Effetti indesiderati o ricercati per
far soldi sulla pelle di esseri indifesi col pretesto scientifico? Il
nome è quello di un killer legalmente autorizzato ad avvelenare i
bambini e a trasformarli in pazienti cronici danneggiando
irreversibilmente le loro difese immunitarie. Si chiama infatti
“Infanrix Hexa”.
E’ il vaccino esavalente dal costo di quasi 100 euro –
prodotto dalla famigerata società britannica Glaxo Smith Kline,
(condannata più volte negli Stati Uniti d’America per aver mandato
all’altro mondo migliaia di persone) – somministrato in un’unica
soluzione. L’obbligo di legge per i neonati riguarda difterite, tetano,
poliomelite, epatite b.
Ma nella dose diffusa ci sono gli antigeni per
altre due malattie infettive. Secondo l’stituto superiore di Sanità:
“Copertura ottimale e nessun rischio provato, il vero scandalo è
contrarre virus perché si rifiuta il vaccino”.
Dunque, solo in Italia
salvo in alcune Regioni ove esse sono divenute facoltative (ad esempio
il Veneto), sono obbligatorie, per tutti i nuovi nati, le seguenti
vaccinazioni: antipoliomielitica (Legge 4 febbraio 1966 n°
51),antitetanica (Legge 20 marzo 1968 n° 419), antidifterica (Legge 6
giugno 1939 n° 891 – L. 27 aprile 1981 n° 166), antiepatite virale
B (Legge 27 maggio 1991 n° 165, promulgata da Cossiga su proposta
di Andreotti e De Lorenzo).
«Mio figlio autistico a causa dei vaccini»
ha denunciato l’infermiere Gabriele Milani. Come se non bastasse spesso
nei centri vaccinali sono “offerte” e somministrate in unica seduta
(contemporaneamente al vaccino esavalente) le vaccinazioni
antipneumococcica (contiene 13 antigeni + Polisorbato 80, ovvero una
sostanza sterilizzante) ed antimeningococcica C per tutti i nuovi nati.
La vaccinazione anti-epatite b
(contenuta nell’esavalente) introdotta grazie alle tangenti ricevute
dall’ex Ministro della Salute Francesco De Lorenzo è totalmente illegale
e truffaldina, in considerazione del fatto che l’ex Ministro è stato
condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione «per il danno
all’immagine arrecato alla pubblica amministrazione in relazione agli
illeciti, accertati in sede penale, che avevano determinato una
ingiustificata levitazione della complessiva spesa farmaceutica».
Sovente i genitori non lo sanno o non
sono puntualmente informati dai medici (pediatri) preposti al servizio
delle aziende sanitarie locali: così in una botta sola vengono iniettati
ai pargoli oltre a quelli obbligatori, anche i raccomandatiHaemophilus
B e pertosse. Una madre: “Sette vaccini contemporanei alla prima
somministrazione non sono troppi?”.
Se sono obbligatori solo 4 vaccini
(difterite, tetano, poliomelite, epatite b) perché invece se ne
somministrano addirittura 6 e anche di più? C’è per caso qualche
controindicazione se si usano esseri umani appena affacciati alla vita
alla stregua di cavie? Il Codacons ha sporto una denuncia. Chi ci
guadagna in valuta sonante e chi perde in termini di salute? Oltretutto
anche in quelli obbligatori si annidano pericoli apparentemente
invisibili: i metalli pesanti.
Il decreto ministeriale del 27 giugno
2003 aveva messo al bando il mercurio: a distanza di 9 anni è ancora
presente nella composizione come hanno certificato recenti analisi
scientifiche e le disposizioni stabilite dall’Ente europeo per i
farmaci. Non è tutto: negli adiuvanti compare anche l’alluminio in dosi
macroscopiche. Secondo il ministero della Salute e l’istituto Superiore
di sanità è tutto a posto e non c’è nessun pericolo. Inverosimile. Come
la mettiamo con gli effetti collaterali e le malattie insabbiate?
