Siamo schiavi dal 1302 d.c. … lo sapevate?
Questa pagina prova che l’Italia non è una “Repubblica costituzionale fondata sul lavoro”, ma una Società Privata registrata presso la S.E.C. di Washington D.C., in America
Questa pagina prova che l’Italia non è una “Repubblica costituzionale fondata sul lavoro”, ma una Società Privata registrata presso la S.E.C. di Washington D.C., in America
tratto da: http://www.visionealchemica.com
Schiavi dal 1302 (18 novembre), che è la data della pubblicazione della Bolla Papale scritta da Papa Bonifacio VIII.
Riporto
una lettera di un’amica, tale e quale, non l’ha inventata lei, ma le
sue ricerche sono sbalorditive, essendo molto lunga sintetizzo in un
riassunto che invoglia alla lettura:
Noi non siamo una Repubblica ma una società privata, grazie a bolle papali antiche mai abrogate, alla nascita noi diamo il nostro consenso per essere di fatto sfruttati come schiavi per tutta la vita, leggete con calma, fate le ricerche, questa è la chiave per uscire dalla schiavitù.
Noi non siamo una Repubblica ma una società privata, grazie a bolle papali antiche mai abrogate, alla nascita noi diamo il nostro consenso per essere di fatto sfruttati come schiavi per tutta la vita, leggete con calma, fate le ricerche, questa è la chiave per uscire dalla schiavitù.
TUTTO nasce nel 1302
(18 novembre), che è la data della pubblicazione della Bolla Papale
scritta da Papa Bonifacio VIII, che aveva come titolo “UNAM SANCTAM
ECCLESIAM”.
Il vaticano e il nostro consenso
Il vaticano e il nostro consenso
IL
NOSTRO “CONSENSO”. Cerchiamo di capire cosa sia e cosa c’entra anche
qui la santa sede e il vaticano? Un po’ di pazienza e piu’ avanti sarà
chiaro.
Perché stiamo diventando sempre più poveri?
Perché
siamo governati da un individuo non eletto o nominato da altri (non
eletti di nuovo), per tassarci e versare il nostro denaro o valore
equivalente direttamente nelle casse dei banchieri internazionali
privati?
Perché anche l’Italia ha ceduto ogni sovranità nazionale ad un gruppo di potere europeo privato?
Perché anche l’Italia ha ceduto ogni sovranità nazionale ad un gruppo di potere europeo privato?
E quindi
perché questa bancarotta pianificata a tavolino dai primissimi anni
’30, di tutte le economie occidentali, viene fatta col nostro consenso,
di cui apparentemente non sappiamo nulla? Quindi la prima cosa da fare
è capire come ottengono o, come hanno ottenuto il nostro consenso e
perciò, una volta compreso, saremo in grado di attuare una strategia
per ritirarlo e per spezzare definitivamente questo gioco al massacro.
Cos’è questo consenso?
Se
non partiamo da qui, prima di parlare di recupero della sovranità
monetaria, di elezioni democratiche e di riforme, siamo disarmati e non
ne usciremo mai.
Qualsiasi cosa vorremmo o potremmo fare sarà inutile, inefficace, avremo già perso in partenza. Perciò la seconda cosa su cui ragionare è: perché per il potere mondiale chiamato anche cabala nera è fondamentale, il nostro consenso? Perché costoro sanno benissimo che esiste una legge universale, una legge suprema, che regola e domina tutto l’Universo, che va al di sopra di tutte le possibili leggi umane, che è la legge del “libero arbitrio”.
Qualsiasi cosa vorremmo o potremmo fare sarà inutile, inefficace, avremo già perso in partenza. Perciò la seconda cosa su cui ragionare è: perché per il potere mondiale chiamato anche cabala nera è fondamentale, il nostro consenso? Perché costoro sanno benissimo che esiste una legge universale, una legge suprema, che regola e domina tutto l’Universo, che va al di sopra di tutte le possibili leggi umane, che è la legge del “libero arbitrio”.
LA STORIA DEL CONSENSO E LA LEGGE UNIVERSALE DEL “LIBERO ARBITRIO”
Prima di
parlare della storia dell’applicazione della legge del libero
arbitrio, facciamo qualche esempio di applicazione di questa legge
Universale, partendo da casi semplici, per arrivare a quelli che
riguardano più da vicino ognuno di noi quotidianamente.
Se tu
hai firmato un contratto di mutuo con la banca, che poi ti porta via la
casa in caso d’insolvenza, hai dato il tuo CONSENSO (libero arbitrio)
a quel contratto. Nessuno ti ha mai costretto. Se poi ti rechi in
tribunale, per la causa di pignoramento e riconosci quegli organi
legislativi e quindi quei tribunali e così facendo li legittimi, hai
dato il tuo consenso (libero arbitrio) a quelle legittimazioni. Quindi,
in parole povere, siamo noi a rinnovare il contratto con questo
“sistema” ogni giorno, utilizzando dei mezzi “impropri e fraudolenti”
che loro ci hanno fatto credere, con un ingegnoso mezzo inganno,
indispensabili.
