sabato 23 agosto 2014

Fulmini e free energy.

 
Ben Boux

Fulmini, tipi e descrizione.

Il tempo di quest' anno, l' estate del 2014, è veramente insolito, non solo da noi, ma in tutto il mondo. Ho notato che durante alcuni temporali notturni, in primavera, la frequenza dei fulmini era così elevata che non si sentivano, non si distinguevano, i fulmini singolarmente, ma si sentiva un incessante rumore come di una cascata. Gli anni passati, invece, si sentiva una serie di scoppi intervallati. Questo mi ha suggerito di fare una ricerca sul fenomeno fulmini e di presentare il risultato nell' ambito della ricerca sulla "free energy".

Si parla molto di energie alternative, ma per ora non ci sono reali nuove applicazioni, quelle che vengono usate oggi, seppur con dei vantaggi per l' eco sistema, non sono ancora quelle che permettono il completo rinnovamento del comparto energetico. I motivi sono diversi, da una parte c' è la strenua difesa della oligarchia per la sua posizione dominante di controllo dei combustibili, che ha provocato molti "incidenti" agli studiosi delle fonti alternative. Dall' altra, non esisteva ancora una sufficiente teoria per dare una base, una spiegazione ad alcuni fenomeni che sono stati scoperti.

Di seguito elenco alcune applicazioni già conosciute, meritevoli di sviluppo:

A) A cominciare con Tesla, poi seguito da Moray, con i bulbi a vapore di mercurio che se opportunamente eccitati, sono in grado di fornire energia elettrica, secondo il principio della rottura di dielettrico mediante risonanza. ( Materiali trafugati dal laboratorio di Moray da sconosciuti ).
B) La fusione fredda, che risulta dallo stesso fenomeno, ma con gli atomi resi accessibili dall' idrolisi.
C) Il sistema CAT che sfrutta la perdita resistiva, tramutata in calore, del magnetismo creato dal vortex.
D) I sistemi a scomposizione dell' acqua e successiva combustione, che sfruttano l' apporto energetico di elementi come Ni, Pd, Pt. ecc. ( catalizzatori ). Vi sono varie realizzazioni, ma non sono state realmente prodotte per il presunto esaurimento del catalizzatore.
E) Gli esperimenti di Bedini ( e altri ) che, con certi particolari accumulatori al piombo messi in risonanza, producono energia. Di certo per l' effetto catalizzatore di cui sopra a causa dei residui di Pt nel Pb.
F) Il MEG che si basa sulla modulazione del flusso magnetico in un cristallo di ferro non simmetrico, ma non lo hanno capito. La teoria alla base di questo esperimento è totalmente errata, benché i risultati fossero autentici.
G) Il QEG, forse il più promettente, basato sull' effetto Vortex e sull' anomalia di Lorentz ( riluttanza magnetica ).
H) I sistemi a plasma, come quelli presentati dalla Fondazione Keshe e quello su cui si basava il motore a plasma di neon, i cui prototipi sono stati distrutti dall' FBI.
I) I sistemi basati sul Vortex e il ribaltamento di campo magnetico, come il Romag, che è stato l' ispiratore di generatori realmente funzionanti, ma distrutti dai soliti dark.
L) Sistemi a Vortex, di cui abbiamo descrizioni come generatori di grandissima potenza, usati nell' ultima guerra dai Tedeschi. Anche altri hanno sviluppato sistemi secondo questo fenomeno. Questo fenomeno è anche alla base del generatore mono polare con cui molti hanno cercato di ricavare energia elettrica, non riuscendo.

Ora, di seguito fornirò una serie di osservazioni e alcune considerazioni, che sono anche una parte delle spiegazioni dei fenomeni sopra riportati, ( Il resto delle considerazioni al riguardo sono descritte in altri miei articoli ).