Possibile che debba prevalere il
profitto economico sulla salute? Tutto quel via vai di informatori
scientifici delle grandi multinazionali farmaceutiche a qualcosa
servirà, oppure no? Comunque la battaglia contro i fabbricanti di
medicine e la compiacente casta italiota di politicanti corrotti in
veste di legislatori di comodo, non è perduta. Affiora qualche
speranza: due sentenze giudiziarie, recentemente, hanno scosso il mondo
della pediatria: c’è una relazione tra i vaccini obbligatori,
somministrati ai nostri figli, e l’autismo.
Lo hanno detto due giudici, a
Rimini e a Torino, e nel secondo caso la Corte d’appello ha deciso un
risarcimento da 1,8 miliardi di euro. Utili o dannosi? I vaccini quanto
servono e quanto sono pericolosi? Perché sono obbligatori da noi e in
Francia ma nel resto d’Europa solo consigliati. Associazioni di genitori
che hanno vissuto disgrazie cliniche dopo una vaccinazione,
il Comilva ad esempio, pubblicano in Rete studi sconosciuti all’opinione
pubblica.
Per quale motivo il Governo Monti non rende noto il numero
complessivo delle persone danneggiate nel nostro paese? Sarà un caso, ma
la Legge 25 febbraio,1992, numero 210 parla chiaro: “Indennizzo a
favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a
causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di
emoderivati”. Signor Monti visto che lei parla correntemente inglese e
bazzica sovente fuori dall’Italia, quali sono le modalità di
importazione di specialità medicinali registrate all’estero?
Trucchi e pericoli - La litania
affaristica è classica: questo vaccino per l’infanzia non
contiene mercurio. Si tratta di una grave inesattezza a carico della
salute dei bimbi. Una prova è contenuta in un’antecedente disposizione
dell’EMEA (Ente Europeo per i Farmaci) risalente all’ 11 gennaio 2007.
In questa disposizione (EMEA/CHMP/VWP/19541/2007) si cita testualmente
che “il Thiomersale è un antimicrobico composto da mercurio organico che
continua ad essere utilizzato sia nelle prime fasi di produzione, o
come conservante nei vaccini”.
Sono altresì suggerite nuove formule
comunicative da inserire nei foglietti illustrativi a seconda che il
Thiomersale (Thimerosal, Mercuriotiolato, Etilmercuriotiosalicilato)sia
utilizzato come conservante o nella filiera produttiva. Nel primo caso,
la frase “questo medicinale contiene thimerosal (un composto di mercurio
organico, ndr) come conservante e pertanto è possibile che si
verifichino reazioni di sensibilizzazione” è stata sostituita con la
frase “ipersensibilità a qualsiasi componente del medicinale“.
In
sostanza si maschera un’informazione vitale in merito ad un prodotto che
potrebbe causare una riconosciuta sensibilizzazione (reazione
allergica). Nel secondo caso, se il Thiomersale utilizzato nel processo
di produzione si traduce in livelli inferiori a 40 nanogrammi per dose, o
livelli non quantificabili, non sono raccomandate ulteriori
dichiarazioni da inserire nelle informazioni del prodotto. In sostanza è
consentita l’omissione di informazioni pur essendo confermato che
potrebbe ugualmente avvenire una sensibilizzazione (reazione allergica)
al prodotto.
L’ultimo dato reso notoa riguardo
dalla FDA segnala che nel periodo 1993/96, 7000 bambini nordamericani
sono morti a seguito di reazioni avverse ai vaccini ed altri 333.000
hanno avuto danni permanenti. Un altro dato interessante viene dal
Giappone, dove i casi di “sindrome da morte improvvisa” sono scomparsi,
immediatamente dopo che l’età delle vaccinazioni obbligatorie è stata
spostata dai due mesi di vita ai due anni. E’ ben noto alle autorità
sanitarie che col boom dei casi di autismo infantile a partire dal 1992,
i neonati hanno ricevuto per ciclo vaccinale un quantità variabile tra
125 e 175 mcg di mercurio, spropositata per il loro peso.
