lunedì 7 ottobre 2013

 “VIA LE MANI” 
Domenica 13 ottobre, ore 9:00 - una regata contro il femminicidio 
 Ponte Sant’Angelo, Roma

 Un otto azzurro contro la violenza di genere
ROMA, 04 ottobre 2013 - Ci saranno anche loro il 13 ottobre sul Tevere per testimoniare la scelta di civiltà che il mondo remiero sta portando avanti contro il femminicidio. Saranno in acqua con la forza fisica e morale che le atlete del loro rango possiedono. Una scelta non casuale nata dalla consapevolezza di essere donne in un periodo dove la dignità femminile sembra non esistere, schiacciata da una violenza aberrante che ha le sue radici nella negazione dei valori della persona.

Questa scelta nasce innanzitutto dall'interesse che ha suscitato in me l'organizzazione di una gara che abbia uno scopo così "nobile"- afferma Giada Colombo -; per questa ragione ho deciso di coinvolgere le mie colleghe della Nazionale, perché credo nell'importanza di manifestazioni che sensibilizzino l'opinione pubblica su tematiche e problemi, come la violenza sulle donne, che purtroppo ammorbano la nostra società e perché ritengo che far scendere in acqua ragazze che rappresentano il nostro Paese nel mondo sia un segnale importante. La "nazionale rosa" c'è e vuol far sentire la propria voce a favore delle donne. Le ragazze che hanno aderito alla proposta (che peraltro ha suscitato molto interesse in tutte coloro che ho contattato, pur non essendo loro possibile partecipare) sono: oltre a me, Alessandra Patelli, Sara Magnaghi, Sara Bertolasi, Elena Coletti, Giulia Pollini, Gaia Palma, Sabrina Noseda, Greta Masserano”. 


Parole forti  che provengono direttamente dal suo cuore di campionessa del remo. Tutti conosciamo il valore agonistico delle ragazze che scenderanno in acqua sotto Castel S.Angelo, ma la testimonianza che offriranno non appartiene semplicemente alla categoria delle buone azioni, va ben oltre. Essa esprime innanzitutto condivisione e senso di appartenenza. Non avevamo dubbi che il canottaggio rosa rispondesse alla grande, anche perché ci giungono adesioni da ogni parte: saranno in molte a battersi in una regata breve nel percorso, ma grande nel significato.

Gli equipaggi si confronteranno con lo spirito sportivo che contraddistingue il nostro sport, ma porteranno con se il messaggio dell’ex Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan che è contenuto nella locandina della manifestazione: “I diritti delle donne sono una responsabilità di tutto il genere umano, lottare contro ogni violenza nei confronti delle donne è un obbligo dell’umanità; il rafforzamento del potere di azione delle donne significa il progresso di tutta l’umanità”. Grazie Giada, Alessandra, Sara, Elena, Giulia, Gaia, Sabrina, Greta! Vi abbiamo applaudito vittoriose sui campi di regata, vi applaudiamo ora per il vostro fondamentale contributo.



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