L’esplosione del meteorite sugli Urali, equivalente a 30 bombe di Hiroshima
17/02/2013
L’esplosione
del meteorite che cadde nella regione degli Urali della Russia molto
più potente di quanto si pensasse, superiore a trenta volte la bomba
atomica che distrusse Hiroshima.
Secondo la
NASA , il meteorite, che ha scatenato il panico nella regione degli
Urali, è stato di 17 metri di diametro, e non 15 come precedentemente
segnalato. Essi confermano che pesava 10.000 tonnellate e non 7000 come
indicato dalle stime precedenti.
L’Agenzia spaziale ha dichiarato che
l’energia rilasciata dalla meteorite caduta Venerdi, era di 500 kilotoni
di energia, pari a circa 30 volte la forza della bomba atomica lanciata
dagli Stati Uniti sulla città giapponese di Hiroshima nella Seconda
guerra mondiale .
La mappa delle zone interessate alla caduta dei frammenti del meteorite
Tali stime
sono state effettuate sulla base delle misure supplementari ottenute da
cinque stazioni di ricezione infrasuoni. Le informazioni sulla stazione
indicano che il volo della palla di fuoco, dal momento in cui è entrato
nell’atmosfera terrestre per l’impatto con la superficie, aveva una
durata di 32,5 secondi.
Questa
meteorite è l’oggetto più grande proveniente dallo spazio mai registrato
da più di un secolo, che ha colpito la Terra. Ultima volta sembra si
astato nel 1908 con l’impatto di Tunguska, che ha travolto duemila
chilometri quadrati di taiga in Siberia, come riportato nella rivista Nature.
Venerdì è caduto un meteorite che nell’esplosione ha interessato la
provincia di Chelyabinsk. L’incidente ha causato almeno 1.200 feriti, di
cui almeno 159 sono stati ricoverati in ospedale. Un gruppo di
subacquei adesso è alla ricerca dell’oggetto cosmico, ma finora non è
stata trovata alcuna traccia in corrispondenza del punto, dove
presumibilmente sia caudto presso il lago Chebarkul che si trova appunto
nella provincia di Chelyabinsk.
IL LAGO GHIACCIATO E LA METEORA
Continua
l’esplorazione dei sub nello specchio d’acqua ghiacciato che si trova a
circa 70 km dalla cittadina di Chelyabinsk, una delle più colpite dalla
pioggia di frammenti. Un foro di 8 metri di diametro si è formato sulla
superficie gelata del lago Chebarkul (guarda il video sotto).
In una
zona, quella degli Urali, in cui le temperature in questo periodo
toccano anche i 20 gradi sotto allo zero, già il 30% dei vetri delle
finestre sono stati riparati: il passaggio dei frammenti del meteorite e
la conseguente caduta con il boom sonico, ha fatto esplodere cristalli e
lastre di vetro in sei città. Ancora sono in corso le perizie per
controllare la stabilità degli edifici danneggiati.
Più di
3mila le strutture danneggiate, tra cui scuole e ospedali: il frammento
di meteorite è esploso circa nove volte, secondo gli esperti. Sfumano le
ipotesi di una possibile intercettazione da parte della Difesa russa ma
un missile difficilmente avrebbe potuto agganciare in così breve tempo
un oggetto di tali ridotte dimensioni e di una velocità così elevata.
Redazione Segnidalcielo
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