La prima reazione spontanea, infatti, a queste affermazioni è la seguente:
tutta la nostra società funziona così e nessuno di noi per vivere, lavorare, comprarsi la casa, la macchina, andare in vacanza, sposarsi, fare dei figli educarli e farli studiare potrebbe fare altrimenti. Ma dunque è giusto, immediatamente dopo, chiedersi: “perché funziona così?” (domanda che ci facciamo troppo poco, quando invece è LA DOMANDA fondamentale da farsi, ma siamo programmati per benino proprio per non farcela MAI)
tutta la nostra società funziona così e nessuno di noi per vivere, lavorare, comprarsi la casa, la macchina, andare in vacanza, sposarsi, fare dei figli educarli e farli studiare potrebbe fare altrimenti. Ma dunque è giusto, immediatamente dopo, chiedersi: “perché funziona così?” (domanda che ci facciamo troppo poco, quando invece è LA DOMANDA fondamentale da farsi, ma siamo programmati per benino proprio per non farcela MAI)
Per risponderci dobbiamo tornare indietro di parecchi anni, secoli, millenni…
N.d.r –
Vi esorto a leggere i libri e a guardare i video di Mauro Biglino (si
trovano facilmente su Youtube e sul suo blog, cercate su Google), che
ha tradotto letteralmente, dall’ebraico antico, con tanto di testo
originale a fronte, tutto l’Antico Testamento e quindi la Bibbia.
Traduzioni
convalidate dagli anziani delle comunità ebraiche e divenute
incontrovertibili, perché letterali e non interpretate. Con rivelazioni
davvero, davvero, davvero, davvero per menti…”aperte”. Nel nostro caso
lo studio di ciò che viene rivelato nella VERA Bibbia, ci serve per
capire l’importanza del “libero arbitro” nei giochi di potere e del
legame indissolubile che esiste tra diritto, denaro, RELIGIONE e
politica.
Un’ultima
cosa, questa incredibile scoperta, con la traduzione letterale del
testi, rivela la vera natura della Bibbia, che in realtà è un Codice di Diritto Mercantile Marittimo, VALIDO E APPLICATO ANCORA OGGI. E pressoché inoppugnabile in qualsiasi tribunale del mondo.
Si
racconta, nelle “cronache” dell’Antico testamento che il “dio” Jahvè
(che si trova riportato in altri testi come Jahwe, Yahweh, Yahveh…poi
vedremo chi sia questo “dio” perché non lo è affatto, ma nella
traduzione “manipolata” diffusa dalla Chiesa è stato tradotto come Dio,
punto.) non può obbligare Mosè a seguirlo nel cammino per la Terra
Promessa (una conquista quindi, con la necessità di un piccolo
esercito?). Jahvé infatti non è “Dio”, ma è precisamente descritto come
un ALTO E POTENTE “Eloah” (da cui poi deriva il termine Allah). E’
quindi UNO DEI TANTI Elohìm (plurale di Eloah), stirpe, che governava
quei territori, forse discendente da un altro pianeta (molto probabile,
da verificare, ma non è essenziale per noi adesso…).
Una
civiltà rappresentata da una gerarchia di individui di cui la Bibbia ci
dà conto quando distingue Elohìm, Malachìm, Nefilìm, Anakìm, Refaìm,
Emìm, Zamzummìm… Individui che si sono divisi il controllo del pianeta,
come ci narrano il libro della Genesi ed il Deuteronomio, combattendo
tra di loro per affermare ed incrementare il loro potere utilizzando i
popoli sottomessi. Sta di fatto che di questi Elohìm ce n’erano
tantissimi, appunto, sparpagliati sulla Terra e organizzati in
accampamenti (formati da due settori in genere, uno per l’autorità,
l’Eloah, e l’altro per le “truppe”…angeli fiammeggianti e dotati di
spada?…).
N.d.r –
Conferma esatta di queste cronache si trovano anche nei testi sumerici
antecedenti alla Bibbia stessa. Questo Jahvè, anche se dotato di un
arma potentissima, che dalla dettagliatissima descrizione biblica
sembrerebbe un’arma al plasma (Arca dell’Alleanza?), capace d’incenerire
ogni cosa, non poteva comunque obbligare Mosè a seguirlo.
Fu
costretto perciò a stipulare “un’alleanza” con il popolo ebraico, con
delle regole e delle clausole precise reciproche (io ti do tanto, tu mi
ridai tanto), tra le quali il sacrificio del primogenito di ogni
coppia ecc…di cui ormai sappiamo bene la “versione” che è arrivata fino
ai nostri giorni.
Sempre nella Bibbia si racconta che quando decisero quindi di seguire Jahvè e furono condotti alle porte della Terra Promessa, si riunirono in assemblea per decidere se continuare a seguirlo o meno, o se ritornare sotto i vecchi Elohìm, o se affidarsi ai nuovi Elohìm che comandavano in questa nuova terra in cui erano arrivati.
Sempre nella Bibbia si racconta che quando decisero quindi di seguire Jahvè e furono condotti alle porte della Terra Promessa, si riunirono in assemblea per decidere se continuare a seguirlo o meno, o se ritornare sotto i vecchi Elohìm, o se affidarsi ai nuovi Elohìm che comandavano in questa nuova terra in cui erano arrivati.
Questo era l’o.d.g dell’assemblea.
Così,
ancora una volta col loro libero arbitrio decidono di seguire Jahvè,
che con la sua potentissima arma scatena la carneficina e distrugge
tutte le città che incontrano nel loro cammino, uccidendo uomini,
donne, vecchi e bambini (tra le quali Sodoma e Gomorra…e ci sono
aneddoti significativi sulla “scelta dei giusti” da salvare dalla
distruzione da parte di Jahvè e l’origine della circoncisione, oltre al
mito negativo della sodomizzazione praticata in quelle regioni).
Tutta
questa lunga premessa, apparentemente divagatoria, oltre a segnalare
una lettura diversa della Bibbia e quindi delle nostre origini e della
storia dell’Umanità, serve per definire meglio la necessità del Potere
di avere il consenso, perché possa perdurare e agire. Ma serve
soprattutto per porre le basi del primo legame indissolubile, come
dicevo, tra la legge del libero arbitrio, la religione, la politica, il
Codice di Diritto Mercantile Marittimo, il denaro e quel che viviamo
oggi.
