martedì 11 settembre 2012


Altreconomie: Jak Bank


A CURA DI Vita (www.vita.it)

«Ero venuto per vedere chi c’era dietro ma… accidenti, siamo tutti davanti!». È il commento di Gianni, neo socio Jak, postato sull’apposita pagina di Facebook, poche ore dopo essere tornato dalla tre giorni di summer school (anzi, “Jakschool”) tra i colli toscani. Altro post: «Domenica presentiamo il primo circolo Jak in Sardegna, a Borore. Chi viene? Come ci organizziamo con i passaggi?». E via con il fitto dialogo online. Commenti seri e scherzosi, segnalazioni di letture, articoli ri-linkati, giornate comunitarie di studio. Sembrerebbe un gruppo di amici impegnato in discorsi in libertà e invece è – per l’esattezza, sta per essere una banca. E non la solita banca…

L’articolo comparso sul Sole24Ore Lunedì 13 Agosto 2012 a pag 19, nella rubrica “Impresa e territori” – che è possibile leggere per intero al termine di questo post –  presenta al pubblico italiano una realtà insolita, di provenienza svedese: Jak Bank, la banca senza interessi.
Abbiamo in un post precedente parlato dell’inevitabilità di un crollo di questo sistema e del passaggio ad una realtà diversa.
Ebbene perché questo passaggio possa avvenire è bene che ognuno di noi familiarizzi con concetti che stravolgono quello che siamo sempre stati portati a pensare. Per esempio che chi presta soldi debba farlo necessariamente per interesse.
Proviamo a concepire la possibilità che sia possibile l’esistenza di una struttura finanziaria che opera in questo modo, con questo principio.
Visitiamo il sito di Jak Italia   http://www.jakitalia.it/ e proviamo a lasciare un brandello di terreno soffice nella nostra mente, per vedere se il seme concettuale di un’idea del genere può attecchire.
Se dovremo creare economie altre da qualche parte dovremo pur cominciare… no?
Jervé - ICONOCON.IT

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