L' obiettivo di questo lavoro è di presentare una spiegazione molto più attendibile di quelle attuali della realtà dei fulmini ed di indicare una possibile fonte di energia praticamente illimitata, che potrebbe sostituire tutte le centrali elettriche ed atomiche nel mondo. Questa classe di generatori, a fusione dell' atomo, non provoca scorie e radiazioni nocive e non ha costi di combustibile, in quanto il componente che viene usato è esclusivamente la comune acqua. Non per essere scomposta in H e O, per poi  bruciare i gas, ma proprio per ricavare l' energia contenuta negli atomi, con un passaggio diretto energia - corrente elettrica.

Per cominciare: cosa dicono gli scienziati sui fulmini?

Wikipedia: "Il fulmine (chiamato anche saetta o folgore) è una scarica elettrica di grandi dimensioni che avviene nell' atmosfera e che si instaura fra due corpi con una elevata differenza di potenziale elettrico."

Bene, chiariamo subito che questa definizione non è stata ricavata dall' osservazione dei fulmini, ma è stata coniata per via della similitudine con le scariche elettriche ottenute in laboratorio, dapprima mediante il rocchetto di Tesla, poi con apparati più sofisticati, ma attraverso lo stesso principio.

Una scarica elettrica in aria si instaura quando, per esempio, tra gli elettrodi c' è una differenza di potenziale di circa 3 kv ( in aria secca ) e distano circa 1 millimetro, in seguito chiarirò cosa e come avviene veramente la scarica. Ora, vi sono fulmini anche di un centinaio di chilometri, quanto immensa deve essere la differenza di potenziale tra gli estremi della scarica, quando questi fulmini avvengono tra nuvola e nuvola? Milioni, miliardi di volt, e come si sono prodotti ? Non esiste spiegazione.

Wikipedia: "I fulmini più facilmente osservabili sono quelli fra una nuvola e il suolo, ma sono comuni anche scariche fra due nuvole o all'interno di una stessa nuvola. Inoltre qualsiasi oggetto sospeso nell'atmosfera può innescare un fulmine; si sono osservati infatti fulmini tra una nuvola e un aeroplano, e tra un aeroplano e il suolo."


Notevoli osservazioni? Ma vengono trascurate molte altre occorrenze dei fulmini. E il fatto che gli aeroplani raccolgano fulmini è noto a chiunque abbia viaggiato durante un temporale. Meno noto è invece che non tutti i fulmini che l' aereo raccoglie sono innocui, alcuni sono così dannosi che fanno precipitare l' aereo. Per fortuna pochi, ma cosa distingue gli altri da questi ultimi?

I fulmini avvengono anche nelle tempeste di sabbia, nelle eruzioni dei vulcani ed anche su Marte.

Wikipedia: "Esistono quattro diversi tipi di fulmini:
negativo discendente, la scarica pilota ha carica negativa e parte dall'alto.
positivo discendente, la scarica pilota ha carica positiva e parte dall'alto.
negativo ascendente, la scarica pilota ha carica negativa e parte dal basso.
positivo ascendente, la scarica pilota ha carica positiva e parte dal basso.

La velocità è variabile e dipende sia dalle condizioni di umidità che dalla differenza di potenziale della scarica, ma si muove tra i 40.000 e i 50.000 km/s."


Come fanno a stabilire queste affermazioni? Hanno forse misurato le differenze di potenziale? No questo è solo la conseguenza di una struttura di pensiero dominato dalla logica: deve essere così perché così li abbiamo visti. Senza minimamente considerare le più basilari misurazioni fatte sulle scariche elettriche.

Wikipedia: "Osservazioni compiute, a partire dagli anni novanta, mediante l' uso di telescopi spaziali (come, ad esempio Compton Gamma Ray Observatory, lanciato nel 1990), hanno rivelato l' inaspettata emissione di radiazione elettromagnetica a più alta energia, fin nello spettro dei raggi gamma: i cosiddetti Terrestrial Gamma Ray Flash (TGFs). Queste osservazioni hanno rivelato l' esistenza di un fenomeno inatteso e piuttosto inspiegabile, che pone serie sfide alla teoria dei fulmini, specialmente quando si sono scoperti i segni evidenti della produzione di antimateria nei fulmini."


