lunedì 4 novembre 2013

Non credo ne  mangerò più . Anche se  è buono  , essendo  da  sardo   abituato (  vedere post precedente ) a mangiare  le interiora  di  maiale  o  agnello  . Ma : 1)  vedendo ne  trovate  un video  sotto  . SCONSIGLIABILE  PER  STOMACI DEBOLI 


Sulla  macellazione  islamica   Secondo cui a, gli animali devono essere trattati con rispetto, prima di essere macellati e deve essere recitata una preghiera prima dell'abbattimento che deve avvenire per taglio delle principali arterie del collo. 
Tuttavia, nei macelli visitati da One Voice, cinque di questi effettuavano la macellazione senza nessun preventivo stordimento. Gli investigatori di One Voice hanno sentito le grida di agonia degli animali, ma non hanno sentito neanche la loro preghiera. 



L'inchiesta condotta da ONE VOICE nel corso del 2008 rivela ciò che accade ad alcuni dei 40 milioni di bovini, suini, ovini e più di un miliardo di pollame, conigli e altri animali, uccisi ogni anno in Francia, come negli altri paesi europei.   2) da  questi due  articoli  che   articolo  che riporto  sotto  il primo è  del corriere della  sera  del 27 gennaio 2009 di Elena Meli : << (.....) 


PIATTO TIPICO – Le radici del panino, in realtà, sono assai più nobili e affondano nella tipica dieta mediterranea: il kebab (carne d'agnello con spezie) viene servito assieme al riso e alle verdure (ad esempio lattuga, cipolle, pomodori) e ha tutte le carte in regola per far parte di una dieta equilibrata e sana. Ma il doner kebab, ovvero la versione «da strada» del piatto mediorientale, è tutta un'altra storia: mister Aygun, emigrato in Germania dalla Turchia, l'ha inventato nel 1971 per dar da mangiare ai suoi connazionali in maniera semplice ed economica, infilando nella pitta (una specie di disco di pane da piegare a metà) le verdure, il condimento e la carne tagliata a fettine da un grosso pezzo che gira su un girarrosto verticale (il nome doner viene proprio da qui, perché in turco «far girare» si dice dondurmek). Risultato, un panino facile da mangiare e completo di tutto che ha dilagato in Europa e oltre. Ma mentre mister Aygun, nel suo ristorante, avrà pure continuato a usare carni scelte e ingredienti freschi, altrove le cose sono andate diversamente. Tanto che oggi, secondo l'indagine dei Lacors inglesi, il 98 per cento dei doner kebab prenderebbe il semaforo rosso per il contenuto in grassi saturi e il 96 per cento lo guadagnerebbe per il sale. Gli esperti inglesi hanno analizzato 494 kebab, trovando valori che definiscono «scioccanti». Difficile dissentire, basta guardare i dati del peggior panino passato al setaccio: 1990 calorie senza contare verdure e salse, il 346 per cento della razione quotidiana di grassi saturi e il 277 per cento della quantità giornaliera di sale. Roba da farsi venire un infarto solo a guardarlo.
SOTTO ACCUSA – Non è finita: il 35 per cento dei panini conteneva carni diverse da quelle dichiarate (pure in spregio ai precetti religiosi, visto che in due panini Halal c'era carne di maiale) e non c'erano grandi differenze fra i kebab «small» e «maxi». E non è neanche la prima volta che questi panini finiscono sotto accusa: già un paio di anni fa una ricerca aveva segnalato che in un caso su 5 i negozi che vendono doner kebab costituiscono una «significativa minaccia» per la salute pubblica, l'anno scorso un gruppo di studiosi dell'Hampshire County Council inglese li aveva definiti «il cibo take away più grasso e meno sano» trovandoci dentro l'equivalente calorico di un bicchiere di olio. «In linea teorica potrebbe essere un pasto equilibrato e sano» ha spiegato Simon Langkey-Evans, nutrizionista dell'università di Nottingham nel Regno Unito. «Ma le porzioni sono di solito grandi, poi ci sono troppe salse e condimenti». Alla fine ci ritroviamo in mano un panino gustoso (bisogna ammetterlo, e certo non stupisce con quel che c'è dentro), di sicuro economico per le nostre tasche, ma che chiede un conto salato al nostro benessere.
 da http://www.google.it/ 


