venerdì 13 giugno 2014

auto
Una mossa senza precedenti nella storia dell’industria automobilistica, apertura dei brevetti.
     
Revenge of the Electric Car
     Elon Musk:” Liberiamo il cammino per la creazione.
Rendiamo pubblica la nostra tecnologia, perché tutti possano portare il loro contributo all’auto di nuova generazione.”



Svolta della Tesla Motors, il cui amministratore delegato Elon Musk è una delle figure più eccentriche e poliedriche del panorama tecnologico: la casa automobilistica ha deciso di rendere i suoi brevetti sulle vetture elettriche aperti anche alla concorrenza stravolgendo così un sistema che per decenni ha portato, ad esempio, Apple e Samsung e tante altre aziende tecnologiche e non a darsi battaglia nei tribunali. “Tesla Motors è stata creata per accelerare l’avvento del trasporto sostenibile. Se liberiamo il cammino per la creazione di validi veicoli elettrici, ma poi posiamo le mine della proprietà intellettuale alle nostre spalle per bloccare gli altri, noi agiamo in modo contrario rispetto all’obiettivo”, spiega Musk. Quarantadue anni, americano di origine sudafricana, Elon Musk è senza dubbio uno degli imprenditori più straordinari del nostro tempo: ha co-fondato la società di pagamenti online PayPal, ma tra le sue imprese c’è anche Space X, l’azienda che si occupa di turismo spaziale, e il progetto per un rivoluzionario mezzo di trasporto, l’Hyperloop, che dovrebbe collegare, viaggiando a quasi mille chilometri l’ora, San Francisco a Los Angeles in 35 minuti.


Mai più brevetti registrati, in nome di un “avanzamento della tecnologia dei veicoli elettrici”. L’ha dichiarato l’amministratore delegato di Tesla, il visionario magnate Elon Musk, diffondendo sulla Rete un meme. Come ha ribadito nel post pubblicato sul blog di Tesla intitolato “All Our Patent Are Belong To You”, Musk ha deciso di rendere open source la tecnologia Tesla, per evitare che “le mine della proprietà intellettuale” impediscano ad altri competitor di sviluppare modelli di automobili elettrici. Un sacrificio per il bene comune?
In realtà, la questione è un po’ più sottile: sarebbe meglio parlare di un open source “selettivo”. Infatti per il momento Tesla si è impegnata a non muovere causa solo contro le aziende che utilizzano la sua tecnologia “in buona fede”. Ma si tratta di un criterio un po’ fumoso e vago per capire le reali intenzioni della compagnia californiana.
In ogni caso, Musk sembra dare poco conto all’istituzione del brevetto, considerandolo una “relativa debolezza delle aziende”, incapaci di innovarsi: “La gente sopravvaluta il ruolo dei brevetti come fattori di competizione”, ha affermato: “Io non li vedo come un qualcosa di così fondamentale. Danno solo un po’ di aiuto in più”.
La speranza dell’amministratore delegato di Tesla pare quindi quella di incentivare, soprattutto nel lungo periodo, la produzione e il mercato delle auto elettriche, con l’ambizione (e la sicurezza) di rimanere i leader indiscussi del settore.
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http://www.ansa.it/motori/notizie/rubriche/mobilita/2014/06/13/svolta-tesla-brevetti-auto-elettriche-saranno-open-source_25646151-f3d6-44d7-be75-9df5844b5d1b.html?idPhoto=1
http://www.wired.it/gadget/motori/2014/06/13/tesla-motors-diventa-open-source/
http://risvegliodiunadea.altervista.org/?p=10690

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