, si raggiungerà lo scopo, senza fallimento. Se non si
notano progressi significa solo che non si stanno seguendo le pratiche
regolarmente, profondamente e correttamente in accordo alle regole che
sono state date.
Questa antica scienza dello yoga, come
esposta dal saggio di Patanjali (il più antico esponente dello Yoga), è
basata su otto passi.
1. Yama
2. Niyama
3. Asana
4. Pranayama
5. Pratyahara
6. Dharana,
7. Dhyana
8. Samadhi
2. Niyama
3. Asana
4. Pranayama
5. Pratyahara
6. Dharana,
7. Dhyana
8. Samadhi
YAMA e NIYAMA
I primi due sono yama e niyama, i codici
morali o del corretto comportamento. In occidente le stesse leggi
basilari sulla condotta dell’uomo sono incorporate nei Dieci
Comandamenti. Queste sono leggi/regole scientifiche che si applicano ad
ogni essere umano. Prova a pensare e ad agire in accordo alle
prescrizioni positive del niyama:
purezza del corpo e della mente,
contentezza,
autodisciplina,
autostudio e
devozione verso Dio ed il Guru.
contentezza,
autodisciplina,
autostudio e
devozione verso Dio ed il Guru.
Non agendo in questo modo è come mettere
tra te e Dio una scura nuvola di separazione. Yama e niyama non sono
dogmi che ci legano, ma piuttosto quelle Verità-principi di giusto modo
di pensare e comportamento che aiutano a liberarci dalle limitazioni
umane, che aprono la nostra coscienza per ricevere le benedizioni
infinite che Dio sparge su di noi in ogni momento.
ASANA
Asana, il terzo passo dello Yoga delle
otto membra di Patanjali, è un altro principio scientifico universale
applicabile a tutti i cercatori di Verità o Dio, che stiano seguendo il
Buddismo, l’Induismo, il Giudaismo, l’Islamismo, il Cristianesimo o
qualunque altra religione. Deve esserci maestria dell’irrequieto corpo.
Quando si medita bisogna sedersi in modo tale che la spina dorsale sia
eretta ed il corpo rilassato. Se ci si aspetta di andare in profondità
bisogna essere in grado di dimenticarsi del corpo.
PRANAYAMA e PRATYAHARA
Così yama, niyama ed asana sono dei
passi scientifici, basati su leggi universali, che supportano alle alte
pratiche del cammino spirituale, tecniche di pranayama come l’Hong-Sau
ed il Kriya Yoga, attraverso le quali è possibile scientificamente
ritirare la forza vitale e la coscienza dalle percezioni materiali
(pratyahara). Questi passi devono essere seguiti per poter scendere
prodondamente nella meditazione.
DHARANA, DHYANA e SAMADHI
Cosa significa scendere profondamente
nella meditazione? Bene, cosa c’è nel profondo di ogni essere umano? L’
anima. Così quando si dice di andare in profondità significa ricercare
all’interno e contattare l’ anima. Porta la tua coscienza lontana da
questo mondo finito, da questa forma carnale, e dirigila verso l’interno
fino a quando non percepisci chi sei, un rilfesso di Dio, fatto a Sua
immagine di sempre eterna, sempre cosciente, sempre rinnovata
beatitudine, amore, pace, luce e così via. Se senti la profonda pace di
cui si parla nella Bibbia – “la pace di Dio, che trascende ogni
comprensione” (Filippesi 4:7, versione Inglese) – quella è la prima
indicazione che la tua coscienza si sta espandendo nella consapevolezza
della tua vera natura.
Produce una profonda immobilità
interiore; il respiro rallenta e quindi diviene impercettibile.
Gradualmente arriva la sublime esperienza di divino amore, gioia,
saggezza e tutte le altre qualità dell’ anima e di Dio. Finalmente il
devoto è in grado di fondersi completamente in quella Coscienza
Cosmica, arrivando all’ultimo stato nel quale ci si realizza, come fece
Gesù: “Io ed il Padre siamo uno.”
Le leggi sono svelate; la profondità nella meditazione arriva dalla loro paziente incrollabile applicazione.
E’ come imparare a suonare il piano. Il
successo è improbabile attraverso aleatori tentativi non scientifici.
Prima di poter suonare il concerto per piano di Rachmaninoff bisogna
sapere dove sono i tasti giusti, e quindi gradualmente diventare esperti
attraverso la diligente pratica giornaliera. E’ lo stesso con la
meditazione. Richiede applicazione degli scientifici passi di yama,
niyama, asana ed una continua determinazione nel perseverare la pratica
delle tecniche di pranayama fino a quando i pensieri diventano
completamente immobili.
Attraverso l’Hong-Sau la tua mente ed il respiro diventano
completamente sincornizzati; è come se venissero forgiate su una lama
molto affilata che presto taglia le catene interiori che ci mantengono
legati.
La mente diventa libera e chiara. Senti
dentro di te la presenza di Dio proprio dietro la forma fisica, dietro
tutta la vita. Queste meravigliose ed entusiasmanti percezioni arrivano
quando si pratica la scienza della meditazione. Sii regolare, non
spasmodico, con la tua routine spirituale. Se accendiamo una macchina,
poi la spegnamo, poi la riaccendiamo e la spegnamo non andremo da
nessuna parte. Se cominciamo e continuiamo ad andare, con il tempo
arriveremo a destinazione. Così continua con la meditazione, praticando
ogni giorno, anche se qualche volta avremo una meditazione più corta.
Non permetto mai all’abitudine di una meditazione regolare di essere
interrotta, non importa cosa accade. Se lo farai, vedrai la tua vita
avanzare spiritualmente ed in ogni altro aspetto.
Tradotto da WestYogi per AnimaCosmica.org
FonteMEDITAZIONE
http://www.animacosmica.org
Nessun commento:
Posta un commento