venerdì 9 ottobre 2015

Yoga
......"E' davvero uno yogi chi vede se stesso nell'intero universo e l'intero universo in se stesso"... (Vivekanananda)

Gregory Colbert

CHE COS'E' LO YOGA?

Lo yoga è una disciplina nata migliaia di anni fà in India, il cui scopo è il conseguimentodella totalità dell'individuo.La parola stessa significa "aggiogare"(deriva dalla radice sanscrita yuj), unire, legare.
Sempre più persone in occidente si stanno avvicinando a questa pratica, l'uomo occidentale stà sempre più perdendo la connessione con se stesso e con tutto ciò che lo circonda, non ha più la capacità di ascoltarsi, di fermarsi, di riprendere il dialogo corpo-mente, che inevitabilmente porta ad una maggiore autocoscienza.

Ma su cosa si basa la pratica dello yoga?

Attraverso asanas, posizioni che possiamo più o meno mantenere, esercizi di respirazione (pranayama) e momenti di osservazione (meditazione). Lo yoga aiuta a sviluppare una maggiore autoconoscenza, consapevolezza anche nell'eseguire gli esercizi, ad un ritmo più lento e più pensato.Questo apporta un rilassamento sia alla mente che al corpo, ma fondamentalmente lo yoga ci insegna ad essere presenti a ciò che stiamo facendo e questo stato, automaticamente, lo trasliamo anche nella nostra vita quotidiana e nelle relazioni. Il lavoro parte dalla periferia (il nostro corpo), per arrivare al centro di noi stessi,ma quando "accade" in noi la centratura, ritorniamo alla periferia, ad una maggiore connessione con l'esterno. Nello yoga la respirazione ha un ruolo principale.Da come respiriamo possiamo capire i nostri stati d'animo; ad esempio un respiro corto clavicolare, solitamente è un respiro ansioso; con le pratiche respiratorie l'obiettivo sarà quello di prolungare la resirazione, di essere consapevoli del respiro, di sentirsi respirati e anche di controllarlo.


Ricordatevi inoltre che una mente quiete è il riflesso di un respiro quieto, la mente agitata è il riflesso di un respiro corto e agitato. Il respiro acquieta la mente, ma la mente non può fare altrettanto!!!

Per praticare lo yoga impariamo ad avvicinarci a questa splendida disciplina con la massima semplicità, lasciando da parte l'intelletto e la razionalità, ma sviluppando l'ascolto delle sensazioni psicofisiche che nascono in noi, osservandole senza farcene coinvolgere.

 Gregory Colbert


MANTRA YOGA

COSA SIGNIFICA MANTRA?

MANTRA è una parola composta da due diverse radici in sanscrito:

-MANAS >>> MENTE

-TRA>>> LIBERARE

-Il canto dei mantra ha il potere di liberare la mente dalle afflizioni quotidiane e attraverso la vibrazione del suono conduce ad una connessione profonda con la parte più sottile e spirituale dell'essere.
-L'utilizzo della voce e del suono nello yoga è una delle forme di pratica piu' antiche; l'impiego della voce, specie nel canto devozionale, è parte fondamentale del BHAKTIYOGA (yoga della devozione) ed è tutt'ora la via più seguita in India, sia dai ricercatori spirituali che dalla gente comune. Il canto devozionale, chiamato KIRTAN o BAJAN, è stato assente in occidente fino a pochi anni fa', ma stà rapidamente diventando una tecnica praticata da un numero sempre maggiore di persone, a volte, come supporto alla pratica dell'hata yoga.
Praticare il canto devozionale, lasciandosi andare totalmente, ha un'effetto immediato sullo stato psichico e fisico;cantare insieme, trasmette gioia, aiuta la concentrazione, aumenta la carica energetica ed è la tecnica più potente per portare energia a ANAHATA, il chakra del cuore.
Inoltre il Kirtan e il Bajan è praticato principalmente in Sanscrito, il linguaggio più antico, utilizzato per comunicare con gli aspetti divini e con frequenze energetiche più alte. Il sanscrito ha un valore energetico altissimo e le sue lettere e parole, se ripetute costantemente, hanno un'effetto molto potente all'interno dell'essere, rimuovendo blocchi energetici, fino ad ottenere risultati terapeutici.

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