martedì 18 settembre 2012


L’Eredità di Keshe? ONU e Casa Universale della Giustizia in Israele

18 SETTEMBRE 2012
Riteniamo doveroso diffondere questo articolo che chiarisce alcuni punti importanti riguardo alla vicenda delle tecnologie Keshe e delle intenzioni del titolare in merito alla reale diffusione di esse alla popolazione. Gli aspetti qui trattati hanno infatti insospettito molti sul web e un po’ di luce sul progredire di quella che si annuncia come una possibile grande svolta evolutiva per l’umanità a questo punto non guasta proprio.
Jervé - ICONICON.IT
All’inizio del secolo scorso un brillate uomo di scienza russo, Ivan Pavlov, fece una tra le scoperte più interessanti per la psicologia umana: il riflesso condizionato.  Il suo più celebre esperimento fu senza dubbio quello svolto su un cane. All’animale veniva dato per un ampio numero di volte del cibo e al pasto veniva suonata una campanella, il cane si abituava a collegare il suono della campanella al cibo cosi che, nella parte finale dell’esperimento, bastasse il solo suono del campanello a far salivare il cane.
La scoperta del riflesso condizionato non solo fruttò a Pavlov il Nobel per la Medicina, ma ancora adesso è di monito per ricordarci come anche la mente umana, dall’alto della sua potenza e complessità, sia facilmente condizionabile e funzioni con i medesimi meccanismi.
Alcuni esempi lampanti, per i lettori che ripudiano l’informazione tradizionale e trovano maggiore sincerità nell’informazione alternativa, li troviamo nell’utilizzo di parole come Nuovo Ordine Mondiale, Illuminati oppure con l’associazione Israele e i giochi di potere del mondo.
Questo meccanismo di riflesso condizionato e associazione mentale, da un certo punto di vista è una auto difesa e è in linea con la tendenza della mente umana a risparmiare energia facendo meno fatica possibile, mentre dall’altro lato della medaglia ci può portare a essere più vulnerabili ai condizionamenti e cosi facendo a riempire di un certo significato indotto una parola che quel significato non ha.

Seguendo la storia del signor Mehran Keshe su internet ci si può imbattere in diverse sue interviste, alcune delle quali sono state da poco tradotte in Italiano. La parte finale di uno di questi video ha reso molte persone perplesse poiché traspare l’intenzione, alla sua morte, di donare la propria tecnologia a Israele poiché ebreo.
Bene alla base di questa interpretazione vi è un comprensibile errore di traduzione da Universal House Justice in Israel a Universal of Justice in Israel. Di conseguenza il signor Keshe non solo non dice di essere ebreo, che anche se lo fosse la sua fede non avrebbe molto a che fare con la sua tecnologia, ma non dice neanche di voler lasciare la propria azienda a Israele.
Utilizzando come spiegazione un post ufficiale del Signor Keshe pubblicato nel suo forum questo indirizzohttp://www.keshefoundation.org/phpbb/viewtopic.php?f=2&t=2643&fb_source=message si capisce come il suo intento sia la creazione di un consiglio di amministrazione che raccolga le tre sfere di vita che più si sono date battaglia nella storia dell’uomo: la politica, la religione e la scienza.
L’idea per l’amministrazione della sua tecnologia è la creazione di un consiglio con pari potere decisionale. Il primo membro di questo consiglio saranno le Nazioni Unite, in modo che tutti i governi siano rappresentati,  il secondo membro è la Casa Universale di Giustizia, con sede in Israele, ad Haifa, che si incaricherà che vengano rappresentate tutte le credenze e tutte le religioni e a loro volta tutte queste credenze e religioni nomineranno otto scienziati da tutto il mondo e uno di questi otto verrà scelto dalle Nazioni Unite per essere il terzo membro del consiglio come portavoce di tutti e otto gli scienziati.
In questo modo, dichiara il signor Keshe, il genere umano si troverà con la possibilità di prendere decisioni in armonia e con piena trasparenza della verità nella fisica rappresentazione scientifica in seno al Consiglio, combinato con la correttezza di atteggiamento e di approccio attraverso tutte le religioni della terra, e in consultazione con il braccio politico del consiglio, le Nazioni Unite.
Questa elezione universale di tre membri del consiglio dell’amministrazione della Fondazione Kesheopererà come modello di un consiglio del pianeta nel futuro, per il miglioramento della terra e della società umana.
Nessuna nazione avrà una voce individuale e non sarà data materialmente la possibilità a un gruppo di paesi o a gruppi d’elite di dirottare la pace per le loro attività clandestine, come abbiamo osservato con il funzionamento attuale delle Nazioni Unite e delle organizzazioni religiose che spesso hanno lavorato per il proprio beneficio, nella vita presente e passata  di questo pianeta.
