mercoledì 16 luglio 2014

La Presunzione di "sentirsi" Spirituali



Il volo di Icaro

Sebirblu, 16 luglio 2014

Osservavo in rete giorni fa, con gli occhi dello Spirito, quanto l'uomo si lasci abbindolare dal suo orgoglio e dalla "superbia mentis" fino al punto di sostenere come "chiaro" ciò che è scuro e condurre così, inesorabilmente, altri alla più totale confusione per una manciata di interessati apprezzamenti.

A simili persone non si può dire nulla, perché sono talmente convinte di quello che asseriscono da presumere in ogni momento, solo per la ricca e forbita esposizione delle parole, di essere sempre dalla parte della ragione.

In molti sanno, ma soprattutto coloro che seriamente hanno dedicato la loro vita al prossimo, che il potente ego personale non vuole demordere e cerca in tutti i modi di mantenere il suo predominio incontrastato.

Sulla presunzione di "sentirsi " spirituali ci sarebbe molto da dire ma, qui, io voglio soltanto mettere in guardia coloro che, con l'animo puro, cercano sinceramente delle risposte plausibili che li possano aiutare DAVVERO a risvegliarsi dal lungo sonno millenario.

Come ho precisato nel mio profilo, non è tutto oro quello che luccica, e se poi quest'oro appare in tutta la sua evidenza falso e addirittura "strisciante e subdolo" con il preciso intento di ingannare, allora è il caso di stare proprio molto attenti!



La gazza ladra...  non è tutto oro quello che luccica...

Ho già trattato dell'uso della parola, QUI, sia enunciata che scritta e ribadisco che, essendo per me il Cristo l'Unità di Misura esemplare, e non quello delle varie "canalizzazioni" più o meno logorroiche tanto sbandierate sul web e presentato con i nomi più diversi, mi attengo a ciò che Egli ha detto come corrispondente a Verità in Mt. 5, 37:

"Sia il vostro parlare: «Sì» [se è] sì; «No» [se è] no, poiché tutto il resto viene dal maligno".

E a proposito di Gesù ecco quello che Monique Mathieu ha ricevuto su questo tema:

Il Mentale pone dei freni considerevoli all'evoluzione

Voi ci invitate a compiere qualche sforzo ed io penso che quando parlate così non vi riferiate alle difficoltà, alle lotte o alla durezza. Ho la sensazione che si tratti di qualcosa di molto più lineare. Paradossalmente, il maggior impegno da assumersi non è di ritrovare una certa semplicità nella nostra esistenza?

"Vi rispondiamo che ciò è molto giusto, perché gli esseri umani si cimentano a fondo per apprendere delle cose totalmente inutili, sforzi che non portano a nulla! Il termine, però, non è proprio corretto perché noi vi domandiamo soprattutto di lasciare la presa, di staccarvi.

Fintanto che tutto passerà dalla vostra mente, le cose risulteranno più difficili. Infatti, la vita è così semplice! Gli uomini adorano complicarsela sempre più, poiché hanno l'impressione che più intricata è, maggiormente si evolvano.

Più il mentale e la ragione funzionano, più sono convinti di essere intellettuali, mentre il vero intendimento, quello del cuore, non consiste affatto in questo! Potreste non aver imparato nulla dai vostri libri e possedere un'intelligenza superiore.


Tomasz Alen Kopera

Quando vi chiediamo di aumentare l'impegno, ci riferiamo alla vostra necessità di alleggerirvi di tutto ciò che avete appreso e che non vi serve, e assimilare tutto quello che può accrescervi.

Quali sono gli elementi che vi accrescono? La semplicità, l'integrazione dell'Amore, la gioia, la pace, i quali vi appaiono tanto difficili perché li rimestate di continuo nella vostra testa.

Non potete assolutamente più abbandonarvi ad un simile rimescolio. Così, voi rendete ardua di continuo la vostra stessa evoluzione perché "il signor ego" è presente e non vuole rinunciare.

Vi comportate in un certo modo, e preferite, consapevolmente o no, alimentare il vostro vecchio sistema contorto ed assurdo piuttosto che aprirvi solo alla vita.

Il Maestro Gesù disse: "Se non mutate e divenite come i fanciulli, non entrerete nel Regno dei Cieli" (Mt. 18, 2).

Questo non vuol dire ritornare all'infanzia, ma significa: siate umili, semplici non appesantite la vita, AMATE, è più che sufficiente! Cercate di coltivare, per quanto è possibile, delle relazioni pure e sincere con coloro che vi circondano.

Poco a poco gli Esseri comprenderanno che non serve a nulla rendere più gravosa l'esistenza, perché mentre vorranno gestirla, essa sfuggirà loro.