Ovviamente,
come ogni regola e legge ha le proprie eccezioni, che in questo caso
sono i massimi livelli di “disonore” che l’umanità ha raggiunto nel
disattendere la legge del libero arbitrio:
- la riduzione in schiavitù degli africani, in secoli abbastanza recenti, perché non hanno ricevuto il beneficio di essere avvisati e quindi di scegliere che reazione avere (che è alla base di questa legge, come abbiamo detto)
- la riduzione in schiavitù degli africani, in secoli abbastanza recenti, perché non hanno ricevuto il beneficio di essere avvisati e quindi di scegliere che reazione avere (che è alla base di questa legge, come abbiamo detto)
- senza
andare troppo lontano, la strategia della tensione, qui in Italia,
negli anni di piombo, perché le stragi sono state fatte in modo
totalmente disonorevole.
Ma
questo è il comportamento più autodistruttivo e meno sostenibile che il
potere possa compiere e l’élite lo sa benissimo. Perché perfino il
peggiore dei satanisti massoni, che si appresta ad effettuare un
sacrificio umano – la cosa più aberrante a cui noi umani comuni possiamo
pensare – è obbligato a seguire queste regole e quindi a scegliere la
prima vittima che si offre volontariamente, spinta da un’inspiegabile
attrazione.
Oppure: un esercito, che sta per invadere una nazione straniera, è obbligato a dare un avvertimento allo Stato che sta per mettere a ferro e fuoco, spiegando tutte le proprie richieste. Il governo dello Stato assediato ha il libero arbitrio di rispondere sì o no. Orribile o meno, c’è stato comunque un preavviso, quindi l’onore è stato mantenuto.
Oppure: un esercito, che sta per invadere una nazione straniera, è obbligato a dare un avvertimento allo Stato che sta per mettere a ferro e fuoco, spiegando tutte le proprie richieste. Il governo dello Stato assediato ha il libero arbitrio di rispondere sì o no. Orribile o meno, c’è stato comunque un preavviso, quindi l’onore è stato mantenuto.
Abbiate
pazienza, non stiamo divagando, tutto serve per arrivare al punto
focale, perché comprendere l’universalità della legge del consenso, è
alla base di ciò che viviamo oggi, e andando avanti sarà dimostrato che
l’élite mondiale dominante sta seguendo questa legge fin dall’inizio e
la mette in pratica in ogni momento e in ogni aspetto della nostra
vita.
Se non
la conoscessero così dettagliatamente e se non la seguissero così
scrupolosamente, il loro potere non sarebbe durato fino ad oggi. Ecco
perché Jahvè aveva bisogno del consenso per agire, ecco perché, i
governanti oggi, ci fanno votare. Poiché hanno quindi bisogno assoluto
del nostro consenso, come fanno ad aggirare il sistema (rendendolo però
meno chiaro e decifrabile possibile) e a preservarlo nei secoli? Hanno
ideato un sistema perfetto che funziona secondo i principi descritti
precedentemente: “avvertimento” e “silenzio assenso”; se non mi rispondi
vuol dire che sei d’accordo e quindi peggio per te.
Facciamo un esempio banale che capita a tutti noi: quando la banca cambia le condizioni e lo fa spessissimo, è obbligata a mandarti un documento di trasparenza bancaria – avvertimento – che credo pochissimi di noi leggano (purtroppo!). Se tu non rispondi è silenzio assenso.
Tutta la storia del nostro mondo da millenni funziona secondo questo principio.
Facciamo un esempio banale che capita a tutti noi: quando la banca cambia le condizioni e lo fa spessissimo, è obbligata a mandarti un documento di trasparenza bancaria – avvertimento – che credo pochissimi di noi leggano (purtroppo!). Se tu non rispondi è silenzio assenso.
Tutta la storia del nostro mondo da millenni funziona secondo questo principio.
LE LEGGI CANONICHE E LE BOLLE PAPALI
Per capire come funziona questo principio, che regola la nostra intera vita abbiamo bisogno di fare ulteriori premesse.
Cosa sono le leggi?
Tutte le
leggi derivano da canoni, ovvero dal Diritto Canonico, perché tutte le
leggi, direttamente o indirettamente hanno a che fare con la legge
Divina ed Ecclesiastica. Ma i “Canoni” in particolare sono norme o
principi che traggono valore dal fatto di non essere mai stati
contestati (tacito assenso).
Ecco alcuni canoni, norme o principi, universalmente riconosciuti, perché nessuno ha mai detto che non lo debbano essere (molti sono per altro condivisibili perché sono alla base della civile convivenza).
Ecco alcuni canoni, norme o principi, universalmente riconosciuti, perché nessuno ha mai detto che non lo debbano essere (molti sono per altro condivisibili perché sono alla base della civile convivenza).
1) tutti debiti devono essere pagati
2) tutti i contratti devono essere onorati
3) tutte
le controversie portate di fronte alla legge, devono essere risolte di
fronte alla legge (ovvero, se tu ricevi un’accusa, per quanto
infondata, per quanto ingiusta, per quanto immorale, per quanto
illegale non puoi ignorarla. E tuo l’onere di dimostrare l’infondatezza
di quella accusa davanti alla legge di fronte alla quale è stata
portata)
4) QUALSIASI AFFERMAZIONE, SE NON VIENE CONTESTATA, DIVENTA VALIDA
(importantissimo punto! Ricevi una multa, una sanzione ingiusta, viene
fissata un’udienza e tu non ti presenti, cavoli tuoi, sarà chi di
dovere a decider per te e senza di te).