Quindi non daranno niente a nessuno, ma cercheranno di creare una struttura reale di lavoro come modello di una società armoniosa per tutti attraverso questo consiglio per la pace nel mondo (WPC).
Sicuramente una nobile intento ma,  Cos’è la Casa Universale di Giustizia? Perché questa scelta?
Io non sono il signor Keshe, ma posso provare a dare una interpretazione.
La Casa Universale di Giustizia è la suprema istituzione della Fede Bahai.
Lo strumento su cui è fondata la Fede Bahai è la Consultazione, ed è lo strumento su cui si basa anche l’idea di Keshe.
In essenza, la consultazione cerca di ottenere il consenso in un modo che unisce le varie componenti invece di dividerle, incoraggia la diversità delle opinioni e funge da controllo della lotta per il potere così comune nei metodi decisionali tradizionali.
Sotto questo aspetto nella consultazione non vi può essere una “relazione di minoranza” o una “posizione di opposizione”. Al contrario i bahá’í ritengono che se una decisione è sbagliata, ciò diverrà evidente nella sua applicazione, ma solo se tutto il gruppo decisionale e, per meglio dire la comunità in genere, la sosterranno di tutto cuore.
Questo impegno all’unità assicura che, se una decisione o un progetto falliscono, il problema è insito nell’idea stessa, e non nella mancanza di sostegno da parte della comunità o nella condotta ostinata degli oppositori.
Posso supporre che la fiducia di Keshe nel metodo Bahai di consultazione abbia portato l’idea di utilizzare la Casa Universale di Giustizia come tramite per l’armonia delle varie religioni.
Qualcuno è rimasto altrettanto perplesso: i Bahai sostengono il Nuovo Ordine Mondiale, allora anche loro fanno parte dei giochi di potere e dell’èlite.
Come viene bene spiegato nelle pagine http://www.bahai.com/ibahai/pag73.htm
L’espressione “nuovo ordine mondiale”, alcuni anni fa, è improvvisamente tornata a far parte del vocabolario popolare del mondo.
Nel 1988 il presidente sovietico Mikhail Gorbachov parlò alle Nazioni Unite della necessità di un “consenso umano universale” mentre l’umanità si incammina verso un “nuovo ordine mondiale.” Nel 1990 il presidente degli Stati Uniti George Bush si è appropriato del termine per descrivere la nuova collaborazione fra le nazioni dopo la guerra fredda, con particolare riferimento all’azione delle Nazioni Unite contro l’aggressione avvenuta nel Golfo Persico.
L’espressione da allora, si è imposta negli ambienti accademici e giornalistici e i leader di mezzo mondo l’hanno fatta propria. Il termine ricorre quando si discute su come organizzare al meglio il prossimo stadio della vita sociale e politica del nostro pianeta. (Oppure quando si parla di complottismo)
Per i bahá’í il termine “nuovo ordine mondiale” ha un significato speciale e ben preciso. Più di 100 anni faBahá’u’lláh, il fondare della fede Bahai, coniava questa espressione per definire una futura sequenza di enormi cambiamenti nella vita politica, sociale e religiosa del mondo. “Si possono già scorgere i segni di imminente agitazione e di caos, dato che l’Ordine prevalente appare deplorevolmente difettoso.”- ha scritto -”Presto il presente Ordine sarà chiuso e uno nuovo sarà aperto in sua vece.”
E’ necessario mostrare più capacità di discernimento del cane di Pavlov, evitando di farsi condizionare da risposte pre impostate e analizzare ogni singola persona, fatto o frase per quella che è. Allontandosi da condizionamenti e pregiudizi.
Keshe non afferma chiaramente di essere Bahai ma dice di credere nella Casa Universale di Giustizia.  Aggiungiamo che non si sa se la Casa Universale di Giustizia ne sia al corrente o abbia aderito, bisogna dire che Keshe è Iraniano e in Iran i Bahai vengono considerati come cittadini di serie C, oltre che subire soprusi e maltrattamenti e quello che mi fa trovare delle perplessità è che il Governo Iraniano abbia effettivamente collaborato con Keshe sapendo che fosse Bahai, se ne deduce che o glielo ha nascosto o c’è qualcosa che non va.
Non ci rimane che continuare i nostri percorsi di vita, non aspettando Keshe, ma buttando un occhio all’evoluzione di questa storia. Nella speranza si tratti del vero, ma attenti come le persone consapevoli sanno fare.