Qui finalmente si comincia a dubitare delle troppo facili e semplicistiche spiegazioni, a parte le definizioni dei fenomeni riportati, indubbiamente si comincia a vedere che c' è qualcosa d' altro, e non solo una "scarica elettrica".

L' immagine qui sotto mostra il classico fenomeno dei fulmini durante un temporale, è piuttosto sintomatica perché si tratta di un temporale nel deserto, avvenimento molto raro. I fulmini vanno dalle nuvole verso il terreno, si notano varie cose: i percorsi sono ramificati, l' origine avviene a varie altezze, e all' origine sono più luminosi, e questo sarà molto più evidente in seguito.

Ora, perché una scarica elettrica decide di dividersi e seguire un altro percorso più lungo rispetto al troncone principale? Secondo la definizione la scarica avviene tra elettrodi con una differenza di potenziale elettrico. Vuol forse dire che il terreno possiede un gradiente di valore così diverso, centinaia di migliaia di volt, da un zona all' altra? Alcuni rami, poi si perdono nel nulla. Vuol dire che quella particolare zona del cielo ha un potenziale uguale a quello del terreno? Ma allora come può instaurarsi la scarica elettrica se i gradienti sono uguali o simili? E se il terreno possiede una tale differenza di gradiente tra una zona e l' altra perché: 1 ) non sfruttiamo questa fonte di energia, 2 ) come fa la distribuzione della corrente elettrica commerciale a non essere distrutta dalla enorme potenza della enorme differenza di potenziale tra zone diverse?

Chiaramente tutto ciò non è la realtà, quindi queste non sono scariche elettriche. I fulmini non sono enormi scintille, anche se somigliano a quelle che sono create in laboratorio.

Cosa è una scintilla? Come avviene? E perché? L' evidenza delle osservazioni ci dice che avviene una scintilla quando il gradiente di potenziale tra gli elettrodi supera un certo valore, cioè si forma la rottura del dielettrico, che è la capacità di isolare tra gli elettrodi, che può essere l' aria, o un materiale, nei condensatori o negli isolatori, per esempio.

Ora, un piccolo sforzo di immaginazione. Ormai a molti è familiare la parola byte, e che un insieme di byte rappresenta una memoria. Immaginiamo che 6 delle 8 parti del byte siano dei vettori dimensionali, nel senso matematico, ovvero che tre sono le tre dimensioni fisiche, uno l' energia, un altro il tempo e uno ancora la "vibrazione". Ancora, supponiamo che in questa nostra memoria gli N_byte ( i Nostri byte )possano muoversi, non abbiano posizioni fisse, se non grazie ad un intervento esterno.

Ora tutta la materia e tutte le forme di energia, onde, ecc, sono degli aspetti che vengono assunti da questi N_byte, a seconda dei valori applicati ai vari vettori.

Ebbene, l' energia elettrica è un insieme di questi N_byte dotati unicamente dell' attributo energia, che si muovono liberamente nello spazio, in cerca di un aggregato di altri N_byte che formano la materia, per scaricarsi in essa e azzerare quindi l' energia che trasportano. Nel loro movimento, quando incontrano la materia, agiscono in vari modi, principalmente: se la materia è un conduttore, questa li respinge e quindi questi N_byte di corrente elettrica rimbalzano da un atomo all' altro, creando un flusso di corrente. Ciò accade nei conduttori che trasportano l' energia elettrica da un posto ad un altro. Se questi stessi N_byte incontrano una materia isolante, gli atomi di questa li assorbono e li inglobano temporaneamente, questo è il funzionamento dei condensatori, che immagazzinano cariche elettriche, per poi rilasciarle quando vengono richieste.