Nell’INFANRIX HEXA spacciato per
“libero da sali di mercurio”, in realtà è contenutomercurio nella
quantità di 10 ppb (parti di miliardo) ovvero 0,01 ppm (parti per
milione) vale a dire 0,010 mg/Litro come conferma uno studio
indipendente di ricercatori australiani (Austin DW, Shandley KA, Palombo
EA) Mercury in vaccines from the Australian childhood immunization program schedule (Journal of Toxicology and Enviromental health. Part A. 2010;73(10):637-40).
Sebbene i livelli di Hg rilevati sono
sostanzialmente più bassi di qualsiasi limite di sicurezza di
esposizione stabilito, i risultati di questo studio rivelano appunto le
inesattezze presenti nei messaggi di salute pubblica, nelle
comunicazioni professionali, e nella documentazione ufficiale per quanto
riguarda il contenuto di mercurio in questo vaccino per l’infanzia.
Inoltre, mancano studi relativi ai
danni neurologici che possono essere causati in neonati di 3 mesi, 0,5
ppb di mercurio uccidono le cellule del neuroblastoma umano (Parran et
al., Toxicol Sciences 2005; 86: 132-140), 20 ppb di mercurio distruggono
la struttura delle membrane dei neuriti (Leong at al. – Neuroreport
Journal 2001; 12: 733-37), 2 ppb di mercurio è la quantità massima
contenuta nell’acqua potabile (disposizione EPA – massimo organo
federale degli Stati Uniti) che potrebbe causare danno renale a lungo
termine, 200 ppb di mercurio è il limite minimo stabilito dall’EPA
affinché un liquido sia classificato come rifiuto pericoloso, i vaccini
inutilizzati sono smaltiti come “rifiuti pericolosi a rischio infettivo”
(ai sensi del Dpr 15 LUGLIO 2003, numero 254).
E ancora: leggendo il foglietto
illustrativo di questo vaccino, si apprende che è contenuta anche una
combinazione di alluminio (fosfato di alluminio e idrossido di
alluminio) alla considerevole dose (sempre riferita al neonato) di 935
microgrammi per fiala. Un recente studio di alcuni neuroscienziati di
Vancouver, CA. Shaw e L. Tomljenovic, prosegue la raccolta di domande
critiche circa la presunta sicurezza dell’alluminio (presente
praticamente in tutti i vaccini) e dimostra come gli effetti
neurotossici sono altrettanto dannosi, se non peggiori, di quelli del
mercurio.
L’alluminio è una comprovata
neurotossina ed è l’adiuvante più comunemente utilizzato nei vaccini.
Nonostante l’i uso diffuso degli adiuvanti di alluminio, la comprensione
della scienza medica in merito al loro meccanismo d’azione è ancora
notevolmente scarsa. C’è anche una relativa scarsità di dati sulla
tossicologia e la farmacocinetica di questi composti ma, nonostante
questo, la fantasiosa nozione che l’alluminio nei vaccini è sicuro è
spesso ampiamente accettata.
Ricerche indipendenti, tuttavia, dimostrano
che gli adiuvanti in alluminio hanno la potenzialità di indurre gravi
disturbi immunologici e neurologici negli esseri umani. In particolare,
l’alluminio sotto forma di adiuvante comporta un rischio di reazioni
autoimmunitarie, infiammazioni cerebrali a lungo termine associate a
complicazioni neurologiche con conseguenze negative, profonde e diffuse.