Per alcune FAQ sulla fede Bahai trovate un interessante PDF:
Per informazioni interessanti sui piani, anche a livello di gestione economica, del signor Keshe:
Augurandovi Orizzonti Sereni
Ken

Considerazioni
Keshe, conscio che il proseguimento delle sue ricerche come della sua vita dipenda da organi intoccabili dei quali alcuni sconosciuti, conscio che la sua tecnologia renderà il denaro e il lavoro inutile una volta che ognuno saprà realizzare o possiederà un suo sistema, conscio che le big pharma, i petrolieri e le multinazionali vedranno crollare il loro impero come un foglio di carta, ha detto, nell’ultima conferenza del 6 settembre a chi andava a salutarlo a fine discorso, che “dobbiamo ringraziare che siamo ancora vivi”. Ha raccontato anche che un alto funzionario della NASA,la quale ha 7.000 dipendenti che stanno lavorando alla tecnologia a propulsione che diventerebbe obsoleta una volta che Keshe abbia rilasciato la sua tecnologia, gli ha detto che l’unico motivo per cui non l’hanno ancora ucciso è che grazie a lui stanno comprendendo cose che altrimenti impiegherebbero 2-300 anni per comprendere. Ovvero Keshe è ancora utile. Come lui stesso ha riferito nella lunga ed interessante intervista, se la conoscenza del mondo tangibile è una scala di mille scalini, lui ha fatto il primo passo verso il primo scalino (e così avrebbe già rivoluzionato il mondo).
Forse in tutto questo va ricercato il motivo della sua cautela nello svelare il “know how” della sua tecnologia.
Ma rimane un dubbio perchè devolvere ad ONU e ad un’organizzazione religiosa la sua fondazione, qualora morisse?
Per quanto riguarda la fede Bahai ne abbiamo discusso sopra grazie all’approfondimento di Ken che è da 8 anni che conosce questo movimento religioso, ma l’ONU?
Beh se l’ONU fosse quello che dovrebbe essere naturalmente sarebbe una scelta corretta, nulla da obiettare. Ecco infatti quello che dice Wikipedia a riguardo:
Le Nazioni Unite hanno come fine il conseguimento della cooperazione internazionale in materia di sviluppo economico, progresso socioculturale, diritti umani e sicurezza internazionale. Relativamente alla sicurezza internazionale in particolare hanno come fine il mantenimento della pace mondiale anche attraverso efficaci misure di prevenzione e repressione delle minacce e violazioni ad essa rivolte.
Ma è questo quello che veramente ha fatto nel passato e continua a fare oggi?
Riporto un estratto da un articolo del Il Giornale:
È stato un famoso avvocato liberal americano, Alan Dershowitz, nel libro «The Case for Israel» ad accusare l’Onu di aver perfino dato legittimità e copertura internazionale alla lotta armata, dando il riconoscimento ufficiale di popolo occupato non ai tibetani, ai curdi, agli armeni, ma solo ai palestinesi, che «hanno inventato e perfezionato il moderno terrorismo». Noi ricordiamo con vergogna il massacro di Srebrenica, nella ex Jugoslavia, quando i caschi blu olandesi dell’Onu non impedirono ai cetnici serbi di macellare settemila inermi bosniaci musulmani.
Ma l’elenco potrebbe essere lunghissimo, uno per tutti lo scandalo del cosiddetto «Oil for food», il petrolio in cambio di cibo e medicinali al popolo iracheno, che finì per metà nelle tasche di Saddam e compagni, per l’altra metà in quelle di funzionari delle Nazioni Unite, su fino all’ufficio dell’allora Segretario generale.
Non uno di questi potenti signori è stato in grado di risolvere una crisi internazionale, e di qualcuno si potrebbe parlare di curriculum imbarazzante. Penso a Boutros Ghali, detto il Faraone, allo stesso Kofi Annan dello scandalo iracheno, all’austriaco Kurt Waldheim, ricattato dai sovietici per il suo passato nazista che tramò contro il mondo libero e a favore del comunismo dal suo trono al Palazzo di Vetro.
E tornando ad oggi salta agli occhi la strage che stanno permettendo e sostenendo in Siria. Citando un estratto da http://www.resistenze.org
Dopo essere stati vittime di una serie di attentati ed imboscate terroristiche, osservatori delle Nazioni Unite -inviati in Siria per negoziare il cessate-il-fuoco tra il governo di Bashar Al-Assad e le truppe mercenario che tentano di rovesciarlo per mandato straniero – hanno detto lo scorso 26 maggio di aver trovato 92 morti, tra cui 32 bambini, che presuntamente avrebbero partecipato con le loro famiglie ad una marcia contro “il regime” nel quartiere di Taldo, ad Al Hula, provincia di Homs.