Ma, data la dimensione e le caratteristiche proprie di questi atomi di materia, l' assorbimento di questi N_byte non è infinito, quindi se viene superato un certo valore, gli N_byte così di nuovo liberi, migrano verso altri atomi. E così avviene il passaggio della corrente elettrica attraverso gli isolanti, quando il dielettrico, cioè la capacità di assorbimento, viene saturato e superato. L' azione è spesso distruttiva poiché gli atomi che hanno subito il sovra dosaggio vengono influenzati ed a volte reagiscono liberando una parte della propria energia ( "free energy" dei cluster ) determinando la bruciatura del dielettrico.

L' aria si comporta come un dielettrico, e reagisce al sovra dosaggio di cariche, l' ossigeno in particolare crea una associazione di tre atomi, che noi chiamiamo ozono. ( A proposito, non è preoccupante il "buco" nello strato di ozono, come pensano gli scienziati, ma l' opposto, la presenza dell' ozono significa uno scompenso energetico dell' atmosfera, causato dalla contaminazione per l' indiscriminato uso di combustibili fossili. )

Le cariche elettriche, quindi, provenienti da una certa direzione, si fanno conglobare dagli atomi circostanti. Gli atomi stessi reagiscono modificando il proprio equilibrio interno e producono quindi una maggiore "pressione" nella direzione opposta, cioè esercitano una spinta. Questo stato è la effusione elettrostatica, che è simmetrica e permette ad una strato di materia carica elettricamente di generare una vibrazione meccanica, facendo sovrapporre alla carica una corrente alternata, o di creare una corrente alternata se viene applicata una vibrazione. Ecco il principio degli altoparlanti elettrostatici e dei microfoni ad electrete presenti in tutti i moderni telefoni.

L' effusione elettrostatica è una vera forza e permette ad un oggetto carico di elettricità di sollevarsi dal suolo, con una vera e propria antigravità. ( I giocattoli e i non giocattoli levitatori. )

Per ritornare alle scintille, non è la distanza tra gli elettrodi a stabilire le formazione della scintille, non direttamente. Un elettrodo, quello caricato di elettricità, incomincia ad effondere la corrente elettrica tutto intorno, prevalentemente nella direzione opposta all' immissione della carica elettrica. Quando gli N_byte carichi, di cui sopra, vanno oltre l' ultimo atomo che li possa accogliere, si forma l' inizio della scarica, che fornisce quindi un canale per il passaggio degli altri N_byte elettrici.

Questo avviene di solito nel punto più vicino, ma potrebbe anche avvenire in punti più lontani se per qualche ragione l' orientamento degli atomi è verso altre direzioni.
Quindi il rapporto tra distanza e gradiente elettrico non vale, se non in condizioni particolari. Si osserva infatti che la scarica del fulmine non è istantanea come il passaggio della corrente elettrica, ma gli N_byte elettrici si cercano un loro percorso, a prescindere dal gradiente e dalla quantità di carica, e questo richiede tempo.

Pertanto ci sono fulmini che vanno in basso, altri che si esauriscono senza andare a terra, altri che vanno verso l' alto. Altri che si esauriscono senza propagarsi. Non ci sono fulmini positivi e negativi, gli N_byte elettrici, le cariche, la corrente elettrica è sempre positiva, e diventa zero quando scarica la propria energia. Quello che cambia è la direzione, fisica.

Il colore dei fulmini dipende da come reagiscono gli atomi che accolgono gli N_byte di carica elettrica.

Ecco esempi di fulmini che vanno in alto o rimangono sospesi.

Fulmini nella stratosfera.

Fulmini verso l' alto.

Fulmini ripresi dalla stazione ISS.


Fulmine che si disperde senza il lampo.


