domenica 6 settembre 2015

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Chi lo usa non ha dubbi, le carie regrediscono e tutto il corpo sta meglio. E’ un argomento quasi sconosciuto in Italia, ma così ben documentato e studiato che sorprende come non possa essere alla portata di tutti. Tutto ha origine dall’odontoiatra americano Weston A. Price che nel 1945 si accorse che nelle nuove generazioni le affezioni dentali erano più frequenti di quelle che lui aveva riscontrato nella generazione precedente [oggi ancora peggio] e che addirittura alcuni disturbi erano del tutto nuovi. Oltre ad avere più carie, molti bambini avevano arcate piccole e conseguentemente denti storti. Ragionando sulle possibili cause, il sospetto cadde sull’alimentazione. Andiamo alla scoperta del ‘Fattore X’.

Così scrive il Dott. Francesco Perugini Billi nel suo libro Mangia Grasso e Vivi Bene:

LA RICERCA DEL DOTTOR PRICE IN GIRO PER IL MONDO

“Ai suoi tempi, esistevano già eccellenti testimonianze di antropologi sulleperfette dentature della gente appartenente a culture non ancora “intaccate” dalla civiltà. Fu allora, chedecise di partire alla ricerca delle ultime popolazioni “primitive” del Pianeta o di quelle comunità che ancora si attenevano ad un’alimentazione tradizionale. Egli voleva trovare gruppi di uomini che ancora vivevano del cibo con cui si erano evoluti i loro antenati e valutarne lo stato di salute, soprattutto da un punto di vista odontoiatrico. È così che, spesso assieme alla moglie, fece più volte il giro del mondo, visitando gli angoli più remoti del pianeta. I suoi viaggi lo portarono in sperduti villaggi delle Alpi svizzere, nelle isole a nord della Scozia, perennemente sferzate dal vento, nelle più idilliache isole del Pacifico, nella gelida Alaska, nella misteriosa Africa e tra gli ultimi “paleolitici” dell’Australia.

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Poté constatare e riccamente documentare con eloquenti fotografie che là, dove questi popoli erano rimasti fedeli alla loro dieta tradizionale, le carie e i denti storti erano praticamente inesistenti. Studiando invece gli indigeni che avevano iniziato a consumare gli alimenti raffinati, devitalizzati e ricchi di zuccheri dei coloni occidentali, egli accertò un notevole aumento del decadimento dentale. Soprattutto nelle seconde generazioni, si potevano notare vistosi cambiamenti nella struttura facciale. Oltre ad un aumento delle carie, i giovani avevano, con sorprendente frequenza, un viso che tendeva ad essere triangolare (con angolo più acuto verso il basso) e questo comportava arcate dentali più strette, poco spazio per i denti che quindi crescevano storti. Questo aspetto del viso strideva, se paragonato ai visi più ovali e alle mandibole più possenti e squadrate degli indigeni che seguivano ancora la dieta tradizionale. Inoltre, gli indigeni che avevano abbandonato i loro alimenti nativi, erano molto meno resistenti alle malattie.”