- Nota
al punto 4: il 99% delle procedure giudiziarie si basa sulla
presupposizione di qualcosa, ma il 99% degli esseri umani non si
preoccupa di comprendere quali siano queste presupposizioni, o non si
preoccupa di rifiutarle. In altre parole il Sistema è ancora adesso
basato sul sacramento della confessione, proprio come ai tempi
dell’Inquisizione, cioè è indispensabile che tu accusi te stesso. In
mancanza di questo atto di auto accusa non si può procedere.
5) Il
diritto è gerarchico, discende sempre e comunque dal diritto divino:
sopra a tutto c’è il diritto divino che , come tale, discende dal
Divino Creatore, poi c’è il Diritto Naturale e poi il Diritto Positivo
(leggi nazionali, internazionali, amministrative, private ecc…), il
Diritto Positivo appartiene al gradino più basso nella scala
gerarchica.
- Nota
al punto 5: ogni proprietà costituisce un diritto associato ad un
trust, cioè ad un sistema fiduciario. I potenti, l’élite mondiale,
sanno da sempre che la proprietà è un concetto fittizio. Infatti come
puoi possedere un pezzo di terra?
La terra, i fiumi, i laghi, i mari appartengono al Pianeta.
Ma anche
una casa; come puoi fisicamente possedere una casa o un’automobile?
Sono tutte cose per cui esistono “titoli di proprietà” e sono titoli
fittizi, costituiscono cioè diritto d’uso della casa, dell’automobile e
della terra finché sei vivo. Quando sarai morto, cosa succederà a
quella casa, a quell’automobile o a quel pezzo di terra, se non
esistono disposizioni testamentarie, non dipende più da te. Così la
casa, intesa come muri, mattoni e intonaco e la casa intesa come titolo e
cioè come trust, o come sistema fiduciario, sono quindi DUE COSE BEN
DIVERSE.
Il sistema fiduciario, il titolo, prevede tre parti in gioco: un esecutore, un amministratore e un beneficiario.
L’esecutore è sempre quello che “concede il titolo” e in questo caso è sempre lo Stato – l’amministratore è quello che amministra il titolo (catasto o Comune), il beneficiario, in questo caso sei tu, cioè il così detto “proprietario” di quel bene. Fin qui tutto più o meno normale, è tutto chiaro e non c’è nulla di strano; rimane da capire se e come, questo sistema, venga usato contro di noi.
L’esecutore è sempre quello che “concede il titolo” e in questo caso è sempre lo Stato – l’amministratore è quello che amministra il titolo (catasto o Comune), il beneficiario, in questo caso sei tu, cioè il così detto “proprietario” di quel bene. Fin qui tutto più o meno normale, è tutto chiaro e non c’è nulla di strano; rimane da capire se e come, questo sistema, venga usato contro di noi.
Facciamo un enorme passo indietro nel tempo.
L’attuale
sistema, che è basato sul concetto di proprietà, è stato creato dagli
antichi romani, i quali hanno disseminato il loro “diritto” in giro per
il mondo e sappiamo come [karma pesantissimo che noi "italici"
dobbiamo espiare nei confronti di tutto il mondo].
Ogni
terra conquistata e distrutta veniva iscritta in un “registro”
conservato a Roma e ogni nuova terra dell’Impero poteva essere di
proprietà solo di un cittadino romano. Ancora oggi quindi noi viviamo in
un sistema che si tramanda dall’esistenza dell’Impero Romano che di
fatto, non è mai finito. Con le invasioni longobarde, Papa Leone III,
incorona Pipino il Breve come Re dei Franchi e poi Carlo Magno come
Imperatore del Sacro Romano Impero.
Quindi
il sistema che abbiamo oggi nell’organizzazione della proprietà e del
diritto e quindi del denaro e quindi della politica, nasce nel 1302 (18
novembre), che è la data della pubblicazione della Bolla Papale
scritta da Papa Bonifacio VIII, che aveva come titolo “UNAM SANCTAM
ECCLESIAM”.
Bonifacio
VIII è considerato uno degli uomini più corrotti, malvagi e potenti
della storia della Chiesa e del mondo, tanto che lo stesso Dante lo
mette nei gironi più bassi dell’Inferno. Questa Bolla Papale determina
il primo sistema fiduciario ancora valido oggi. Bonifacio VIII, in questa Bolla, afferma che Dio aveva affidato tutti i titoli e le proprietà della Terra al Vaticano.
In base
al punto 4 del canone di diritto (vd. sopra) questa affermazine non
venne mai contestata e quindi divenne valida. Il Vaticano perciò,
nomina l’esecutore, l’amministratore e il beneficiario di questo
sistema fiduciario.
L’Esecutore è l’Ordine Minore dei Francescani unito con L’Ordine dei Gesuiti (braccio armato?) ed è ben visibile nello stemma sulla pubblicazione dell’enciclica.
L’Esecutore è l’Ordine Minore dei Francescani unito con L’Ordine dei Gesuiti (braccio armato?) ed è ben visibile nello stemma sulla pubblicazione dell’enciclica.
L’amministratore è il Papa e i beneficiari di questo trust sono tutti gli uomini del mondo.
In
pratica e tradotto in altri termini, la Bolla Papale del 1302 usa la
metafora del Diritto Marittimo e dell’Ammiragliato (Bibbia) affermando
che l’Unam Sanctam Ecclesiam e quindi la Prima e Unica Santa Chiesa è
l’Arca di Noè, perché mentre tutto il mondo era sommerso dalle acque,
l’unica cosa che si elevava al di sopra era l’Arca.