Un' altra grande categoria di fulmini che sono poco considerati ed ancor meno studiati, sono i fulmini che avvengono non nei temporali. Questo fatto obbliga a rivedere i concetti sviluppati circa il meccanismo di creazione di fulmini nei temporali.

Tale meccanismo è certamente diverso in questi altri casi, ed è necessario trovare altre spiegazioni. Non solo, l' osservazione di questi altri tipi di fulmine mette in evidenza che i fulmini stessi sono composti di due parti.

A) Generatore.
B) Diffusore.

Se i fulmini fossero solo delle scariche elettriche, come i loro simili creati nei laboratori, non avrebbero due parti ben distinte, ma la scintilla partirebbe da un punto dello spazio e si esaurirebbe in un altro punto del tutto uguale a quello precedente.
Ma non è così, come si vede nelle fotografie seguenti.

Fulmini su un vulcano.


Altri fulmini su un vulcano



Ancora fulmini su un vulcano.



Particolare ingrandito.



Fulmini in una tempesta di sabbia.



Altri fulmini in una tempesta di sabbia.



Ancora fulmini in una tempesta di sabbia.



Ingrandimento di una parte.



Infine, fulmini su Marte.


Come si vede molto bene, si forma una boccia di fuoco e poi da essa parte il fulmine.
Quindi qualcosa produce una grossa energia sotto forma di calore e poi questa si converte in elettricità, per poi cercare il proprio percorso verso una zona a terra o in altro luogo per scaricarsi.

Se vogliamo chiarire, quindi, cosa e come si genera un fulmine, dobbiamo trovare una spiegazione molto più ampia e profonda, che coinvolge anche aspetti della fisica non ancora validamente considerati dalla scienza ufficiale.

Cosa hanno in comune questi ambienti atmosferici? Perché di atmosfera si tratta, cosa altro c' è nell' aria?

1) Gas prevalenti: ossigeno, vapor acqua, azoto, anidride carbonica, gas rari.
2) Minerali: polvere, sabbia, micro polveri piroclastiche.

Da notare che nell' atmosfera di Marte è prevalente l' anidride carbonica, ma è presente anche il vapore acqueo.

Quali elementi o combinazioni di elementi, sono responsabili della creazione dei fulmini, e quale è il meccanismo fisico che ne è alla base?

La teoria prevalente è che nei temporali lo sfregamento tra le particelle d' acqua sospese nell' aria, spinte dal vento, crei un carica elettrica che diventa poi il fulmine.

Perché ciò sia vero occorre che le particelle d' acqua abbiano un forte potere dielettrico, per accumulare una carica così enorme. Ma non è così: perché si formino gocce d' acqua dal vapore acqueo occorre un seme, un granello di sale o di polvere, che, se non altro, abbassa il potere dielettrico dell' acqua a valori pressoché nulli.

E che dire degli altri tipi di fulmini? L' acqua là se c' è, è vapore. Non si può nemmeno ipotizzare che sia la sabbia, magari silicea, ad accumulare l' elettricità, ma sotto forma di polvere? La dimensione della singola particolarità sarebbe così piccola che la carica sarebbe insignificante. Per non parlare dei vulcani, dove le polveri piroclastiche sono così calde da non consentire nessun accumulo eventuale di cariche elettriche.

Dobbiamo dire, però che solo alcune tempeste di sabbia ed eruzioni vulcaniche producono fulmini. Come non tutti i temporali. Ma possiamo ragionevolmente dire che mentre il vapore acqueo può essere presente nelle tempeste e nelle eruzioni, questo è certo presente nei temporali, e le condizioni atmosferiche che contribuiscono a creare i fulmini non sono per il momento chiare.

Tuttavia possiamo formulare, con ragionevole attendibilità, che sia proprio il vapor d' acqua ad essere la fonte dei fulmini.

Fulmini. Teoria sulla formazione.


