venerdì 28 settembre 2012

ESCLUSIVO: intervista a Mehran T. Keshe

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28 SETTEMBRE 2012


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Jervé (G.A. Palumbo) con Mehran T. Keshe

Ninove, (Belgium) 24 september 2012
 È con grande piacere che Iconicon annuncia di aver potuto intervistare in esclusiva l’Ing. Mehran T. Keshe, titolare e custode della Fondazione omonima situata in Belgio, che detiene i diritti su un insieme di tecnologie al plasma studiate originariamente per il programma spaziale e potenzialmente in grado di rivoluzionare diversi settori della nostra vita, proiettaindoci in un futuro che appare ora assolutamente fantascientifico.
Un fortunato concatenarsi di eventi ci ha permesso, con nostra grande soddisfazione, di andare a toccare con mano quella realtà, conoscere personalmente lo scopritore di tecnologie così profondamente innovative e renderci conto personalmente, superando il filtro e l’inevitabile distorsione che la notizie, rimbalzando da un blog all’altro nel web, possono subire.
Già perché i media ufficiali non hanno finora parlato della Fondazione Keshe. I comparti su cui le nuove tecnologie al plasma vanno ad impattare sono in assoluto i più strategici del mercato: produzione di energia, trasporti, salute, sistemi di disinquinamento, creazione di nuovi materiali in svariati settori industriali. Facile immaginare come gli interessi implicati siano immensi.
Appare quindi chiaro come il silenzio su un tema così delicato sia l’opzione più ovvia da parte dei poteri forti, e gli obbedienti media mainstream abbiano finora taciuto pressoché del tutto su questo tema.
Ma sul web al nome di Mehran T. Keshe, ingegnere nucleare di origine iraniana, molte fonti di informazione off-mainstream guardano con crescente interesse e speranza. La speranza che, dopo innumerevoli casi del passato in cui invenzioni e tecnologie rivoluzionarie, appena venute alla luce e mostrato il proprio potenziale sono poi finite, per acquisto o sequestro preventivo, nel segreto delle casseforti di grandi aziende ed enti governativi, stavolta questo non accada e all’umanità sia finalmente dato modo di passare ad una tappa evolutiva ulteriore.
Perché se la situazione geopolitica, così fluida come nel momento attuale, dischiuderà a breve termine scenari favorevoli all’implementazione su larga scala di simili innovazioni e se queste tecnologie manterranno quel che promettono il salto evolutivo sarà davvero inimmaginabile sul piano produttivo, sociale, ecologico, culturale.


Italo Cillo, direttore di “Tempo di Cambiare”

Mission: Keshe Foundation

Per verificare la concretezza e veridicità di una tale eclatante innovazione tecnologica occorreva un contatto diretto, ed è con questo spirito che una mission alla Fondazione Keshe è stata decisa in seno alla ormai vasta e vivace web community raccoltasi attorno ai podcast periodici diffusi da Italo Cillo, marketer italiano molto conosciuto online per aver introdotto nel nostro paese il concetto di infoprodotto.
I suoi podcast, diffusi a partire dal 3 aprile di quest’anno nella rubrica “Tempo di Cambiare” a questo link, hanno immediatamente suscitato l’attenzione di migliaia di persone insoddisfatte dell’informazione diffusa dai media ufficiali, desiderose di conoscere di più riguardo agli eventi che realmente stanno determinando la storia contemporanea, e determinate così ad innalzare la propria soglia di consapevolezza, verso un progressivo miglioramento di sé e conseguentemente del tessuto sociale nel quale si vive la propria vita.
Le centinaia di commenti ad ogni singolo episodio diffuso settimanalmente da Italo Cillo hanno innescato un dibattito vivissimo, hanno stimolato la ricerca e la segnalazione di contenuti ulteriori ed arricchimenti da parte di moltissimi tra le migliaia che hanno scaricato i podcast ed hanno di fatto segnato la nascita di una community eterogenea ma straordinariamente coesa nell’intento comune di cambiare il proprio tempo: una community che, scegliendo di non identificarsi in alcuna delle categorie che il sistema continuamente preconfeziona e diffonde, ha semplicemente preso a riferimento la figura di chi, partendo da sé, innesca il processo con cui tutto il mondo viene portato a trasformarsi in senso evolutivo: il Timechanger.
Ho avuto il grande piacere di essere invitato da Italo a partecipare al secondo episodio del podcast, e di lì in poi ho seguito e partecipato al dibattito della community; da allora è nato un comune sentimento di amicizia, iniziato virtualmente in rete, ma diventato, in occasione del primo raduno di Tempo di Cambiare ad Abano Terme ai primi di Agosto 2012, reale e effettivo.
Proprio in occasione di quel primo raduno, uno degli spiriti più attivi nel forum della community, Mario Cherubini, giornalista e scrittore, coordinatore della piattaforma Talent City – la Città dei Talentiwww.youdream.info, in uno slancio di entusiasmo lanciò l’idea di chiedere un incontro con Mehran Keshe. Ebbene, grazie alla provvidenziale coincidenza data dal fatto che Ciro Pirone, ingegnere aerospaziale residente a Colonia, che da tempo seguiva il forum di Tempo di Cambiare, stava per recarsi ad una conferenza di Keshe in Olanda, la richiesta dell’incontro in breve tempo è stata accettata da Keshe e fissata la data per l’intervista lunedì 24 Settembre 2012.


