Oro incenso e mirra
"Il Vangelo di Matteo racconta che alcuni Magi venuti da Oriente,
giunsero a
Gerusalemme e domandarono: «Dov'è il re dei Giudei
che è appena nato? Abbiamo
visto sorgere la sua stella in
Oriente, e siamo venuti ad adorarlo».
Quei
Magi, ai quali la tradizione ha dato i nomi di Melchiorre,
Baldassarre e
Gaspare, portavano in dono a Gesù oro, incenso e
mirra. Ciascuno di questi
doni è simbolico.
L’oro sta a significare che Gesù era re: il color oro è il
colore della
saggezza, il cui splendore brilla sopra il capo degli
Iniziati
come una corona di luce.
L’incenso significa che egli
era
sacerdote: l’incenso rappresenta la sfera della religione, che
è anche
quella del cuore, dell’amore. Infine, la mirra è un
simbolo di immortalità:
ci si serviva della mirra per
imbalsamare i corpi e assicurarne così la
conservazione.
I Re Magi hanno quindi portato dei doni che sono in relazione
con
i tre piani: quello del pensiero, quello del sentimento e quello
del
corpo fisico. Ciascun dono è anche legato a una sefirah
dell’Albero della
Vita*: la mirra a Binah, l’eternità;
l’oro a Tiphereth, la luce; e l’incenso
a Hessed, la
devozione."
Omraam Mikhaël Aïvanhov
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