Quindi
tutti gli esseri umani, a partire da quel giorno, certificato dalla
Bibbia come Codice di Diritto Nautico, sono dispersi in mare. E il Papa
dunque reclama tutta l’autorità, tutta la proprietà, sia spirituale
che temporale, fino a quando i “dispersi” torneranno a reclamare i loro
diritti.
Cosa che
finora, dal 1302, non è mai avvenuta, perché tutte le Nazioni si
basano su quel sistema giuridico. Questo Diritto proclamato da Papa
Bonifacio VIII si basa per Diritto Divino, ecco perché non possiamo
parlare di politica senza parlare di religione o di economia e finanza
senza parlare di religione.
Il
secondo trust, creato sempre in Vaticano, risale al 1455, cioè circa
150 dopo la Bolla di Bonifacio VIII (quindi ancora mai contestata dopo
150 anni). Questa seconda Bolla è di natura testamentaria, cioè il Papa
dispone, al momento della sua morte e della morte dei futuri Papi,
come deve funzionare il diritto d’uso di tutti i privilegi e di tutte le
proprietà derivanti dalla Bolla precedente di Bonifacio VIII.
Testamento
di cui l’esecutore è la Curia Romana, l’amministratore è il Collegio
dei Cardinali e il Beneficiario, questa volta è il Re, sulla terra di
proprietà del Papa. Quindi in due parole Dio ha dato tutto il mondo al Papa e il Papa concede pezzi di questo mondo ai Re.
Per cui
da quel momento i Re del mondo hanno un mandato divino. Questa
enciclica del 1455 (8 gennaio) si chiama “ROMANUS PONTIFEX” e fu
emanata da Papa Niccolò V.
Cito un breve estratto significativo:
“Poiché
abbiamo concesso precedentemente, con altre lettere nostre, fra le
altre cose, piena e completa facoltà al Re Alfonso V di invadere,
ricercare, catturare, conquistare, soggiogare tutti i Saraceni e
qualsiasi pagano e gli altri nemici di Cristo, ovunque essi vivano,
insieme ai loro regni e ducati, principati, signorie, possedimenti e
qualsiasi bene, mobile e immobile, che sia di loro proprietà e di
gettarli in schiavitù perpetua e di occupare, appropriarsi e volgere ad
uso e profitto proprio, signorie, possedimenti e beni, in conseguenza
della garanzia data dalla suddetta concessione, il Re Alfonso V (di
Portogallo n.d.r), o il detto infante a suo nome, hanno legittimamente e
legalmente occupato isole, terre, porti , acque e le hanno possedute e
le posseggono e ad essi appartengono e sono di proprietà “de jure” del
medesimo Re Alfonso V e dei suoi successori, possono compiere e
compiano questa pia e bellissima opera, degna di essere ricordata in
ogni tempo, che noi essendo da essa favoriti per la salvezza delle
anime e il diffondersi della fede e la sconfitta dei suoi nemici,
consideriamo un compito che concerne Dio stesso, la sua fede, la Chiesa
Universale, con tanta maggiore perfezione, in quanto rimosso ogni
ostacolo, diverranno consapevoli di essere fortificati dai più grandi
favori e privilegi concessi da noi e dalla Sede Apostolica.”
Appena
30 anni dopo circa, nel 1481(21 giugno), viene emanata la terza Bolla,
il terzo trust, o diritto fiduciario da Papa Sisto IV, chiamata
“AETERNIS REGIS CLEMENTIA”, che si diversifica dalla Bolla precedente
di poco, in quanto il “bene” concesso ai Re non è più la terra, ma sono
gli esseri umani che abitano quella terra, che da quel momento vengono
considerati incompetenti, incapaci e dunque soggetti ad
amministrazione coatta.
In
realtà questa Bolla di Sisto IV realizza la visione illuminata di
Bonifacio VIII per cui gli esseri umani sono dispersi in mare e quindi:
nulla ci appartiene, siamo in bancarotta, perché non siamo mai tornati a
reclamare i nostri averi e diritti e quindi è lo Stato che si deve
prendere cura di noi per il nostro bene.
Questo è il sistema in vigore ancora oggi, ma dimostriamo come:
[piccola postilla: gli originali delle Bolle del 1302, del 1455 e del 1481, non sono visibili, questo perché fino al XVIII secolo, il Vaticano, scriveva le proprie Bolle non su carta, considerata un mezzo privo di vita e quindi privo di valore, considerando invece a quei tempi (solo due secoli fa!!) che un documento per essere valido dovesse essere scritto su un materiale vivente.
[piccola postilla: gli originali delle Bolle del 1302, del 1455 e del 1481, non sono visibili, questo perché fino al XVIII secolo, il Vaticano, scriveva le proprie Bolle non su carta, considerata un mezzo privo di vita e quindi privo di valore, considerando invece a quei tempi (solo due secoli fa!!) che un documento per essere valido dovesse essere scritto su un materiale vivente.
Era perciò firmato con il sangue ed era scritto su una pergamena di pelle umana.
Parentesi
nella parentesi: la recentissima firma della Regina Elisabetta del -
criminale! - trattato di Lisbona, è stata fatto su una pergamena di
capretto, poiché la Regina, come beneficiaria di un diritto divino, non
può firmare un documento "morto".
Non è tutto, la storia notifica, che le Bolle Papali erano scritte su pergamene di pelle di bambini, questo spiegherebbe perché sarebbe imbarazzante per il Vaticano mostrare gli originali]
Non è tutto, la storia notifica, che le Bolle Papali erano scritte su pergamene di pelle di bambini, questo spiegherebbe perché sarebbe imbarazzante per il Vaticano mostrare gli originali]
Approfitto
di questa piccola interruzione del racconto per sottolineare che non
c’è nessun riferimento negativo a tutte le persone di Buon Cuore (con
la B e C maiuscole!) che seguono e vivono secondo l’etica giusta e
generosa della Chiesa Cattolica.
