sabato 8 marzo 2014

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TERRA "REAL TIME"


Domande ad un farmacologo e tossicologo sull’Omeopatia


Dottor Roberto Gava, specializzato in cardiologia, farmacologia clinica e tossicologia medica 
Tratto dal libro “Approccio metodologico all’Omeopatia

D: Molti sostengono che i rimedi omeopatici sono paragonabili all'acqua fresca e che pertanto agiscono solo come un placebo. 

R: Quando scoprii l'esistenza dell'Omeopatia, la mia prima preoccupazione fu quella di dimostrare a me stesso che non fosse un inganno. La provai allora su di me, poi su dei bambini piccoli e infine su degli animali. Con queste due ultime prove volevo escludere ogni effetto placebo: il neonato e l'animale, infatti, non sanno se stanno assumendo una medicina o una caramella o un cibo qualsiasi. La sperimentazione su me stesso, comunque, fu quella che mi colpì di più. La prima dose omeopatica che assunsi fu Tubercolinum 20Och

Ricordo ancora quella bella giornata d'agosto in cui il mio normalissimo stato di benessere fu totalmente sconvolto nel giro di poche ore: mi venne una febbricola molto fastidiosa con un'astenia così intensa che restai 3 giorni passando dal letto ad uno sdraio, quasi privo della capacità e della voglia di compiere una qualsiasi azione (mi conosco sufficientemente bene per sapere quanto sia difficile tenermi fermo sia fisicamente che mentalmente addirittura per 3 giorni!).
Sorriso di donna