Indigeni nati da genitori che seguivano ancora la dieta tradizionale. Si notino la mandibola larga e la dentatura perfetta.
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Indigeni nati da genitori che avevano abbandonato la dieta tradizionale e consumavano invece gli alimenti raffinati e processati dei coloni occidentali. Si notino i visi “triangolari” e i denti storti.
LA SCOPERTA DEL FATTORE X
Fu scoperto dal Dott. Price analizzando gli aspetti comuni dell’alimentazione delle popolazioni “primitive”. L’attivatore X è un potente catalizzatore che ha un ruolo influente nello sfruttamento dei minerali, la protezione dalle carie, la crescita e lo sviluppo, la riproduzione, la protezione contro le malattie cardiache e la funzione del cervello.
Per circa sessant’anni è rimasto un mistero questo componente chiamato Fattore X prima che gli scienziati nel 2006 hanno scoperto che si trattava di un’altra forma di Vit K chiamata Vitamina K2.
Studiando i resti di scheletri umani si stima che ci sono state più carie dentali negli ultimi 100 anni di quanti ce ne fossero in un periodo di mille anni. E la ragione era la perdita di questo attivatore.
DOVE SI TROVA LA VITAMINA K2
Il Dott. Price la trovò maggiormente in alcuni cibi che i “primitivi” consideravano sacri,come diversi organi animali e le uova dei pesci e il burro. Ma solo nel grasso dianimali a pascolo su erbe verde in rapida crescita [primavera ed autunno] ricche di vitamina K1 [gli animali da allevamento oggi non si nutrono di erba ma di mangimi]. Questo salutare fattore, sarebbe praticamente scomparso dai cibi moderni. D’altronde anche il grande Galeno (129 – 201 d.C.) ebbe ha dire: “Ogni animale che si nutre di erba, di foglie e germogli quando questi sono più rigogliosi, cresce più sano, s’ingrassa più facilmente ed è migliore per l’uomo da un punto di vista nutritivo”.
Quello che è stato provato è che è proprio il contenuto di Vit K1 nell’erba che il tessuto degli animali è capace a convertire in K2. La capacità di fare questa conversione varia molto tra le specie e purtroppo non è stato determinato nelle stesse misure negli esseri umani. La Vit K 2 è utilizzata dai tessuti anche per inserire il calcio dove dovrebbe andare, nelle ossa e nei denti, e per tenerlo lontano dei tessuti molli [evita le varie calcificazioni].
NIENTE CIBI INDUSTRIALI, MA TANTI GRASSI
“Una delle caratteristiche comuni di tutte le diete primitive era l’assoluta mancanza di cibi manipolati, conservati, pastorizzati, dolcificati, raffinati o in qualche modo privati delle loro caratteristiche di naturalità. Tutte contenevano prodotti animali e relativi grassi, a volte anche in quantità importanti. Le analisi sui campioni di cibo effettuate dallo Stesso [Dott. Price] rivelano che le diete primitive contenevano almeno quattro volte la quantità di minerali e di vitamine idrosolubili rispetto alla dieta occidentale. Il fatto più sorprendente è che queste diete contenevano almeno 10 volte più vitamine liposolubili, come la A, E, D, K derivate dai grassi animali, compreso il burro. Secondo il Dr. Price, erano proprio le vitamine liposolubili, gli elementi nutritivi più preziosi delle diete degli indigeni. Li chiamò “attivatori”, perché erano fondamentali per assimilare tutti gli altri fattori presenti nei cibi, come proteine e minerali. “È possibile soffrire di gravi carenze di minerali anche se questi sono abbondantemente presenti negli alimenti, perché senza i fattori di attivazione liposolubili non possono essere utilizzati” spiegò il Dott. Price. I cibi che fornivano all’uomo questi preziosi “attivatori liposolubili” si trovano nel burro, nelle uova, nella carne, nel pesce e nei grassi animali, compreso il lardo. Come si vede, per la gran parte, si tratta di cibi che in questi decenni sono stati, a torto, demonizzati per il loro contenuto di colesterolo e di grassi saturi.” afferma il il Dott. Francesco Perugini Billi nel suo libro Mangia Grasso e Vivi Bene.
In questo libro si spiega che la verità è che il colesterolo e i grassi saturi non sono la causa delle malattie cardiovascolari. Seguire una dieta povera di grassi non vi fa vivere più a lungo. La Teoria Lipidica, che così tanto ha condizionato le nostre abitudini alimentari, non è mai stata dimostrata e rimane una semplice teoria. Dietro alle campagne antigrassi o per ridurre il colesterolo nel nostro sangue con l’uso di farmaci, si nascondono colossali interessi economici.
Nell’articolo I Grassi fanno dimagrire, aumentano i muscoli, allungano la vita ho spiegato proprio questo.
GLI STUDI SULLA VITAMINA K2
Alcune ricerche scientifiche suggeriscono che la Vitamina K2 può anche aiutare la salute cardiovascolare attraverso la sua capacità di prevenire o addiritturainvertire calcificazione delle arterie, un noto fattore di malattie cardiovascolari.  I ricercatori la stanno anche studiando come terapia per l’artrite reumatoide. E’ stata osservata anche la potenzialità di questa vitamina nella prevenzione del cancro alla prostata e nel trattamento complementare di leucemia e cancro ai polmoni.
MIRACOLOSA GUARIGIONE DELLE CARIE CON IL FATTORE X
Price ha utilizzato una combinazione di olio di fegato di merluzzo e burro contenente fattore-X per suo protocollo per invertire carie dentale. Questo protocollo non solo ha fermato la progressione della carie, ma le ha completamente invertito, senza bisogno di chirurgia orale, stimolando la crescita e rimineralizzazione della dentina. Una ragazza di 14 anni è completamente guarita da 42 carie attive in 24 denti prendendo capsule di olio fegato di merluzzo e fattore-X tre volte al giorno per sette mesi. Utilizzando la nutrizione, Price ha ridotto il tasso di carie 250 volte in diciassette individui che avevano gravi carie ai denti. Adesso sappiamo che la crescita e rimineralizzazione della dentina che Price ha osservatorichiede tre fattori essenziali: Vit AVit D e Vit K2 che sono tutte liposolubili!
In Italia non si trova questo prodotto a base di olio di fegato di merluzzofermentato e burro da mucche alimentate ad erba in rapida crescita, però è possibile acquistarlo online proveniente dai Paesi Bassi a questo link. Queste informazioni possono sembrare nuove e radicali, ma erano la normalità prima che la modernità delle multinazionali prendesse piede. Io sto assumendo grassi tutti i giorni e non ho mai crisi di fame, mangio meno, ho messo su massa muscolare e ho più energia, e soprattutto non soffro il caldo né il freddo.
dionidream.com

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