La possibilità che i benefici del
vaccino sono sopravvalutati e il rischio di potenziali effetti avversi
sottovalutati, non è rigorosamente valutata nella comunità medica e
scientifica. Un altro elemento di preoccupazione è la mancanza di
qualsiasi valutazione tossicologica sulla somministrazione concomitante
di alluminio con altri composti tossici riconosciuti che sono
ordinariamente costituenti delle preparazioni commerciali dei vaccini.
Un esempio? L’elenco è lungo: formaldeide, formalina, fenossietanolo,
fenolo, borato di sodio, polisorbato 80, glutaraldeide e tanti altri.
Il risultato è che i bambini assumono
quantità molto più elevate rispetto agli standard di sicurezza
considerati dalle agenzie regolatorie, e gli adulti stanno aggiungendo
quantità elevate cumulative di alluminio nei loro corpi. Dei numerosi
vaccini inoculati ai neonati, molti dei quali contengono alluminio, si è
dimostrato come i bambini ottengono dosi circa 46 volte superiori a
quelli considerati sicuri dalle agenzie governative.
Queste megadosi
possono avere un effetto devastante sul cervello, argomenta il
professor Russell Blaylock (neurochirurgo, autore e docente
universitario), causando danni al cervello nei bambini e l’insorgenza
del Morbo di Alzheimer negli adulti. «L’alluminio è tossico.
Un’avvincente ricerca ha dimostrato che l’alluminio è una neurotossina
cumulativa, anche in piccole concentrazioni.
Esso ha la tendenza a
concentrarsi nell’ippocampo, una zona del cervello vitale per funzioni
cruciali, tra cui apprendimento, memoria e comportamento – afferma
l’esperto Blaylock – Recenti ricerche hanno dimostrato che l’alluminio
nei vaccini sta producendo gravi problemi nel cervello dei bambini in
via di sviluppo. Le prove sono schiaccianti, ma molti medici e
funzionari le ignorano. Essi rifiutano di guardare le prove perché sono
spaventati dalla potenza delle evidenze». Conclude Blaylock:
«L’incidenza di disturbi neurologici, come la sclerosi multipla, il
morbo di Parkinson e Alzheimer sta esplodendo“: non è dovuta
all’invecchiamento della popolazione. È a causa di tossine, come
l’alluminio nei vaccini [e non solo], e nessuno sta dicendo la verità».
Nell’estate
2008 l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha affermato
che la quantità settimanale di alluminio nella dieta (di una persona
adulta) non dovrebbe superare 1 mg/Kg di peso corporeo, riducendo di ben
sette volte la soglia precedente. In tale documento si fa riferimento
ad alimenti (pane, dolci, biscotti, cereali, spinaci, funghi, lattuga),
ai latti artificiali per neonati (necessità di fare controlli),
ritenendo trascurabili le quantità di alluminio cedute da rotoli,
vaschette, utensili da cucina e assolvendo le lattine.
Sempre in tale
documento si legge che: «Dopo l’assorbimento, l’alluminio si
distribuisce in tutti i tessuti degli animali e dell’uomo accumulandosi
in alcuni di essi, in particolare nelle ossa. Il principale
trasportatore degli ioni di alluminio nel plasma è la proteina legante
il ferro, la transferrina. L’alluminio è in grado di penetrare nel
cervello e raggiungere la placenta e il feto».
Denuncia
Codacons - La Corte dei Conti ha convocato il Codacons in merito allo
scandalo dello spreco di soldi pubblici per vaccini pediatrici inutili
se non addirittura pericolosi, a seguito del pregresso esposto di
dicembre 2011.
