domenica 27 settembre 2015

Lo Yoga per i cristiani 

intervista a P. Dechanet, monaco benedettino e cultore di Yoga

Lo Yoga per i cristiani

Lo Yoga per i cristiani
Ormai la stampa le attribuisce il titolo di «yoghi dell’Occidente»; vorrebbe spiegarci come si è interessato allo yoga?


Non mi sono interessato allo yoga; l’ho incontrato casualmente sulla mia strada. Posso dire che quando ne sono venuto a conoscenza attraverso la Lettura di un articolo, già lo praticavo a mio modo. Sono stato malato fino all’età di quarant’anni, quando un medico ha scoperto la causa della mia malattia e mi ha ridonato la salute

Soffrivo di una gravedepressione intellettuale e fisica, che paralizzava ogni mia attività. La salute mi ha fatto sentire il bisogno di liberarmi attraverso l’azione e il movimento. Una ginnastica dura e difficile (posso dire di aver praticato tutti i tipi alla moda) mi ha aiutato a guarire.

Amen & Om

Un padre barnabita scopre nella disciplina indiana un canale di incontro con Dio. Yoga Journal lo ha intervistato
di Gordana Stojanovic

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Chi ha detto che preghiera cristiana e yoga non abbiano alcun punto in comune? Per Padre Antonio Gentili, uno dei nove Frati Barnabiti che vivono nella “Casa per Ritiri Spirituali” di Eupilio, in provincia di Como, ne hanno, e parecchi. Per lui, asana e meditazione sono due preziosi strumenti per avvicinarsi a Dio. Ci ha spiegato perché.

Padre Gentili, lei appartiene all’ordine dei Barnabiti e pratica yoga e meditazione, cosa assai strana per un frate cristiano. Qual è stato il percorso che l’ha portata a questa scelta? 

«A partire dagli anni Sessanta, in ambito cattolico hanno cominciato a diffondersi le tecniche meditative dell’Asia, in particolare dello Zazen. L’orientalista tedesco, Karlfried Von Dürckheim ebbe l’occasione di soggiornare in Giappone dove conobbe tale metodo. Tornato in Germania ne parlò con il catecheta K lemens Tilmann, che cominciò a praticare e scrisse diversi libri. “Guida alla Meditazione” (Ed. Queriniana, pp. 432,  16,53), per esempio, è un vero e proprio decalogo che insegna a noi occidentali come meditare». E cosa dice a riguardo? «Il metodo proposto da Tilmann è quello dello Zazen impostato sul respiro nelle sue quattro fasi. Le prime due si focalizzano sull’espiro che prevede una durata prolungata, la fase intermedia vede la ritenzione a polmoni vuoti, infine, segue l’inspiro. Le parole che si legano ai diversi stadi sono: abbandonare, discendere, unirsi, rinnovarsi; trasformate da ll’autore in “via da me, verso di Te, tutto in Te, rinnovato da Te” dove questo “Te” si riferisce a Dio. Contemporaneamente ai testi di Tilmann, il monaco trappista statunitense Thomas Merton scrisse diversi volumi sulle grandi tradizioni mistiche e meditative dell’Oriente. La ricerca di Merton mi ha molto incuriosito. Per quanto riguarda lo yoga, ho iniziato a praticare quando sono arrivato a Eupilio seguendo una brava insegnante. Successivamente mi sono trasferito per 6 anni a Roma e ho continuato con una suora, anch’essa insegnante yoga, nell’Oratorio di San Paolo (di fronte a San Paolo Fuori le Mura)».



Dolores Foglietta


LIFE COACH  IN-RELATION


Corsi e sedute individuali anche on-line per crescere emotivamente e rendere la vita più ricca di benessere e di scelte consapevoli 




 http://www.doloresfoglietta.it/

Se potessi raccontarmi in una forma più libera direi di me stessa che sono: