domenica 21 settembre 2014

๑๑๑ L'atto Magico del Cucinare : il rituale nel quotidiano ๑๑๑

Margarita Abuela racconta che quando dopo aver cucinato un cibo lo porta in tavola, ognuno ha il suo piatto, un piatto esclusivamente suo, questa meravigliosa donna antica dona il cibo ai suoi ospiti dicendo :

-L’ho pregato per te.-

C’è stato un tempo in cui il cucinare, l’impastare, sgranare i piselli e tutti i mestieri femminili erano rituali, spesso si facevano in cerchio e mentre si sgranavano i fagioli ognuna raccontava la propria vita, l’energia della Dea era viva e vitale, nonostante le difficoltà quotidiane, il cerchio femminile era presente, era lì ad accogliere le lacrime e le gioie.

Pietanza deriva dalla parola latina “pietas pietatis” che significa dedizione, rispetto, devozione, verso gli dei e verso le persone che mangeranno poi quel cibo.

Anticamente tutti questi sentimenti entravano nel cibo che si cucinava, poiché esso era maneggiato dalle donne, esse impastavano e con questo atto trasferivano il movimento dei fianchi, lì dove è custodita l’energia creativa, direttamente all’impasto.

Probabilmente la varietà di cibo era limitata ma la qualità era decisamente più elevato ed uno dei motivi di questa ricchezza di nutrimento era dato dall’energia femminile che scorreva nel cibo, trasformandolo in pietanza.

Fino a poco tempo fa se una famiglia subiva un lutto o un forte dolore, la donna non cucinava, le veniva per settimane portato il cibo già cucinato, poiché il dolore avrebbe “avvelenato” gli alimenti da lei maneggiati, quella che può sembrare una semplice superstizione in verità ha una grande base di saggezza.

Gli alimenti che mangiamo contengono tutti una grande quantità di acqua, che ormai sappiamo ( grazie a masaru Emoto e agli scienziati dell’acqua) si trasforma non appena viene in contatto con l’energia del luogo, o delle persone.

Il cibo dunque viene letteralmente trasformato dalla nostra energia, le donne questo lo sapevano bene, il cucinare era un vero e proprio atto magico d’amore

Quando si cucina si sta compiendo un rituale, quel cibo sarà la medicina o la malattia del nostro corpo, abbiamo bisogno di tornare a scegliere il cibo e soprattutto a pregarlo.

L’Atto sacro del cucinare coinvolge tutti gli elementi naturali, acqua, aria, fuoco e terra, se mentre cuciniamo entriamo in armonia con le energie degli elementi e con la materia che stiamo cucinando possiamo trasformare tutto questo in un vero e proprio rituale di guarigione.

Uno dei simboli delle streghe è il calderone, una grande pentola dove la strega cucinava la propria vita, in esso venivano bruciate le energie che si volevano trasformare e mescolate le intenzioni, le preghiere.

La strega non stava semplicemente ritualizzando un atto magico, essa attraverso il calderone dava vita alla propria visione, trasmutava le energie e portava in terra ciò che un momento prima era solo pensiero.

Il calderone è anche simbolo dell’utero femminile, il ventre della Grande Madre, lì dove tutte le energie del cosmo si incontrano e si da vita all’universo.


Ogni donna ha questo dono, un calderone magico a propria disposizione, un luogo dove trasformare le energie pesanti in energie armoniche , e mentre cuciniamo la nostra Dea interiore, impariamo a donare alla nostra famiglia, amici e animali , l’amore e la benedizione in ogni piatto che per loro preghiamo.



Selva Della Luna
http://nelnomedellamadre.blogspot.it/

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