Il cosiddetto Osservatorio Siriano dei Diritti Umani – con sede a Londra, finanziato dalle agenzie di controspionaggio delle potenze che cercano di occupare la Siria – ha immediatamente dichiarato che li aveva uccisi l’esercito del paese, cosa ripresa dalla stampa dei media egemonici, maggioritaria nel mondo, senza aver fatto alcuna indagine.
Sia il segretario generale dell’ONU Ban Ki-Moon che l’inviato Kofi Annan hanno chiesto al governo siriano di fermare l’impiego di armi pesanti nella zona residenziale e di porre fine ad ogni forma di violenza. “Questo uso casuale e senza misura della violenza rappresenta una chiara violazione del diritto internazionale” hanno detto in un comunicato e hanno aggiunto che coloro che hanno commesso questi crimini devono risponderne, senza aver fatto alcuna indagine.
Vale la pena di farsi una domanda: il governo siriano che tanto ha lavorato negli ultimi tempi perchè gli osservatori ONU arrivassero e il cui esercito sta difendendo il paese dall’azione di bande mercenarie e truppe speciali delle grandi potenze, dopo poche ore, proprio in questo momento uccide 92 persone, in un quartiere sempre assediato dagli invasori?
Può essere il segretario dell’ONU tanto ingenuo da credere a questa incoerenza, che significa esattamente quello che la Siria sta cercando disperatamente di evitare, un’invasione dell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord (NATO) e delle sue truppe mercenarie?
La stessa televisione siriana ha mostrato dei video delle vittime, avvertendo che questi assassinii sono responsabilità dei gruppi terroristici che hanno portato a termine massacri simili in vari luoghi.
L’ONU ha ascoltato la versione degli “attivisti” e degli “osservatori dei gruppi per i diritti umani” (le cui sedi sono all’estero), che hanno detto che essi “avevano informato previamente dei massacri delle truppe governative”. Cioè, gli osservatori era già preparati a trovare morti in un luogo dove si suppone che li avesse lasciati l’esercito siriano… perchè li si vedesse, si presume.
Come vi suona questo?
Inoltre rimando a questo articolo completo intitolato Tutte le Menzogne della NATO sulla Siria:
Siria: ecco le dettagliate prove di tutte le bugie della Nato. Tutto ciò che ci dicono sulla rivoluzione in Siria é una grande menzogna. Ecco le dettagliate prove di come la Nato stia architettando una fantomatica ribellione popolare per muover guerra ed invadere l’ennesimo stato medio-orientale, il tutto all’ombra dell’opinione pubblica, incantata per l’ennesima volta dalla sconcertante disinformazione, orchestrata ad-hoc su scala planetaria.
Beh, insomma, Keshe non ha scelto proprio un’organizzazione buona buona. Ma aveva scelta? Tra il contiauare a vivere e ricercare, e morire per un’idea di giustizia, ha scelto la prima, perlomeno a parole. Sono contento di questa scelta, non possiamo ancora aspettare per una tecnologia che già Tesla, Ighina, Marconi, Majorana e tanti altri sconosciuti avevano messo a punto e che sono stati messi a tacere per essersi esposti troppo. Quando avremo tra le mani questa tecnologia allora la giustizia sarà data dal fatto che ogni uomo avrà le stesse capacità di ogni altro, non potranno esserci più soprusi, come Keshe stesso ha detto.
Riguardo al Nuovo Ordine Mondiale riporto questo commento che ho già postato altrove.
Il fatto che un Nuovo Ordine si sta manifestando e che questo Nuovo Ordine è necessario affinché la Vita sulla Terra possa continuare è indiscutibile.
Questo Nuovo Ordine accadrà è inevitabile, stiamo distruggendo il pianeta e le persone attorno a noi. Non le multinazionali, gli illuminati o i politici, ma noi con la nostra vita quotidiana, con le nostre relazioni, siamo noi che mandiamo avanti la baracca.
Se c’è qualcuno da mandare a casa, quello è nella nostra mente non da qualche altra parte. E’ questo senso di separazione dagli altri, chiamato anche ego, che ha portato a tutto questo. Non c’è nulla di sbagliato, così doveva accadere, è come nella storia del figliol prodigo, che consciamente torna a casa, con una profondità che non avrebbe mai potuto sviluppare se non fosse mai partito.
E ricorda come dentro, così fuori. Togli il velo e scoprirai che questa luce c’è sempre stata
e ora può illuminare e guidare il mondo.
Altrimenti
Se la tecnologia keshe è reale allora siamo nella merda perchè ci stermineremo. Con il suo revolver distruggerai tutti quelli che ti remano contro. E così faranno i politici.
Se la tecnologia keshe è reale allora andremo a sfruttare qualche altro pianeta, perchè la brama della mente non ha fine.


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