martedì 14 agosto 2012

 Il riscaldamento continua a diminuire


A sinistra l’incremento delle temperature degli USA come apparivano considerando tutti i siti del NOAA e dopo aver eseguito le correzioni (erronee) considerate utili per omogeneizzare i dati. A destra in basso, gli incrementi ottenuti considerando solo siti di classe 3,4 e 5 (i meno attendibili). In alto a destra, gli incrementi ottenuti con siti di prima e seconda categoria (quelli non corrotti da fonti di riscaldamento artificiali). I vari colori sono spiegati nella tabella posta all’estrema sinistra.

di Vincenzo Zappalà

Un gruppo di lavoro formato da parecchi scienziati americani ha svolto un’analisi di cinque anni per valutare l’accuratezza dei dati sulla temperatura forniti dalla rete NOAA, finora accettata come la più realistica e sulla quale si sono basati gli studi presentati dai membri dell’IPCC. I risultati sono a dir poco rivoluzionari.

Per compiere la ricerca è stato utilizzato il metodo di METEO-France, giudicato oggi il più valido per stabilire la bontà dei siti in cui sono posti i termometri. La qualità di questi dipende da vari fattori, come la lontananza da fonti di calore urbane, dalla vicinanza di aeroporti, dall’appartenenza a zone rurali o agricole, dalle correzioni utilizzate finora per rendere omogenei i vari dati. 


L’autorevolezza del lavoro è indubbia e ha un’ulteriore punto di forza nel fatto che gli studiosi hanno voluto rendere pubblica la versione preliminare, prima ancora di sottometterla alla rivista per la pubblicazione. In questo modo, i “referee” (giudici esterni) non saranno solo i due prescelti dall’editore, ma tutta la comunità climatologica internazionale. Un gesto di grande serietà scientifica, di sicurezza nei risultati e nel metodo usato per ottenerli. I risultati sono veramente impressionanti. 

 Dopo aver applicato il nuovo metodo di valutazione e classificati i siti delle misurazioni di temperatura in cinque categorie legate alla qualità dei rivelamenti, si è trovato che nel periodo 1979-2008 (quello giudicato di maggior impatto per il Riscaldamento Globale) i risultati finora mostrati sono stravolti da effetti di selezione macroscopici. L’andamento del riscaldamento negli USA è completamente da rivedere.

In particolare, si è stabilito che utilizzando solo i siti più attendibili il trend è di 0.155°C per decennio. Lo stesso andamento diventa 0.248°C per decade quando si usano i dati di stazioni in siti non ottimali. Se, infine, si tengono conto tutte le stazioni, ma con le correzioni erronee eseguite a posteriori, l’andamento diventa addirittura di 0.309°C. In altre parole, l’aumento di temperatura, basato su siti di alta qualità, è estremamente più basso di quanto ipotizzato finora. Gli studiosi vorrebbero ora valutare la situazione a livello mondiale, ma si pensa che si otterranno risultati analoghi. Le conclusioni le lascio ai lettori a cui do tutte le referenze del caso. Voglio solo aggiungere che quando la serietà scientifica ha il sopravvento, molti atti di fede si sciolgono al Sole (anche senza temperature in aumento irrefrenabile). Ovviamente, nessuno vuole mettere in dubbio la buona fede dei lavori presentati dall’IPCC, ma sicuramente i suoi membri dovranno ora rivedere completamente le stime catastrofiche con cui i media ci hanno perseguitato.

Questo risultato conferma quanto già riportato poco tempo fa in questo articolo , basato su dati completamente diversi e di più ampia portata.

Articolo originale

Figure e grafici dell’articolo originale

PPT dell’articolo originale

PPT sulla metodologia utilizzata nell’articolo originale

http://www.altrogiornale.org/news.php


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