martedì 27 ottobre 2015

L'ORIGINE SPIRITUALE DELL'ECONOMIA




LA NUOVA ECONOMIA
- I fattori spirituali all’origine dell’economia - 
nel pensiero del Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov 

Al giorno d’oggi, gli esseri umani hanno sempre più la tendenza a dare il primo posto all’aspetto economico, e in apparenza hanno ragione. Se non avete il denaro necessario per procurarvi il cibo o una casa, sicuramente tutto si complica!... Ma, in realtà, l’economia non è tutto, perché essa stessa dipende da fattori situati su un piano più elevato. L’aspetto economico, se volete, è la parte morta; non può spostarsi né agire né esprimersi. Sono altri gli elementi che decidono di spostarlo qui oppure là, e a seconda che sia la saggezza o la follia a spostarlo, i risultati sono assolutamente diversi. Quando la “testa” che deve decidere è malata, alla fine è l’economia stessa che va in rovina. Ecco allora il malcontento, gli scioperi, le rivoluzioni… E’ un peccato che gli esseri umani si siano lasciati fagocitare dalla materia a tal punto da dimenticare che la cosa più importante non è la materia stessa, ma i fattori che agiscono su di essa.”* 

I fattori spirituali che sono all’origine di ogni situazione economica, nella società e nel singolo, possono essere compresi ricorrendo all’interpretazione di alcuni simboli.
La sapienza degli Iniziati esprime con il simbolo della lettera ebraica Aleph la circolazione delle energie e il legame con la fonte spirituale che unisce tutte le creature: 

“Studiando la lettera ebraica Aleph, si vede che schematicamente essa rappresenta l’essere umano con un braccio teso verso l’alto per ricevere le benedizioni del Cielo, e l’altro braccio teso verso la terra, per distribuire ciò che ha ricevuto. Ebbene, ecco ancora un simbolo che prova che si deve essere al contempo capitalisti e comunisti , essere capitalisti per poi essere comunisti; prendere per poter dare. Finché si pensa al capitalismo e al comunismo separatamente, opponendo l’uno all’altro, si è in errore… E’ del tutto normale voler possedere, ma voler soltanto possedere senza dare nulla è un istinto primitivo che va educato… La saggezza consiste quindi nel lasciare che si sviluppino le due tendenze, quella capitalista e quella comunista.”* 
Questo concetto lo si ritrova, oltre che nell’economia, anche nella vita sociale, e nella struttura stessa del corpo fisico, dove il sangue arterioso apporta nutrimento a tutto l’organismo, mentre il sangue venoso raccoglie le scorie da purificare nel fegato, nei polmoni e nel cuore, prima di rimetterlo in circolo. Il Maestro Aïvanhov dimostra, ancora una volta, come la struttura dell’essere umano sia un perfetto esempio della corrispondenza fra il microcosmo e il macrocosmo: 

“La circolazione del sangue è in realtà il riflesso di un processo cosmico. L’energia viene da Dio, dal centro, e discende attraverso tutti i regni della natura (gli esseri umani, gli animali, i vegetali… ) per vivificarli, caricandoli così di impurità; poi, per vie che non si conoscono, ritorna fino ai polmoni e al cuore dell’Universo per purificarsi e poter essere nuovamente inviata alle creature.”* 
Corrispondenza che riporta al fattore spirituale e originario dell’economia, e che ci chiede una consapevolezza diversa e un senso di responsabilità adeguato alla nuova conoscenza, individualmente e collettivamente, poiché ciò che parte dal singolo arriva al collettivo: 

“La vera economia non si trova dunque là dove la si cerca; e vi dirò anche che essa consiste nel non sciupare le forze, le qualità e le energie che il Cielo ci ha dato. Essa ha inizio quindi dalla saggezza, dalla misura, dall’attenzione. Attualmente, non si vedono altro che economisti: il mondo pullula di economisti! Ma l’umanità deve avere inizio in alto, nell’intelligenza: nei pensieri, nelle parole, negli sguardi, nel modo di agire, nel modo di vivere… Perché non basta evitare di cadere, di ferirsi o di rompersi qualcosa, ma bisogna anche evitare di trasgredire le leggi del mondo invisibile. Nel piano psichico ci sono dei meccanismi che vengono messi in moto senza saperlo, ci sono delle entità che vengono disturbate, delle leggi che vengono trasgredite, e in seguito se ne subiscono le conseguenze… Per la scienza iniziatica la vera economia consiste nel modo di vivere.
Perciò, ecco, io insisto sull’attenzione interiore, l’attenzione in ogni istante, in ogni minuto del giorno e della notte, per sapere cosa sta avvenendo dentro di voi, quali sono le correnti e le influenze che vi attraversano… Si può creare il proprio avvenire tramite il pensiero, ma non quando si è talmente disattenti e incoscienti.”* 

Il perfezionamento dell’uomo è uno dei temi predominanti nell’Insegnamento del Maestro; e qualsiasi elemento, anche sociale, diventa uno strumento per raggiungere tale obiettivo. 
Un sano concetto di economia prevede che di essa si riconoscano gli aspetti spirituali e materiali e che questi, unitamente, trovino espressione e si realizzino sia nell’interiorità del singolo individuo che in una collettività fraterna, poiché tutto è interconnesso, organizzato e gerarchizzato. 

 Non c’è questione più importante dell’economia, su questo concordo. Tuttavia c’è una cosa che gli esseri umani non hanno capito, ed è che per risolvere un problema non è in basso che occorre studiarlo, ma in alto, perché ciò che è in basso non è altro che il riflesso di ciò che è in alto. La natura stessa è la sola che conosca l’economia e sappia come riuscire a non perdere nemmeno un atomo. Un piccolo granello di polvere, del sudiciume… tutto viene utilizzato. 
Osservate: la terra assorbe tutti gli scarti e le immondizie che gli esseri umani espellono, trasformandoli nei suoi laboratori in basso, ed ecco che questi diventano un nutrimento per tutta la vegetazione. Niente va perduto, niente viene rifiutato. Gli esseri umani invece, che sono lontani dall’intelligenza della terra, dall’intelligenza della Natura, sono costantemente assillati dalla questione dei rifiuti. Guardate i problemi causati dai rifiuti radioattivi e da altri rifiuti che risulta impossibile distruggere. Si è costretti ad ammassarli in gallerie sotterranee, ma questo fa correre terribili rischi all’umanità.

Un essere che spreca, consuma e disperde tutto, interiormente, psichicamente, a causa delle sue passioni, dei suoi desideri, dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti disordinati, quale comprensione può avere dell’economia? Direte che non vedete il nesso… Eh sì, i due settori non sono separati. Ecco perché coloro che sono a capo di un paese e si pronunciano sulla questione dell’economia, prima di farlo sul piano fisico devono anzitutto imparare l’essenziale, che non si trova nei libri di economia: sapere come l’uomo è costruito, come è legato a tutto l’Universo, come questo Universo è gerarchizzato, e sapere che tutte le imprese umane devono aderire a un modello, a un’idea celeste. Solo allora tutto ciò che faranno, tutto ciò che ordineranno sarà perfetto.”


* Brani tratti dal volume 
L’Acquario e l’arrivo dell’Età d’Oro” 
di Omraam Mikhaël Aïvanhov
Edizioni Prosveta

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