giovedì 1 gennaio 2015

 IL VERO YOGI: IL SOLITARIO


Nel momento in cui accetta lo stare da solo diventa uno yogi, colui che adesso ha trasceso la società, questo è l’unico significato dell’abbandono della società. Non è che lascia la società, dovunque va creerà una società, perfino con gli alberi, con gli animali, si creerà una famiglia e una società.
Non ci sarà un guru, sarete soli, sarà pura e innocente, bella, non ci sarà la possibilità di adulterarla. Questo essere da soli è il sentiero, la meditazione. Questo è yoga.
Potete comunque continuare a chiedere cosa fare nel restare da soli. Non dovete fare nulla, ogni fare sarebbe solo un fuggire da questo restare da soli, non dovete lasciarlo scappar via. Dovreste entrare in profondità e viverlo, camminare sul sentiero della vita totalmente da soli, nel mezzo della folla, con persone come voi, ma totalmente da soli
Quando due persone camminano sulla strada, non camminano come due, ma come una sola persona, sono due esseri solitari che camminano. Dovreste vivere in famiglia ma da soli, possono esserci cinque membri, ma sono cinque persone solitarie che vivono in una casa. Nel momento in cui comprendete la solitudine diventate compassionevoli, e adesso avrete compassione per gli altri e la loro solitudine, questa compassione è un’indicazione simbolica di chi è stato iniziato allo yoga.


La moglie con il marito è così sola come lo era prima, ma creiamo una fuga illusoria, l’illusione di essere insieme. Tutta la nostra società, la famiglia, le nazioni, i clubs, i gruppi, le organizzazioni – sono tutte fughe dal fatto di restare da soli. Si arriva allo yoga nel momento in cui si diventa consapevoli dell’assoluta solitudine e anche del fatto che non esiste un posto dove andare.

Come è pesante pensare che nessuno è in grado di vivere con se stesso! Se sono solo nella mia stanza, mi annoio ... mi annoio da solo, quindi chi è annoiato va da un’altra persona annoiata, e insieme provano a superare la noia. Matematicamente la possibilità è un’altra. La noia si raddoppierà, adesso l’annoiato sarà doppiamente annoiato e ambedue penseranno che l’altra persona non desidera aiutarlo.
Dovreste iniziare a vivere il momento che arriva, e viverlo con totalità, da solo, vivere momento dopo momento, essere aperti verso lo sconosciuto, aperti per qualsiasi cosa che possa succedere, e per come avviene. Il rifiuto, la non accettazione è solo ateismo. L’accettazione, l’attitudine a dire sempre sì ad ogni cosa e incondizionatamente dare il benvenuto a qualsiasi cosa – questo anche, per me, è religiosità vera.

Create la situazione e le cose accadranno da sole, non possono essere predette in modo meccanico, niente che sia di valore può essere predetto. Non possiamo fare previsioni sulla vita, quindi dovremmo creare situazioni e aspettare, lasciando che le cose succedano nel loro corso ordinario.

Per esempio, ho preparato la casa per ricevere un ospite, ma la preparazione non è l’ospite, forse verrà, forse non verrà. Il vocabolo indiano per ospite è molto bello, è atithi – che significa una persona la cui data è sconosciuta, forse arriva e forse non arriva, o forse arriva proprio in questo momento, o forse dovrai aspettarlo per tutta la vita, non sai la sua data. Atithi significa essere senza data, imprevedibile.
Se sei sicuro che l’ospite verrà, quando non sei nello stato d’attesa, allora non esiste l’attendere, la sicurezza ha ucciso l’attesa. Se sta arrivando, non c’è motivo di aspettare, per questo le persone incapaci di attendere hanno creato tutti i tipi di sicurezza. Hanno affermato, fai così, e succederà. Il succedere è diventato una garanzia, ma non può essere, forse invece dovrete attendere per molte vite insieme,  malgrado questo, non arriverà.

Con piena consapevolezza  di questa possibilità, per questa insicurezza, il cuore inizia ad attendere, in qualsiasi momento e per qualsiasi cosa succede, la pioggia o i fiori o le stelle … siete consapevoli di tutto, nessuno sa da dove vengono. Nessuno conosce la sua porta, il suo cammino, nesuno conosce il suo nome, nessuno sa in quale momento arriverà e busserà alla porta. Quindi un yogi è chi sa attendere, e non dorme.

L’attesa è l’unica cosa difficile, l’unica parte ardua. Noi siamo sempre di corsa, questa fretta dell’uomo moderno è la sola cosa che non è religiosa, che ha completamente ruotato la società moderna verso il materialismo.

Non credete in formule morte. Karma Yoga, Bhakti Yoga,  Gyana yoga, Raja yoga – sono tutte formule morte. Esistono così tanti yogi quante sono le persone che camminano sulla via, ognuno crea, anzi dovrebbe creare il proprio yoga. Quindi solo l’essere autentico può realizzarsi, l’autenticità arriva attraverso l’individualità, altrimenti è possibile una realizzazione presa a prestito e falsa

Quando avrete realizzato il vostro totale essere da soli, allora non sarà che da quel momento sarete in comunione con il divino, ma invece sarete voi divini, perfino il linguaggio dell’essere solo è come lo strascico da una sbornia,  per il dualismo imposto dall’altra persona.

Osho, The Great Challenge, # 1

osho.com

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