Ciro Pirone, che ha intervistato Mehran T. Keshe

E così il mission team, formato da Mario Cherubini, giornalista e scrittore, Marc Benetti, tecnico audio-video, Jervé, designer e blogger è partito alla volta di Bruxelles per incontrarsi con Ciro Pirone, ingegnere aerospaziale, Team Leader all’European Aviation Safety Agency, stabilire la scaletta dell’intervista sulla base delle domande raccolte nel forum di Tempo di Cambiare e recarsi poi a Ninove, sede della Keshe Foundation, dove l’ing. Pirone ha condotto l’intervista che pubblicheremo in video su queste pagine.
Al termine dell’intervista Mario Cherubini, animatore dello straordinario progetto Talent City – la Città dei Talenti ha consegnato a Mehran T. Keshe la lettera di aggiudicazione del Premio TalentGold (Il Talento d’Oro) che gli verrà consegnato in una cerimonia pubblica a Brescia, tra le autorità locali che hanno dato il patrocinio, il 15 dicembre 2012. Keshe ha accettato il premio, verrà a ritirarlo e la sera di sabato 15 dicembre terrà una conferenza pubblica nella sala convegni del Centro Fiera del Garda a Montichiari.


Mario Cherubini, Mehran T. Keshe, Marc Benetti, Jervé

Le prime impressioni

Quale allora il primo bilancio di questo incontro, fondamentale perché la notizia dell’esistenza della Fondazione Keshe e delle sue tecnologie possa diffondersi nel nostro paese, dove è ancora sconosciuta ai più?
Possiamo dire che l’impressione generale è stata certamente positiva. In questa occasione non abbiamo visionato nulla delle tecnologie dal vivo ma abbiamo, attraverso l’intervista, preso contatto diretto con questa realtà e con il suo artefice, registrando impressioni e sfumature per capire di cosa si tratti. Com’è giusto che sia, ognuno dei quattro della mission ha avuto una reazione diversa, chi più entusiastica e trascinatrice, come Mario Cherubini, chi più severa ed analitica, come Ciro Pirone, che certamente per la sua mansione di Team Leader alla European Aviation Safety Agency aveva il compito di scandagliare possibili aspetti di dubbio.
Mehran T. Keshe si è rivelato uomo dalla forte personalità, coniugata ad un tratto pacato e cortese. Egli ha risposto con sicurezza a tutte le domande, anche quelle più “ruvide” e nei passaggi in cui la sua spiegazione ha toccato i temi del creato e del funzionamento dell’universo i suoi toni sono apparsi sinceramente ispirati, come pure alcune rivelazioni di dettagli tecnici sono state letteralmente stupefacenti.
Insomma, se volessimo riassumere in poche parole un giudizio di insieme collettivo, potremmo dire che dalle parole di Keshe le promesse di queste tecnologie al plasma sono ancora più eclatanti di quanto appaia dalle notizie diffuse in rete, lo apprenderete dai video, ma una parola definitiva per “sciogliere la prognosi” sul tema “Keshe Technology” potremo darla in occasione della presentazione-evento del 14 Dicembre prossimo, quando di fronte a 5000 persone verrà data dimostrazione della tecnologia spaziale. Da quel momento la consapevolezza collettiva potrà davvero fare uno scatto, e la gente comune potrà rendersi conto che un futuro di fantascienza si dispiega dinanzi all’umanità.
Siamo ancora più galvanizzati quindi, ma in quest’epoca di verità è giusto che continuiamo nella nostra indagine ed approfondimento.
A partire dai prossimi post pubblicheremo l’intervista video in inglese e non appena possibile procederemo alla traduzione in italiano.
Jervé- ICONICON.IT

 


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