sabato 26 maggio 2012

Paolo Barnard: "criminale" a Monti, ma anche molto altro
Sabato 26 Maggio 2012
Ieri sera Paolo Barnard ha dato del "criminale" a Monti, e tutti ne parlano. Ma ha detto anche qualcosa di molto più dirompente, e non ne parla ancora nessuno.
Approfitto del weekend per andare un momento offtopic. (Non poi tanto però: uno dei più cliccati post di questo blog, ancora dopo oltre due anni, è questo.)
Grande scandalo ha destato la paroletta che ieri sera, da Paragone, ha pronunciato Paolo Barnard: "criminale", a proposito di Mario Monti. Non si parla d'altro in Rete.
Ma per me ieri sera Barnard ha detto qualcosa di molto, molto più dirompente. Qualcosa che oggi dovrebbe essere ripetuto in ogni blog ed ogni forum, invece di correr dietro ad una paroletta.
Ve lo riporto qui, in trascrizione diretta dal video (min.1,00):...



L'euro è emesso da un sistema di banche centrali, viene immesso direttamente nelle riserve dei mercati e dei capitali privati europei, gli Stati ex-sovrani devono andare a bussare alla porta da questi strozzini e chiedere ogni singolo euro che spendono per i cancellini delle scuole, per gli stipendi degli insegnanti eccetera. Vengono strozzinati dai tassi d'interesse, e questo ha creato il disastro economico e finanziario che stiamo vivendo.


Barnard ha detto che la moneta è privatizzata. Che interi Stati sovrani sono ridotti come il negoziante sottocasa, che deve andare in banca a farsi prestar soldi col cappello in mano, e restituirli con gli interessi. Con la differenza, però, che il negoziante poi non viene a chiederli a voi.
E' questa l'Europa che ci hanno proposto? E' questa la bella "moneta unica" che ci affratella sotto la bandiera blu? E' questa roba, che dobbiamo a prezzo di sangue tenere in piedi?
Colgo l'occasione per scusarmi con Paolo Barnard. L'uomo che invocava il suicidio collettivo per impotenza generale, oggi organizza convegni, si sbatte a conferenze, va persino in TV sforzandosi di star calmo pur di far passare il suo messaggio (e davanti a Colaninno è ardua star calmi). Chapeau, Paolo Barnard.

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