venerdì 26 dicembre 2014

Omraam Mikhaël Aïvanhov

 
"È già accaduto che, in un momento di scoraggiamento, alcuni
artisti (pittori, compositori, poeti, romanzieri, drammaturghi)
abbiano distrutto certi loro capolavori.
Ed è stato un peccato, perché hanno fatto del male a se stessi e hanno anche privato
l'umanità di qualcosa di grande e di bello.
 
Il motivo di quel gesto risiede nel fatto che erano rimasti troppo concentrati su
se stessi, sulle loro difficoltà, le loro angosce, i loro tormenti.
Non hanno saputo uscire dai limiti del proprio sé, per
mettersi in contatto con tutto ciò che vi è di buono e di bello
negli esseri umani e nella natura.
 
Solo questo atteggiamento avrebbe potuto proteggerli, impedendo loro di riversare la
propria insoddisfazione sull'opera.

Proprio come l'artista, uno spiritualista può passare attraverso
periodi di scoraggiamento, perché procede su un cammino difficile, e deve sapersi proteggere.
 
Come? Meravigliandosi delle opere di Dio e dei Suoi servitori.
Grazie a questa sensazione esaltante, rimedia all'abbattimento e anche alla disperazione che
le proprie imperfezioni gli possono suscitare."

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