Inoltre, e qui ci prepariamo al salto di qualità, è stato di recente scoperto che i fulmini emettono anche radiazioni elettromagnetiche di frequenza elevatissima come raggi gamma, oltre al normale spettro di emissioni, che disturba le trasmissioni radio, ed ancora, ciò che viene definito antimateria. Non si tratta certamente di antimateria, ma di un tipo di materia composta da atomi più piccoli dell' idrogeno che secondo la classificazione attuale non esisterebbero. E a cui perciò vengono attribuite le più fantasiose proprietà. Lo vedremo in seguito.

Si tratta in ogni caso di prodotti di alterazione dell' atomo, di reazione atomica, per le condizioni in cui certi elementi si vengono a trovare.

Quindi cosa esiste nell' atmosfera che sia in grado di generare una potenza così alta, sebbene per un tempo molto breve? La risposta non può che essere una, esistono gli atomi, dei gas, che sotto determinate condizioni liberano la loro energia interna. Non ci sono altre spiegazioni, ma questa spiegazione cozza contro i dogmi riconosciuti dalla scienza di oggi. Si tratta infatti di fusione atomica, che, nonostante tutti questi anni spesi nelle ricerche, con l' uso di imponenti risorse, la scienza non ha ancora ottenuto, se non a prezzo di immensa energia. Quindi completamente inutile ai fini pratici.


Ecco, ora è necessario ritornare all' uso dei nostri N_byte del nostro modello di memoria. ( Una delle caratteristiche dei nostri N_byte è di interagire solo tra famiglie, caratterizzate dal valore del vettore "vibrazione", all' interno di determinati valori di questo gli N_byte interagiscono tra loro, ma non con quelli caratterizzati da altri valori. )

Ho detto che questi nostri N_byte, a differenza dei loro simili che giacciono nei nostri computer, posso cambiare di posto, possono cioè muoversi. Se un certo gruppo di N_byte viene caricato con dei valori nei suoi vettori: dimensionali, energia, tempo, ma non vibrazione, questo gruppo cerca di espandersi, come avviene per la corrente elettrica, ma a differenza di quella, che non possiede vettori dimensionali, deve fare i conti con il resto degli N_byte che giacciono intorno.

Questi, essendo privi di energia, inerti, ma avendo una propria struttura dimensionale, impediscono agli altri di espandersi, e si forma allora un equilibrio tra la zona energetica e quella inerte. Questo è l' atomo. L' interno di questa struttura, che esternamente è quadrata, perché gli N_byte dello spazio inerte sono dotati dei vettori delle tre dimensioni fisiche, è invece tendenzialmente sferica in quanto l' energia cerca di espandersi in ogni direzione.

La dissimmetria che quindi si viene a formare provoca agli N_byte interni di formare un movimento, che è una risonanza, e il rapporto tra i valori di riferimento determina le proprietà fisico-chimiche dell' atomo stesso, mentre la velocità ed il percorso di questi N_byte provocano una radiazione nella zona di frequenze cui diamo il nome di calore. Vi sono anche altri valori di radiazioni, dovuti ad altre cause, quindi vi sono anche onde elettromagnetiche di varie frequenze.

Quando un atomo viene avvicinato da delle cariche elettriche, questi reagisce, come abbiamo detto più sopra, ed effettua una variazione della pressione tutto attorno, secondo la direzione della provenienza delle cariche. Si forma quindi una campo magnetico, o meglio elettrico, come risultante di questa azione. Il procedimento è simmetrico, se un atomo viene investito da un campo magnetico, reagisce generando una carica elettrica.

Ora, l' obiettivo di molta parte delle ricerche atomiche è quello di ottenere la fusione atomica. Gli scienziati sanno benissimo che l' atomo contiene energia, ma si fanno sviare dagli attuali dogmi, che prevedono la presenza nell' atomo di particelle con un ordinamento rigido e che la materia si trasformi in energia. Questo è falso, la materia è energia e le particelle non esistono. Ed ancora, la quantità di energia racchiusa nell' atomo non è rigidamente costante, si attenua normalmente nel tempo, il decadimento, che però vale per tutti gli atomi, non solo per gli isotopi o i transuranici. Sono diversi la durata di tempo e il concetto di stabilità, perché durante il lento decadimento naturale non si formano quei sottoprodotti definiti come radiazioni, raggi, ecc.