Il
riferimento semmai è solo rivolto a quella “setta” che gestisce il
mondo all’interno della Città del Vaticano. E sarebbe importante
invitare i Veri Cristiani che si riconoscono in un Dio giusto e
misericordioso, a pretendere, indagare e far luce su quello che avviene
all’interno di quelle mura. Altrimenti, davvero, non ne usciremo mai!
“COSA” SIAMO NOI E “COSA” E’ LA REPUBBLICA ITALIANA
Nel 1933
c’è stata la peggiore bancarotta concordata, ormai famigerata: furono
azzerati i debiti e fu ANCHE proibito il possesso dell’oro da parte dei
privati (vi ricordate “l’oro alla patria”?) e gli Stati hanno
conferito tutto il proprio oro, insieme a quello confiscato e raccolto,
in un unico fondo globale, per custodire il quale è stata fondata la
BIS, Bank for International Settlements (Banca per le Transazioni
Internazionali) – che darà il via ad un’altra sconcertante storia, come
il Sukarno Trust e le denunce attualissime tuttora in corso alla
Federal Reserve, (ma ora non è il caso di parlarne, altrimenti
rischiamo di mettere troppa carne al fuoco) – che ha sede a Basilea, in
Svizzera e fu fondata e controllata dai Gesuiti e dai Cavalieri di
Malta. Come per tutto il resto è facilmente verificabile e certificato,
sempre per la legge del libero arbitrio.
Vi
esorto a fare TUTTE le verifiche possibili e se vi va anche a fare
ricerche su quel che sta succedendo con il fondo di oro globale e le
richieste di risarcimento alla Federal Reserve.
Ma,
sempre nel 1933 (udite, udite!,) le Nazioni diventano Società di
Diritto Privato, registrate presso la SEC (Security Exchange Commission)
con sede a Washington D.C., che è l’equivalente della nostra CONSOB
(organismo che controlla la Borsa).
Queste Società di Diritto Privato chiamate Nazioni, apparentemente pubbliche e repubbliche, ma in realtà privatissime, possiedono oggi il DIRITTO DI PROPRIETA’ sulle persone nate in quello stato, in base alle tre Bolle Papali.
Queste Società di Diritto Privato chiamate Nazioni, apparentemente pubbliche e repubbliche, ma in realtà privatissime, possiedono oggi il DIRITTO DI PROPRIETA’ sulle persone nate in quello stato, in base alle tre Bolle Papali.
La prima
istintiva reazione è: non l’Italia! Che è una Repubblica fondata sul
lavoro e che ha la sua meravigliosa Costituzione!! Purtroppo invece è
vero.
Andate a
controllare voi stessi (in calce il link alla pagina della S.E.C): c’è
la registrazione e il numero di registrazione di “ITALY REPUBLIC OF” –
Company Registration Number 0000052782, con tanto di documenti di
quotazioni di borsa, cessioni di quote ecc…
Il “Business Address è: “Ministero dell’Economia e delle Finanze – Via XX Settembre, 97 – Roma” e il mailing Address è : “C/O Studio Legale Bisconti, Via A. Salandra, 18 – Roma”.
Il “Business Address è: “Ministero dell’Economia e delle Finanze – Via XX Settembre, 97 – Roma” e il mailing Address è : “C/O Studio Legale Bisconti, Via A. Salandra, 18 – Roma”.
Quindi
l’Italia NON è una Repubblica libera e pubblica, ma una Private
Company e lo Stato possiede il diritto di proprietà delle persone (noi
tutti) nate sul suo territorio.
Ma
abbiamo detto che la proprietà costituisce un diritto associato ad un
trust, un atto fiduciario. Perché i potenti sanno che la proprietà è un
concetto fittizio e quindi ANCHE LE PERSONE puoi possederle SOLO con
un titolo di proprietà che conferisca il diritto d’uso. Al momento
della tua nascita, senza avvisarti, è stato creato un trust, cioè un
sistema fiduciario, che ha per oggetto la tua esistenza in vita. E i
tuoi genitori hanno avvallato e firmato questo trust (io ho tre figli e
mi sento morire per averlo fatto tre volte!) senza essere stati
avvisati.
Infatti è
proprio negli anni ’30 che diventa obbligatorio, guarda caso,
registrare le nascite, appropriandosi così del consenso, anche se in
questo caso senza essere stati doverosamente “avvisati”. Ecco perché
questo sistema è, in parte, fraudolento. In realtà il Certificato di
Nascita è un avvertimento, perché è la costituzione di una personalità
fittizia, che non appartiene a te, ma a loro.
Infatti se erroneamente si potesse pensare che il Certificato di Nascita appartenga a noi, basterebbe provare ad andare in una qualsiasi anagrafe di competenza a chiederne l’originale: possiamo averne una copia, un estratto, ma MAI l’originale.
Come a dire che dal momento della creazione del Certificato di Nascita
esistono due entità (ricordate la casa di mattoni e il titolo di
proprietà su quella casa che ha bisogno di un esecutore, di un
amministratore e di un beneficiario?), che sono l’essere umano in carne
ed ossa e la PERSONA, cioè un intermediario fittizio o una finzione
giuridica, quindi un trust.