Dal momento in cui abbandoneranno questo atteggiamento e si faranno trasportare dalla corrente vitale, ogni cosa diventerà assai facile, tranquilla, ed essi troveranno la pace, la saggezza e la felicità.

Quando il mentale lavora troppo vela la coscienza e frena considerevolmente l'evoluzione.

Dunque apprendete a farlo tacere. Non dimenticate che genera paure, angosce ed un cumulo di energie a bassa frequenza. Imparate a bloccarlo perché vi impedisce il passo, e lasciatevi condurre dal flusso della Luce che vi trasformerà."


Giorgio Vaselli

Anche l'Entele Maestro nei suoi altissimi ammaestramenti ultrafànici precisa:

"Le conquiste della mente sono acquisizioni vane che non portano alcun beneficio al moto evolutivo sostanziale.

Il possesso di valori, di qualsiasi valore non modifica affatto il livello di crescita animico che progredisce invece con le qualità sostanziali rinuncianti totalmente alla materialità della vita. Sono soltanto queste che portano verso la Vetta originaria, verso la Realtà.

È giunto il tempo in cui l'Umanità deve schiudere lo sguardo e valutare la sua presenza sulla Terra in rapporto al passato e al futuro considerando gli errori commessi nell'arco della vita, percependo la necessità di riconquistare il tempo perduto nel brevissimo, fulmineo avvenire."

Un'altra conferma viene dalle comunicazioni ricevute da Eileen Caddy in "Findhorn, il sentiero interiore":

"L'orgoglio intellettuale è un impedimento lungo il cammino dello Spirito ed è un reale ostacolo affinché la Verità si manifesti.

Non è l'intelletto (la ratio del mentale inferiore, ndr) ciò di cui avete bisogno, ma l'ispirazione e l'intuizione. L'intelletto viene dall'esterno, mentre l'ispirazione e l'intuizione vengono dall'interno e non possono essere influenzate da nulla di estraneo.

Lasciate che il vostro apprendimento venga dall'interno; attingete da tutto ciò che avete dentro di voi. Sarete stupiti da quanto vi troverete: è qualcosa che non ha limiti perché proviene da Me ed Io sono senza limiti e tutto ciò che proviene da Me è illimitato ed eterno."


Daniel B. Holeman 

Per maggiore Conoscenza debbo precisare che:

L'Istinto viene dal corpo fisico.

L'Impulso viene dal corpo eterico-astrale o emozionale.

L'Ispirazione viene dal corpo mentale inferiore come da quello superiore, dunque bisogna riconoscerne la provenienza per non esserne ingannati.

L'Intuizione viene dal corpo causale influenzato dallo Spirito o Scintilla Divina. Essa trascende la Ragione che risiede nel mentale inferiore e quindi il suo prodotto è sempre limpido e sicuro. L'Intuizione SA.

E per concludere l'argomento sull'orgoglio spirituale vi porgo, cari Lettori, un estratto di una profonda riflessione scritta da Louis-Marie Grignion de Monfort:

«La "saggezza" del mondo è in perfetta conformità con le sue stesse regole e il suo modo di vivere; è un'incessante tendenza verso la grandezza e la stima; una continua ricerca del proprio piacere ed interesse, non in modo grossolano e brutale ma sottile e ingannatore.

La condotta di un uomo di questo tipo è fondata sul punto d'onore, sul "che ne dirà la gente". Egli possiede delle particolari virtù che lo canonizzano agli occhi del mondo: la maestria, l'astuzia, il saper fare, la cortesia, la piacevolezza. Ritiene gravi mancanze l'insensibilità, l'ignoranza, la rusticità, l'eccessiva devozione.

Mai il mondo è stato talmente corrotto come ora, perché non è mai stato così scaltro, così "saggio", così diplomatico. Esso si serve con furbizia della verità per ispirare la menzogna, della virtù per autorizzare l'errore, e degli stessi principi di Cristo per giustificare i propri, sì che i più progrediti nello Spirito ne sono spesso influenzati.

Una tale "saggezza" diabolica si basa sull'amore della considerazione, dei consensi altrui. È a questo che aspirano gli individui che intimamente si compiacciono degli onori per assurgere e mettersi in mostra onde essere stimati, lodati e applauditi dagli uomini.

Essi non possono sopportare di essere misconosciuti e criticati, così nascondono i propri difetti e ostentano ciò che di buono posseggono.»

Spero profondamente che questo mio lavoro possa risultare utile a tutti coloro che, animati da una spinta sincera, si sono incamminati per il Sentiero ripido e difficoltoso che porta però sicuramente alla Vetta e non ad una chimerica illusione di conquistata spiritualità a buon mercato.

Relazione, traduzione e cura di:

Fonte del messaggio di Monique Mathieu:

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