domenica 28 aprile 2013

MEDITAZIONE SULLA SORGENTE

“Se sei una sorgente, canterai e sarai udita da lontano, sarai viva, zampillante; se invece sei uno sta­gno, rimarrai soltanto calma e tranquilla. La vita dello stagno è bella, ma più bella è la vita della sorgente. La sorgente zam­pilla continuamente, manda le sue acque ai prati e agli alberi, e disseta il viandante stanco” 

Peter Deunov

Allora, cari fratelli e sorelle, riflettete sulle immagini della sorgente e della palude. Quando riuscirete infine a sentire il desiderio di amare, di fare sacrifici, di aiutare gli altri e di dare invece di prendere, significa che l'acqua già scorre dalla sorgente. Quando ciò accade, i fiori e gli alberi germogliano, gli uccelli cantano e spiriti meravigliosi prendono possesso di voi, della vostra mente, del vostro cuore, della vostra volontà, perché sono alimentati, in quanto è la sorgente che li nutre. Allora diventate ricchi e assomigliate a un paese con un popo­lo e una civiltà fiorente. E tutto ciò perché l'acqua scorre dalla sorgente. 

Questo è il lato simbolico che bisogna riuscire a capire. Quando però una sorgente si esaurisce, nessuno le rimane più vicino. Quando essa si spegne nell'uomo, non c'è più né creatività né poesia né musica né gioia; non c'è più nulla. Rimane solo il vuoto, il deserto, perché non c'è più acqua (la vita), non c'è più amore. Dovunque si vedono esseri aridi che vagano perché la sorgente si è esaurita. Così si spie­ga lo stato di infelicità degli uomini, la loro angoscia, il vuoto che esiste in essi. Sono molto intelligenti, ma hanno lasciato che la loro sorgente si prosciugasse, perché non hanno mai pensato a dare, a irradiare, ad amare. Avete capito ora il senso e la potenza della parola "sorgente"? Essa contiene un'intera scienza. 

Omraam Mikhaël Aïvanhov

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