Questo
trust è creato secondo le leggi Marittime e dell’Ammiragliato (Bibbia)
che trascendono sempre le leggi delle varie nazioni e che è la
giurisprudenza segreta dei potenti e dell’élite. Di questo trust che
viene creato al momento della nascita, sulla tua esistenza in vita,
l’esecutore è sempre un organo dello Stato, ma chi è il beneficiario di
questo certificato di nascita? E’ la Società di Diritto Privato
chiamata Repubblica Italiana (un’azienda quindi).
Ma beneficiario di cosa?
E’
beneficiario di un bond, di un titolo di possesso, o di una quota
societaria che attualmente viene stimato approssimativamente intorno ai
DUE MILIONI DI DOLLARI. In pratica lo Stato Italiano crea alla tua
nascita due milioni di dollari a mezzo di un bond o titolo e il
collaterale di questo bond è la tua esistenza in vita, che significa:
produttività, forza lavoro (sempre meno pagata e tutelata così ci
guadagnano di più), valore reale!
L’equivalenza
perversa è: nascita = creazione di un bond e di denaro fittizio =
collaterale la tua esistenza in vita e quindi il tuo futuro lavoro
(pagato pochissimo se possibile e come stanno evidentemente facendo) =
schiavitù!
Il “tuo
bond” è depositato alla S.E.C, come security, o titolo fiduciario ed
entra a far parte del patrimonio di quella Private Company registrata
in modo ingannevole come Repubblica Italiana. Per favore verificate
tutto ciò che vi è stato detto, bastano pochi secondi su Google. Ma
manca ancora la terza parte per dar vita a questa finzione giuridica:
l’amministratore, quello che per contratto (trust o certificato di
nascita in questo caso) si accolla l’obbligo di prendersi cura del
“bene”.
Chi è che ha questo ruolo?
Ogni
qual volta, qualsiasi autorità (dal vigile urbano, al giudice della
Corte Costituzionale) ti domanda “è lei Pinco Pallino?” e tu rispondi
“sì”, in quel preciso momento ti sei autonominato amministratore di
quel trust. Sei quindi caduto nel tranello in cui ti hanno messo fin
dalla nascita, perché nella finzione hanno bisogno che tu ti creda
l’amministratore di quella “esistenza in vita”, nella realtà invece, tu
e quel trust che porta il tuo nome siete due entità completamente
distinte e separate. L’essere umano in carne ed ossa si scrive con le
iniziali maiuscole e le altre lettere minuscole (come ci hanno sempre
insegnato anche a scuola), la persona giuridica invece, fittizia, si
scrive con tutte le LETTERE MAIUSCOLE.
Controllate tutti i vostri documenti d’identità, le comunicazioni bancarie, le notifiche erariali, il tesserino sanitario ecc…
Se
provaste ad andare per esempio in banca e chiedeste all’impiegato di
scrivere il vostro nome con le iniziali maiuscole e il resto minuscolo,
se è un ignorantone ci proverà, ma sarà costretto a rispondervi che è
impossibile perché il “sistema” non lo permette. Quindi, ricapitolando:
se il 99% del diritto è basato sulla presupposizione, si presuppone
che qualcosa sia vero e nessuno mette in discussione quella
presupposizione perché il sistema è ancora basato sul meccanismo della
“confessione”, esattamente come ai tempi dell’Inquisizione; per
funzionare il sistema ha bisogno che tu accusi te stesso e quindi tutto
è basato sul tuo consenso, sul tuo libero arbitrio!
E’ necessario infatti che tu accusi te stesso, ma di cosa? Del “peccato originale”. E che cos’è?
La
frode! L’utilizzo del nome che non ti appartiene, quel nome che da
quando sei nato è stato scritto a lettere maiuscole e che è una
proprietà intellettuale dello Stato, che ti ha messo in condizioni di
usare fraudolentemente. Nel momento in cui lo usi dichiari: che sei nato
privo di diritti, che sei in bancarotta, perché la tua vita, il tuo
nome e la tua esistenza sono gestiti da altri che non sei tu; sei,
perciò, da quando sei nato, in un regime di amministrazione controllata,
dove il tuo nome non appartiene a te ma ad altri.
Ma è ancora peggio di così! Secondo il Codice dell’Ammiragliato, o Codice Marittimo (Bibbia), sei nato disperso in mare, perché questo dicono le Bolle Papali, sulle quali si basa tutto il sistema; tu, al momento della nascita e attraverso il canale uterino, sei caduto in acqua e sei disperso in mare e non sei mai riuscito a raggiungere la terra ferma, in modo da poterti alzare in piedi e affermare “io sono un essere umano libero davanti a Dio”.
Ma è ancora peggio di così! Secondo il Codice dell’Ammiragliato, o Codice Marittimo (Bibbia), sei nato disperso in mare, perché questo dicono le Bolle Papali, sulle quali si basa tutto il sistema; tu, al momento della nascita e attraverso il canale uterino, sei caduto in acqua e sei disperso in mare e non sei mai riuscito a raggiungere la terra ferma, in modo da poterti alzare in piedi e affermare “io sono un essere umano libero davanti a Dio”.
Poiché le Bolle Papali si giustificano secondo mandato divino.
Perché
sono loro che usano la parola Dio, sono loro che hanno chiamato in
causa Dio, sono loro che hanno tradotto la Bibbia con il termine Dio,
che originariamente non VIENE MAI CITATO (a proposito la Bibbia diventa
Codice di Diritto Nautico sostituendo la parola “peccato” con “debito”
n.d.r). Il diritto quindi è sempre di provenienza divina, noi siamo
perciò creature “divine” (vd. vera traduzione della Bibbia) e loro lo
sanno benissimo; non possono quindi creare un diritto fittizio, hanno
assoluto bisogno di far discendere il loro diritto da Dio.
