sabato 22 dicembre 2012

Denunciati i vertici dell’UE per la persecuzione della Grecia


È stata depositata una denuncia penale per crimini contro l’umanità a carico delle seguenti 5 note personalità politiche di vertice, a livello nazionale ed internazionale:

Fautori della denuncia sono i tre giornalisti greci Georgios Tragkas, Panagiotis Tzenos e Antonios Prekas, insieme al politico greco Dimitrios Konstantaras e a due attivisti tedeschi per i diritti umani, Sarah Luzia Hassel-Reusing e Volker Reusing.
La domanda è stata presentata presso la Corte Penale Internazionale dell’Aia, indirizzata direttamente al Chief Prosecutor, Fatou Bensouda, con invito a procedere motu proprio.
Gli imputati sono accusati di essere i rei responsabili della crisi finanziaria e sociale in Grecia, per aver commesso, individualmente o insieme, crimini contro l’umanità come parte di un attacco organizzato deliberatamente portato ai danni dei cittadini della Grecia. Il documento di denuncia descrive i capi di imputazione senza mezzi termini:
“I leader dei più importanti paesi europei, Germania in testa, in cooperazione con il Fondo Monetario internazionale e la Commissione Europea, hanno imposto sistematicamente condizioni onerose alla società greca, contravvenendo alla legittimità costituzionale ed internazionale. Attraverso l’applicazione di una strategia del terrore e di ricatto contro l’opinione pubblica greca (comprese le minacce di uscita dall’Unione Europea e dalla zona Euro), i fautori di questa crisi umanitaria hanno mirato alla sostituzione della sovranità nazionale con il diritto imposto dal conquistatore economico.
I firmatari della denuncia si appellano al tribunale dell’Aia affinchè dia inizio ad un procedimento di verifica per la violazione dell’Art.15 Par.1 dello Statuto di Roma della ICC, sulla base dei seguenti fatti osservati:
1. Crollo del PIL della Grecia, -16% negli ultimi due anni;
2. Boom della disoccupazione, 22% a marzo 2012;
3. Diffusione della povertà, per 3 milioni di cittadini Greci (il 28% del totale) senza cibo nè casa;
4. Impossibilità di accedere ai servizi sanitari di base, a causa di gravi carenze nella sanità pubblica;
5. Elevato tasso di suicidi, 3 ogni 2 giorni e il 36% delle persone con disagi psichici gravi;
6. Elevato tasso di emigrazione, 7 giovani su 10 preferiscono andarsene all’estero.

In base a tali fatti, la denuncia vuole far valere presso la corte dell’Aia – sotto la cui giurisdizione sono disciplinate le crisi umanitarie, i crimini contro l’umanità e i genocidi – l’art. 7 dello Statuto di Roma, in base al quale i seguenti reati:
a) sterminio,
b) schiavizzazione,
c) privazione della libertà fisica,
d) altre azioni inumane che causino sofferenza fisica o psicologica,
si intendono essere stati perseguiti sistematicamente dagli imputati in un attacco deliberato alla nazione della Grecia, con la precisazione che:
L’attacco portato contro qualsiasi popolazione civile non deve essere necessariamente parte di un conflitto armato, ma include leggi e provvedimenti amministrativi. (…) Questi attacchi hanno causato recessione senza precedenti, impoverimento, disoccupazione, fame, impossibilità di accesso all’assistenza sanitaria di base e ai farmaci, impoverimento di persone gravemente malati e delle loro famiglie, aumento dei senzatetto, congestione delle carceri, annientamento delle attività sociali, flusso migratorio costante di giovani greci e hanno innescato una serie di malattie mentali e psichiche che in molti casi si sono rivelate fatali, visto l’elevato tasso di suicidi.”

Entrando nel campo delle responsabilità individuali:
  • Christine Lagarde è accusata  – “insieme al resto della Troika” – di aver progettato ed attuato il piano di “salvezza” della Grecia, le cui forzate misure di austerità hanno condotto il paese verso una recessione irreversibile;
  • Angela Merkel e Wolfgang Schäuble sono accusati di aver rigettato le ripetute proteste contro la rigidità delle misure, di aver causato direttamente l’impoverimento di un’intera nazione solo per motivi simbolici – per mero spirito di disciplina fiscale – e di essersi arricchiti come nazione sulle spalle della Grecia;
  • Josè M. Barroso e Herman Van Rompuy, mancando di onorare la carica di presidenti dei due massimi organi istituzionali dell’UE – istituiti per proteggere e difendere l’interesse comune degli stati membri – attraverso i loro atti ed omissioni, hanno permesso che la crisi economica greca assumesse le proporzioni di una crisi umanitaria.
Questo è un perfetto esempio di come le persone comincino ad afferrare il concetto di sovranità individuale e nazionale e ad usarlo per reclamare i propri diritti contro i propri padroni travestiti da benefattori.
Link al testo inglese integrale della denuncia: scarica il .pdf →
Link al testo inglese integrale dell’atto di presentazione: scarica il .pdf →
Link al sito dei promotori della denuncia: netzwerkvolksentscheid.de
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