CIBO OCCASIONALE – Non ci sono studi a dimostrare che i doner kebab in vendita in Italia siano meno terribili, ma secondo Carla Favaro, docente alla scuola di specializzazione in scienze della nutrizione dell'Università di Milano Bicocca, non bisogna sperarci troppo: «Verosimilmente anche i nostri saranno simili: essendo in genere gestiti da stranieri, immagino che non siano “adattati” al nostro tipo di dieta». Detto questo, sono da bandire senza ripensamenti? «Non esistono alimenti del tutto vietati, anche se di fronte a dati di questo tipo viene da riflettere. L'importante è che il consumo sia davvero occasionale, soprattutto se si è a rischio (ad esempio se già abbiamo elementi di rischio cardiovascolare). Purtroppo il kebab è un cibo che può essere meno “eccezionale” del previsto: costa poco, molti studenti e lavoratori lo possono considerare il pasto ideale a mezzogiorno». I guai possibili, peraltro, non si limitano all'aumento di peso e al pericolo per arterie e cuore, ma si possono verificare anche nell'immediato: «Un panino del genere richiede tempo per essere digerito: difficile concentrarsi nello studio o lavorare bene dopo un kebab», dice Favaro. «Inoltre, se si sceglie un cibo simile ci si riempie e non si mangia sufficiente verdura e frutta, sommando all'errore di un pasto pesante la mancanza di nutrienti sani. Insomma, è davvero meglio optare per il kebab solo una volta ogni tanto», conclude la nutrizionista. >> (  qui  l'articolo integrale  ) Il secondo    tratto da  http://www.promiseland.it/ anche   se  mezzo fazioso  perchè  non fa  distinzione  fra   kebab " normale \  tipico  vedere articolo precedente  e  il doner kebab \  kebab da  passeggio  quello (  o unom dei tanti ulteriori  news  l  trovate  su   http://it.wikipedia.org/wiki/Kebab )   fast  foud 

Kebab? Ecco la composizione


Intestino, polmoni, cuore, lingua, occhi, scarti di macelleria, ossa, sale e grasso animale.
No, non è la ricetta della zuppa di una strega ma gli ingredienti della “carne” di un Doner Kebab.
Una moda spopolata in tutta Europa, il kebab è diventato il fast food più diffuso, da Londra a Barcellona, Roma, Berlino, Parigi, milioni di persone lo mangiano ogni giorno, senza sapere che cos’è e quanto pericoloso è per la salute.Mahmut Aygun, emigrato in Germania dalla Turchia negli anni Settanta è stato uno dei primi fautori della diffusione di questo alimento nel nostro continente.
 Pare che,originariamente, nei paesi arabi dove è nato, il kebab fosse un piatto artigianale e rustico di carne, anche abbastanza fresco e nutriente, servito con verdure e salse speziate.Il Doner Kebab (ovvero la versione “da passeggio”, diffusa dalla Germania in tutta Europa, ndr), invece, non ha niente di nutriente, né di buono, purtroppo.
Quel sapore anche “non male” e a volte appetitoso, che chiunque abbia mangiato un kebab conosce, non è nient’altro il risultato della lavorazione della carne con quantità spropositate di grasso animale e spezie: questo è quello che inganna il palato.
Chi è abituato a mangiare hamburger da McDonald od altre schifezze del genere, sa bene che il panino sembra buono: questo è solo un sapore indotto dal grasso utilizzato nel processo di lavorazione della carne.
Vi propongo i risultati di un’analisi condotta in Inghilterra da un equipe di scienziati e nutrizionisti e spero che vi facciano cambiare idea al momento di decidere se entrare in un “ristorante” che offre kebab.   – più del 50% dei Doner Kebab contiene carne diversa da pollo o vitello, la maggioranza dei kebab sono un miscuglio di carni diverse, tra cui quella di pecora e di maiale;
   – a parte nei kebab realizzati con un’amalgama di carni di vitello, pollo, tacchino, pecora, maiale, in circa il 9% dei casi non si è potuta individuare con chiarezza la natura della carne utilizzata nel processo di triturazione;
   – un kebab contiene tra il 98% (nel migliore dei casi analizzati) ed il 277% della quantità giornaliera di sale accettabile, oltre la quale la salute di un essere umano è a rischio;
   – un singolo kebab contiene tra le 1.000 e le 1.990 calorie (senza considerare le verdure e le salse, ndr);
   – un altro dato scandaloso è che ogni kebab contiene tra il 148% ed il 346% della quantità di grassi saturi assimilabili giornalmente da un essere umano (sempre considerando solo la carne, ndr);
Il testo integrale della ricerca è pubblicato in questo url qui   in formato pdf 
La totalità dei kebab diffusi dalla Germania in tutta Europa, contengono una quantità elevatissima di conservanti ed additivi chimici, necessari per poter assicurare la conservazione del prodotto per mesi. 
Inoltre, durante il loro trasporto ed all’interno degli stessi stabilimenti dove sono venduti al pubblico, questi rotoloni di “carne” sono soggetti a gravi interruzioni della catena del freddo, in seguito a continui e ripetuti congelamenti e descongelamenti.
Perché si deve permettere la diffusione infinita di queste nefaste porcherie alimentari? Chi ne giova se non le tasche di predatori della salute umana? Catene come queste, e vi includo i McDonald, con i loro menù assassini dovrebbero essere vietate… e invece imperversano!!… solo per il potere dei soldi. Nient’altro! Finché vi saranno questi distributori di morte non vi potrà essere pace, né benessere. Solo violenza. La violenza dell’interesse privato che predomina sul bene comune! Una educazione alla distruzione di sé, dell’ambiente e all’olocausto degli animali. Una predazione collettiva legittimata!     da  


autore: MATTEO VITIELLO del  blog  BUENO BUONO GOOD;
http://buenobuonogood.wordpress.com/2011/03/19/non-mangiate-kebab/


Anche se  non concordo    con  l'autore dell'n l'aticolo perchè debbo proibire  ciò che  a m  non piace . meglio  una  battaglia  \  guerriglia  culturale  che  il proibizionismo 

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