mercoledì 15 maggio 2013

martedì maggio 14, 2013 

Un uomo australiano dichiarato clinicamente morto per 40 minuti, è stato riportato in vita grazie ad una nuova tecnica di rianimazione.
E’ accaduto a Melbourne, presso l’ospedale Alfred ed il malcapitato è Colin Fiedler, 39 anni, di Victoria. L’uomo è uno dei tre pazienti affetti da arresto cardiaco e “resuscitati” grazie all’impiego di due nuove tecniche di rianimazione.
Il nosocomio australiano, infatti, sta testando una macchina meccanica in grado di eseguire una serie di compressioni toraciche costanti, ed una macchina portatile per il cuore e polmoni utilizzata, di solito, per mantenere l’ossigeno ed il sangue costante nel cervello durante il trattamento.
Il signor Fiedler ha registrato un attacco di cuore ed è stato perciò dichiarato clinicamente morto per 40 minuti prima di essere rianimato. “Sono così grato verso i medici, più di quanto possiate mai immaginare”, sono state le parole dell’uomo rilasciate alla stampa, subito dopo aver scampato il pericolo.
Finora, sono sette i pazienti con arresto cardiaco trattati con la macchina in questione ed attraverso il meccanismo di ossigenazione extracorporea.
Questa nuova tecnica consente ai medici di diagnosticare la causa dell’arresto cardiaco e di trattarlo, mantenendo costanti, allo stesso tempo, i livelli del sangue e di ossigeno che scorrono agli organi vitali ed al cervello e di ridurre così il rischio di invalidità permanente.
Fiedler è uno dei tre pazienti che sono stati riportati in vita, ha ripreso in mano la sua vita, ritornando a casa senza alcuna disabilità.
Il paziente avrebbe potuto scegliere di essere curato in diverse strutture ospedaliere ma alla fine, i suoi parenti hanno preferito la Alfred perché sperimentale e all’avanguardia.


“Hanno scelto di farmi curare in quella rinomata struttura proprio perché i miei parenti erano a conoscenza dei tipi di trattamenti presenti al suo interno”, ha dichiarato l’uomo con somma soddisfazione, “così mi sono fatto curare dall’equipe di medici dell’ospedale, sono stato abbastanza fortunato… Anche altri pazienti, affetti dal mio stesso problema e trattati con miracolose tecniche all’avanguardia, sono guariti e tornati alle loro vite”.
Questo articolato sistema è disponibile, al momento, solo presso l’ospedale Alfred di Melbourne, mentre è in corso ancora un’intensa fase di studio e sperimentazione tesa a migliorare la terapia.

Il professor Stephen Bernard che effettua questo tipo di trattamento, ha detto che i risultati dei primi due anni dello studio sono stati entusiasmanti, e spera, con il tempo, di applicare questo sistema in altri nosocomi di Melbourne.
Volete vedere la macchina in azione?

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