lunedì 15 ottobre 2012

Strumento di scansione 3D svela alcuni misteri nelle pietre di Stonehenge

11/10/2012 
Strumento di scansione 3D svela alcuni misteri nelle pietre di Stonehenge

Secondo uno studio condotto da scienziati inglesi, che hanno effettuato ricerche con uno scanner 3D sulle pietre che formano il monumento di Stonehenge, hanno trovato disegni di strumenti utilizzati circa 4500 anni fa.   Il lavoro, svolto dalla English Heritage, espone molti dettagli che, fino ad ora, non erano visibili ad occhio nudo. A questo proposito, l’Agenzia rileva che “le immagini dello scanner mostrano pietre con una precisione senza precedenti.”
Ma allora come sono state costruite le pietre?

 

Secondo la leggenda, molto tempo dopo che il monumento è stato costruito, nell’età del bronzo, alcune delle persone più ricche della zona, hanno cominciato a frequentare il luogo di pellegrinaggio. 

Di conseguenza, le piccole imprese hanno cominciato a comparire  e la testimonianza dei lavori in corso all’epoca sulle pietre, viene testimoniato dalle immagini dipinte, di pugnali e asce, che ora non sono visibili ad occhio nudo.   Lo  scanner però ha rivelato che ci sono circa 71 disegni di assi che non erano stati mai scoperti prima e che risalgono a 4.500 anni.

Inoltre, lo studio ha anche confermato l’importanza di allineare il monumento preistorico nei solstizi in inverno e d’estate. Così, le pietre più grandi, più uniformi e più imponenti, che sono state accuratamente formate attraverso centinaia di ore di lavoro con martelli in pietra, sono state collocate in modo che erano visti come la prima immagine del luogo in cui i pellegrini si avvicinavano al monumento, provenienti dalla strada che si trova a nord-ovest.

Foto sopra:  immagine 3D di una delle pietre di Stonehenge (English Heritage)
Gli  esperti dicono che la vista delle pietre da quel punto “deve essere particolarmente spettacolare nel primo tramonto del solstizio d’inverno.”    

Ciò che gli scienziati hanno indicato durante le ricerche, sta nel fatto che c’è stato un lavoro enorme, altamente artistico nel lavoro che gli “artisti” hanno voluto esporre, imprimendo nello lo strato interno della pietra,  le immagini che si possono vedere solo sulla superficie attraverso il riflesso della luce solare.



Nel frattempo, gli architravi giganteschi sono serviti a pareggiare in dimensioni e altezza le pietre.    In contrasto, le pietre che erano sul lato opposto del cerchio, sono state lavorate solo sul lato interno, che è stato esposto al sole, mentre la parte esterna delle pietre furono lasciate al naturale “creando un grande contrasto “,  che indica che” questa parte delle pietre non è stato studiato in dettaglio mai fino ad ora.
A cura della Redazione Segnidalcielo

riferimento articolo
segnidalcielo.it

   
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