Se vogliamo aprire una noce per mangiarne il seme, la investiamo con un maglio, e così troviamo solo della poltiglia, o non è meglio inciderla lungo la linea di congiunzione dei gusci con una piccola lama, per separali ed avere il seme intatto, con uno sforzo minimo? Così è per l' atomo, se noi apriamo una fessura, e non lo bombardiamo con ogni genere di proiettili, esso si aprirà e l' energia interna fluirà sotto forma di campo elettromagnetico alla frequenza del calore verso l' esterno. Si tratta solo di trovare l' esatta leva, ma la possiamo trovare soltanto se sappiamo che l' atomo non è in nessun modo refrattario agli interventi esterni, come invece sostiene la scienza ufficiale.

Ora dobbiamo parlare di un altro fenomeno fisico ancora trascurato dalla scienza, sempre per la difficoltà di comprenderne l' azione, a causa della solita impossibilità di fare rientrare la spiegazione nei dogmi ufficiali.

Il vortice, o meglio il vortex. Vi sono in letteratura, e nelle biblioteche, esempi di sistemi che si basano su questo principio, a cominciare dai documenti degli scienziati tedeschi del recente passato. Si tratta di generatori di grande potenza che ricavano energia con un procedimento non tradizionale e che non usano la combustione né chimica né atomica.

Oggi questi non sono diffusi per la conoscenza del pubblico e si possono capire benissimo i motivi, una diffusione di tali dispositivi annullerebbe l' intero comparto dell' energia attuale, basato sui combustibili e sull' uranio, in mano alle potenti corporazioni del settore. Abbiamo tuttavia dei segnali che indicano che questa situazione stia volgendo al termine.

Perché parlo di questo? Perché la natura provoca nell' aria, durante i temporali o le altre manifestazioni viste sopra, proprio dei vortex. Sia enormi, i tornado, e non è qui la sede per parlare delle interessanti implicazioni al riguardo, e sia microscopici, quelli di cui ci occupiamo qui.

Cosa è e come agisce un vortex? Il vortex è il fenomeno che accade quando la materia si muove lungo una circonferenza, ovvero ha un moto circolare. Avviene in qualunque tipo di atomi sia composta la materia o il gas e la sua realtà richiede che siano riscritte tutte le leggi della fisica che contemplano il moto circolare, a cominciare, ad esempio, dalla forza centrifuga, ecc.

Riprendiamo il modello dei nostri N_byte. Supponiamo di far muovere un atomo lungo una direzione qualunque, ma lineare. Questo si trova a doversi fare spazio tra gli altri N_byte che lo circondano, e questo provoca pertanto una pressione in avanti lungo la direzione del movimento ed una depressione dietro, e valori intermedi attorno all' atomo. Tanto più è rapido il movimento, tanto più la pressione aumenta.

Cosa accade se invece l' atomo percorre un cerchio? La pressione va verso l' esterno e la depressione verso l' interno. Ah, dovreste avere compreso che questa pressione non è altro che magnetismo ( o campo elettrico ). Avvengono anche altre cose, ma se l' utilizzatore raccoglie la maggiore pressione esterna, che segue il movimento circolare dell' atomo, in altre parole si tratta di un campo magnetico mono polare, questa viene poi riequilibrata dall' atomo che fornisce parte della propria energia, quindi abbiamo a disposizione una fonte di energia sotto forma di magnetismo o meglio di campo elettrico, utilizzabile direttamente, senza complicate antiquate trasformazioni, tipo acqua calda, turbine, ecc.

