martedì 27 novembre 2012


III aggiornamento secessione USA

27 NOVEMBRE 2012
La raccolta firme per la secessione USA, dopo aver rotto il muro di silenzio delle agenzie di stampa una volta raggiunto il quorum per essere inserita nel sito della Casa Bianca e meritare una risposta ufficiale, promette ora di diventare un fenomeno di dimensioni davvero preoccupanti per l’amministrazione USA.

Rappresenta infatti la più radicale e pacifica presa di posizione della popolazione rispetto ad un sistema che si è allontanato del tutto da ciò che stava scritto nella Costituzione originaria degli Stati Uniti d’America.
Assieme alla cosiddetta Dichiarazione di Indipendenza 2012, clamorosa iniziativa complementare con cui ogni singolo individuo toglie il proprio assenso al sistema che lo governa e si chiama giuridicamente fuori dichiarando la propria indipendenza e creando i presupposti per una forma di governo interamente nuova e diversa dall’attuale – il testo originale lo potete scaricare a questo link e la traduzione a questo link – una volta che altri stati, oltre al Texas che guida la volata dovessero raggiungere come appare quesi certo il quorum per comparire anch’essi sul sito della Casa Bianca, innescherebbero una reazione a catena dagli esiti imprevedibili.
Jervé - Iconicon.it
Ma vediamo le cifre:
Traendo i dati dal sito ufficiale delle Casa Bianca, vi presentiamo l’elenco completo delle adesioni aggiornato al 26 novembre 2012 (N.B. Nei paesi membri in cui è stata avviata più di una petizione, troverete più cifre riportate sulla stessa riga).
  1. Alabama 30.243
  2. Alaska 7.153 + 7.994
  3. Arizona 23.469
  4. Arkansas 23.119
  5. California 14.959 + 2.326 + 2.026
  6. Colorado 22.267
  7. Connecticut 3.791
  8. Delaware 7.671
  9. Florida 34.747
  10. Georgia 32.028 + 12.385 + 8.274
  11. Hawaii 4.137
  12. Idaho 6.347
  13. Illinois 5.363 + 5.280
  14. Indiana 21.553
  15. Iowa 5.121
  16. Kansas 8.668
  17. Kentucky 19.033
  18. Louisiana 35.133
  19. Maine 4.255
  20. Maryland 4.054
  21. Massachusetts 4.162
  22. Michigan 19.682
  23. Minnesota 5.653
  24. Mississippi 18.565
  25. Missouri 20.224 + 13.784
  26. Montana 13.536
  27. Nebraska 7.266
  28. Nevada 10.528
  29. New Hampshire 5.556
  30. New Jersey 14.284
  31. New Mexico 5.137
  32. New York 15.136 + 8.429
  33. North Carolina 30.372
  34. North Dakota 11.576
  35. Ohio 11.833 + 8.546 + 4.642
  36. Oklahoma 16.806 + 18.106 + 9.526
  37. Oregon 14.807
  38. Pennsylvania 13.720 + 9.045
  39. Rhode Island 4.747
  40. South Carolina 24.322 + 15.215
  41. South Dakota 14.295 + 6.588
  42. Tennessee 31.040
  43. Texas 117.279
  44. Utah 8.287 + 6.800
  45. Vermont 2.516
  46. Virginia 5.019 + 8.875
  47. Washington 4.439 + 3.832
  48. West Virginia 7.917
  49. Wisconsin 7.220
  50. Wyoming 9.190
Il Texas è lo stato che ha raccolto di gran lunga il maggior numero di firme, per un totale di circa 117 mila. Ricordiamo che il quorum da raggiungere affinchè l’iniziativa possa essere presa legalmente in considerazione è di 25 mila firme raggiunte in un mese. Oltre al Texas, si è già raggiunto il quorum in metà del tempo richiesto negli stati di Alabama, Florida, Georgia, Louisiana, North Carolina, Tenessee; sono ad un passo dal quorum (e presumibilmente lo raggiungeranno) gli stati di Arizona, Arkansas, Colorado, Indiana, Kentucky, Michigan, Mississippi, Missouri e South Carolina.
Si profila per la Casa Bianca una bella gatta da pelare, dovendo rispondere ad un così grande numero di cittadini americani (le firme totali stanno per abbattere il muro del milione, sono per l’esattezza 939.898) che hanno manifestato l’espressa volontà di recuperare la sovranità nazionale.

   

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