Quindi
loro usano questo Dio (diritto) e se tu usi il loro stesso Dio, ti sei
autodefinito incapace, disperso, senza diritti. Pensate la perversione,
se tu utilizzi quello che loro ti hanno detto, imposto di utilizzare,
dichiari e confermi di essere incapace di prenderti cura di te stesso.
Quindi, ricapitoliamo: usano una Società di Diritto Privato, quotata,
fingono che sia uno Stato, un ente pubblico, in realtà è privatissimo, e
lo usano per fare business (quattrini, denaro, profitto! E ci chiedono
anche di pagare le tasse per mantenere una Società di Diritto Privato
che non è nostra!) attraverso la tua esistenza, oggetto di quell’entità
fittizia scritta tutta a lettere maiuscole, quotata alla S.E.C. di
Washington D.C..
Il
concetto è, quindi, che se tu accetti questo presupposto, ti
autodefinisci incapace, bisognoso di essere amministrato in modo coatto,
perché oltre ad essere disperso in mare, quindi senza diritti e in
bancarotta (non hai mai reclamato ciò che è tuo), non sai neanche chi
sei! Per assurdo, ogni autorità, infatti, deve chiederti chi sei,
altrimenti non ti può toccare nemmeno con un dito. Non avrebbe la
giurisdizione per farlo (si parla di diritto amministrativo, tributario,
civile ecc…se uccidi qualcuno, quindi codice penale, è un po’ diverso,
ma non troppo…).
I nostri tribunali infatti sono TRIBUNALI DI DIRITTO PRIVATO, quindi TRIBUNALI AZIENDALI!
Stessa
cosa vale per il denaro, le banconote “euro”: siamo stati avvertiti,
sopra c’è scritto “proprietà della Banca Centrale Europea”, non è
nostro è della BCE, ma se noi accettiamo di usarlo, come per il nome
fittizio, ci autoproclamiamo incapaci e incompetenti ai loro occhi
(disperso in mare, ecc…). Hanno creato quindi un sistema di governo
chiamato cosa pubblica, che invece è privatissima, che include partiti,
Parlamento, Governo, elezioni e se tu accetti di partecipare a questo
gioco ti autodefinisci di nuovo incapace e incompetente (disperso in
mare, ecc…), bisognoso di amministrazione coatta.
A fronte di questo lungo e, immagino sconvolgente racconto per molti di voi, la prima riflessione è:
A fronte di questo lungo e, immagino sconvolgente racconto per molti di voi, la prima riflessione è:
Come facciamo a cambiare in meglio una cosa che non ci appartiene affatto?
Ma del
resto il nostro inconscio ce lo dice, nelle ultime amministrative ha
votato il 50% degli aventi diritto; una persona su due considera
offensivo per la propria intelligenza andare a votare. Quindi a questo
punto, se è tutto chiaro, gli interrogativi sono solo due:
- Cosa possiamo fare per sottrarre il nostro consenso a questa frode che ci vede protagonisti “involontari” fin da quando siamo nati? Cosa possiamo fare comprende il salvare il salvabile, dai pignoramenti per esempio, da Equitalia, perché non siamo NOI, persona fisica in carne ed ossa a dover pagare le tasse, ma è l’entità fittizia che noi legittimiamo nel momento che la usiamo fraudolentemente (lettere maiuscole).
- Cosa possiamo fare per sottrarre il nostro consenso a questa frode che ci vede protagonisti “involontari” fin da quando siamo nati? Cosa possiamo fare comprende il salvare il salvabile, dai pignoramenti per esempio, da Equitalia, perché non siamo NOI, persona fisica in carne ed ossa a dover pagare le tasse, ma è l’entità fittizia che noi legittimiamo nel momento che la usiamo fraudolentemente (lettere maiuscole).
Quindi,
in modo individuale possiamo utilizzare noi le loro stesse leggi,
Codice Nautico e dell’Ammiragliato (Bibbia) in maniera tale che siano
loro a cadere in disonore?
Conoscendo la legge possiamo fare qualcosa?
Conoscendo la legge possiamo fare qualcosa?
Domanda numero due:
Cosa possiamo fare invece collettivamente per creare un’alternativa a questo sistema marcio, fraudolento che è stato creato a loro favore a nostro totale sfavore?
Cosa possiamo fare invece collettivamente per creare un’alternativa a questo sistema marcio, fraudolento che è stato creato a loro favore a nostro totale sfavore?
Come possiamo modificarlo se non ci appartiene?
Intanto, mentre ci pensiamo, possiamo soltanto smettere di partecipare. Concludendo, i nodi cruciali sono due: il denaro e come si prendono le decisioni, che è sinonimo di politica. Ma c’è un punto in più che è diventato chiarissimo: non si possono trattare separatamente denaro (economia, finanza, crisi ecc…), la politica, cioè il modo in cui si prendono le decisioni, la religione e il diritto, perché per i potenti, l’élite, sono la stessa identica cosa.
Intanto, mentre ci pensiamo, possiamo soltanto smettere di partecipare. Concludendo, i nodi cruciali sono due: il denaro e come si prendono le decisioni, che è sinonimo di politica. Ma c’è un punto in più che è diventato chiarissimo: non si possono trattare separatamente denaro (economia, finanza, crisi ecc…), la politica, cioè il modo in cui si prendono le decisioni, la religione e il diritto, perché per i potenti, l’élite, sono la stessa identica cosa.
Fonti e link: www.tempodicambiare.it
Questa
pagina prova che l’Italia non è una “Repubblica costituzionale fondata
sul lavoro”, ma una Società Privata registrata presso la S.E.C. di
Washington D.C., in America:
http://www.astronavepegasus.it/
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