In Italia – spiega l’associazione – i vaccini
obbligatori, contrariamente a quanto ritenuto dalla stragrande
maggioranza dei genitori di bambini in età pediatrica, sono solamente
quattro, cioè: 1- antidifterite, 2- antitetanica, 3 – antipoliomelite, 4
– antiepatite virale B. A stabilirlo è il D.M. 7 aprile 1999, che
individua anche i vaccini “non obbligatori”
[l’antimorbillo-parotite-rosolia (MPR) – la vaccinazione contro le
infezioni invasive da Haemophilus influenzae b; altri vaccini non
obbligatori spesso iniettati ai bimbi in età pediatrica sono
l’antimeningococcica, l’antiparotite, l’antirosolia, etc…]
Tuttavia
nelle ASL – denuncia il Codacons – anziché informare correttamente i
genitori in merito alla disciplina legislativa sui vaccini obbligatori
per legge e quindi effettuare solamente i quattro vaccini obbligatori ai
bambini in età pediatrica, viene fornito ed iniettato ai piccoli un
nuovo vaccino esavalente che contiene anche due vaccini facoltativi
ossia Pertosse ed infezioni da Haemophilus influenzale di tipo b.
Non
sono disponibili in unica soluzione solamente i quattro vaccini
obbligatori! Ciò appare gravissimo soprattutto perché sembra che la
somministrazione polivalente dei vaccini [siano essi in unica
formulazione o somministrati l’uno dopo l’altro in un’unica seduta
vaccinale], come ovviamente accade a maggior ragione con la
somministrazione dell’esavalente, può comportare danni da sovraccarico e
choc del sistema immunitario. Sul fronte economico, la procedura
comporta un evidente spreco di soldi pubblici a carico del SSN, che deve
acquistare e somministrare 6 vaccini anziché i 4 previsti dalla legge.
La maggiore spesa a carico della
collettività è pari a 114 milioni di euro all’anno. Il Codacons, che ha
illustrato la questione alla Corte dei Conti, ha già inviato un esposto
alla magistratura contabile, al Ministero della Salute e alla Procura
della Repubblica di Roma, denunciando i fatti alla luce del possibili
reati di truffa e abuso d’ufficio, e chiedendo di accertare il
comportamento dell’AIFA Agenzia Italiana del Farmaco, essendo l’ente che
autorizza nel paese la commercializzazione dei vaccini esavalenti oggi
utilizzati nelle ASL Italiane.
Punto di vista - Maggiore è la spesa
farmaceutica dei vaccini e più grande è il guadagno di Big Pharma. E’
ovvio che si aumenti il numero dei vaccini pediatrici (e non solo, come
rivelatoci dalla pandemia bufala H1N1, dal nuovo focolaio di aviaria in
Messico oppure addirittura dal prossimo vaccino antiobesità). Se le
multinazionali farmaceutiche non ricercassero esclusivamente il profitto
economico, avrebbero commercializzato anche i soli vaccini obbligatori
(difterite, tetano, poliomielite, epatite virale B) in modo che i
genitori che vogliono eseguire questi 4 vaccini avrebbero un’alternativa
all’esavalente.
La vaccinazione dovrebbe essere una
scelta, da valutare caso per caso, considerando esclusivamente il
rapporto rischio-beneficio dopo aver ricevuto un’informazione corretta
dalle autorità sanitarie. Invece i genitori sono presi alla sprovvista, a
volte pressati e minacciati psicologicamente, accettano passivamente
questo bombardamento al sistema immunitario del proprio figlio o della
propria figlia e quel che è peggio non ricevono alcuna informazione
riguardante la prevenzione dai danni vaccinali, colpevolmente
minimizzati e sottaciuti come stabilito dall’articolo 7 della Legge 210
dell’anno 1992. Quante altre generazioni di bambini perderanno la salute
per un cinico business?
di Gianni Lannes
Aluminum Vaccine Adjuvants Are they Safe
Do aluminum vaccine adjuvants contribute to the rising
Mercury in vaccines from the Australian childhood immunization
Safety of aluminium from dietary intake[1] – Scientific
Opinion of the Panel on Food Additives, Flavourings, Processing Aids and
Food Contact Materials (AFC)
EFSA: Safety of aluminium from dietary intake
EMEA: CHMP Position Paper on Thiomersal Implementation of the Warning Statement Relating to Sensitisation
INFANRIX hexa
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