Ma il nostro interesse è, nel presente trattato, su ciò che avviene nella parte interna al circolo del movimento. Se la velocità è sufficientemente grande, la depressione che si forma internamente cresce fino al punto che, se è presente un atomo nel centro, questo si trova a non avere più gli N_byte inerti che lo costringevano a trattenere l' energia interna, per cui esplode, cioè avviene la fusione atomica. Semplice, lineare, senza scorie. Avviene questo, nell' atmosfera, i vortex di vapore acqueo raggiungono una tale velocità di rotazione da provocare l' annullamento della zona di contenimento che tiene in equilibro gli atomi interni al vortice e nasce il fulmine.

Nasce l' esplosione. La piccola esplosione atomica, senza conseguenze, perché non ci sono sostanze inquinanti, né si formano le così dette radiazioni, perché l' apertura degli atomi è completa.


La molecola dell' acqua.



La molecola dell' acqua è organizzata in modo non simmetrico, a causa della non completa saturazione delle cariche elettriche che legano gli atomi, quindi le molecole stesse tendono a raggrupparsi in macro molecole che si legano giacendo su un piano.
L' acqua ha quindi una struttura lamellare, e ciò rende molto più facile l' accumulo della depressione causata dalla rotazione, nel vortex. L' ossigeno, a sua volta, risulta avere uno sbilanciamento nella propria distribuzione dei legami con l' idrogeno, di conseguenza soffre di tensioni sul confine dell' atomo stesso. Questo di certo facilita l' azione di disgregazione della barriera stessa, provocando la fusione, come detto sopra.

Più sopra si è detto che l' atomo reagisce alla presenza di un campo magnetico generando una carica elettrica. Quindi, quando gli atomi adiacenti a quello esploso vengono investiti dall' energia sotto forma di campo elettromagnetico, il calore, questi producono una serie di cariche elettriche che, perciò, iniziano a disperdersi per cercare dove scaricarsi ed azzerarsi.

Così nasce la scintilla, il fulmine, e le cariche vagano nell' atmosfera verso i luoghi più adatti, e nel percorso, rilasciano corrente elettrica che si disperde nell' atmosfera, fino, a volte ad esaurirsi in essa.


Tesla, il grande scienziato, aveva già scoperto questo: che la parte alta dell' atmosfera contiene una enorme quantità di corrente elettrica inerte, mono polare, che aspetta solo di essere raccolta. Corrente fabbricata dai fulmini. Nel processo dell' esplosione vengono anche generate onde elettromagnetiche ad ampio spettro, in quanto si viene a formare un fronte d' onda subitaneo che dà luogo a tutte le frequenze possibili, l' impulso di Dirac.

Per ritornare al problema degli aerei che si danneggiano quando sono colpiti da fulmini, ecco la risposta. Se l' aereo si trova vicino o a contatto con l' origine del fulmine, questa è così dirompente che fonde la lamiera dell' aereo stesso e ne provoca un danno rilevante. La scarica, invece, viene assorbita dal parafulmine.

Vorrei qui citare un paio di concetti che ci ha trasmesso un amico dello spazio, Mhyti.

"R - Per coloro che chiedono circa una macchina a moto perpetuo, qui c' è la risposta. Quando padroneggiate la tecnologia di un magnete con una sola polarità
( o positiva o negativa ) con linee di forza parallele non convergenti, tale macchina diventerà banale.
Un' altra tecnologia a questo scopo è la programmazione molecolare della materia che può generare calore ed elettricità solo con una eccitazione molecolare costante, per sempre.
Questo è il principio con cui sono generati i raggi di energia nelle vostre nuvole di vapore ( Nt.  I fulmini ), solo che questi appaiono indiscriminatamente e non sono "controllabili". Questi sono concetti di meccanica quantistica molecolare che potete usare in poco tempo per risolvere i problemi energetici nella Nuova Società."

Ben Boux.
 
 

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