DIC302012
L’alba su un Nuovo Mondo
Per qualcuno, il 21 dicembre 2012 è stato lo spartiacque fra due mondi, due ere, due modi di essere completamente diversi ed inconciliabili. Per qualcun altro invece, alla data in oggetto non è successo assolutamente nulla che sia degno di considerazione: è stato insomma un “non pervenuto”. Il giorno del 21 dicembre ha attratto su di sé molte aspettative, molte ansie e molte paure, è stato un giorno sul quale molto si è speculato – con più o meno precisione – del quale si è detto tutto e il contrario di tutto.
Durante il percorso di avvicinamento alla fatidica data, abbiamo postato diversi articoli – “diversi” sia nel senso di “molteplici” che nel senso letterale di “differenti”, quanto ad autori, a contenuto e a visioni prospettate. Si è parlato di allineamenti galattici, ascensioni di massa, rialzi della frequenza vibrazionale planetaria, sparizioni improvvise di esseri umani e timeline al punto di separazione. Che cosa è accaduto di tutto ciò? Come si è manifestato? Chi lo ha percepito? Cerchiamo di riordinare le idee e di riprendere in mano i fili di un discorso che abbiamo lasciato bisognoso di una conclusione.
Cosa è successo?
Si è effettivamente verificato un allineamento energetico esoterico[1] fra il centro galattico, i pianeti e la Terra, come anticipato nella prima parte di questo post. Ciò ha portato l’intera Griglia Cristallina ad uno stato vicino a quello del Punto Zero: a livello globale, si è verificato un congiungimento dimensionale per collasso e sovrapposizione di multipli livelli di coscienza. Tanto per essere ancora più semplici, è come se le dimensioni superiori si fossero improvvisamente sovrapposte e avvicinate a quella dove dimoriamo normalmente in coscienza, rendendosi disponibili alla percezione individuale.
Il picco fenomenico, rilevabile già a metà mattinata del 21 dicembre, è perdurato durante i giorni del 22 e del 23 dicembre, per poi andare in progressiva attenuazione. Il culmine energetico ha disatteso tuttavia le aspettative circa la sua entità. È possibile – ma rimane da verificare – che la causa di questo possa imputarsi a fattori ostativi deliberatamente posti in essere da coloro che avevano un interesse personale a ridurre la misura del fenomeno, come racconta questo nativo Maya.
Ad onore di chiarezza – lo scrivemmo già nell’introduzione di questa pagina, ma giova ripeterlo ancora qui – nella terminologia più invalsa si intende per “Ascensione” un generico rialzo vibrazionale, una genericaespansione di coscienza, un qualsiasi passo in avanti compiuto dall’essere umano lungo il sentiero spirituale. Il 21 dicembre tale è stato per tutti: un’occasione da cogliere, un’energia da percepire, un momento da sfruttare per progredire, ognuno secondo la propria volontà e potenzialità. In questo senso, si può dire che nei momenti dell’allineamento si sono create le condizioni più favorevoli per le ascensioni individuali.
[1] Qui il termine “esoterico” va inteso come “nascosto”, cioè non rilevabile astronomicamente.
L’esperienza di Punto Zero
Il 21 dicembre, ognuno a suo modo ha potuto sperimentare un’esperienza di Punto Zero. I mondi superiori si sono resi accessibili, le parti spirituali dell’essere umano hanno aperto le loro porte ad una percezione amplificata, lo stato di coscienza che abbiamo sempre anelato raggiungere si è fatto trovare a portata di mano, quei livelli di esistenza dei quali abbiamo sempre desiderato avere una dimostrazione tangibile si sono finalmente rivelati a noi.
È davvero un’impresa tentare di descrivere le varie sfaccettature di quest’esperienza, perché ognuno l’ha sperimentata in maniera intima ed individuale. Ecco perché abbiamo esortato, nell’introduzione di questo post, a metterci nelle condizioni migliori per vivere il 21 dicembre mantenendo un profondo contatto con noi stessi, anteponendo la referenzialità esperienziale/interna quella informativa/esterna. Era l’unica cosa che contava davvero perchè ognuno di noi si sarebbe trovato nelle condizioni di avere la propria personale Rivelazione.
Ecco che cosa è stato il 21 dicembre: una RIVELAZIONE cioè – etimologicamente dal greco – un’APOCALISSE, un gettare via tutto ciò che copre, un rimuovere il velo, uno svelare i segreti più profondi della nostra Divina natura.
La molteplicità delle esperienze
Questo processo si è declinato in una miriade di vissuti e sintomi: qualcuno già dalla sera del 20 dicembre ha avvertito un’euforia immotivata, sentiva che qualcosa di grande si stava chiudendo definitivamente, percepiva chiaramente l’imminenza di qualcosa di epocale. Tutto ciò – è doveroso precisarlo – non ha nulla a che vedere con l’autosuggestione derivante dal conoscere in anteprima le notizie salienti circa il giorno successivo nè dalle aspettative generate. Riguarda soltanto, coma da premessa, la propria esperienza internamente riferita e percepita a livello sovramentale, a livello del Cuore, dello Spirito e dell’Essere, durante quegli istanti che sono diventati eterni.
Ecco dunque una lista non esaustiva di possibili esperienze. Come al solito, vi saremo grati se nella sezione commenti vorrete arricchirla del vostro contributo personale:
- contatto amplificato con le parti più profonde di noi stessi;
- voglia di stare in pace a riflettere, in calma e tranquillità;
- picco di energia fisica, intensa eccitazione, euforia e voglia di muoversi;
- desiderio di raccogliersi più a lungo del solito in meditazione o in preghiera;
- senso di leggerezza estatica, beatitudine e gioia immanente;
- esperienze extrasensoriali amplificate, come la telepatia;
- sensazione di stare abbandonando il vecchio per il nuovo;
- cambiamento improvviso di abitudini e schemi di pensiero;
- sentimento d’amore amplificato per i propri cari e per il mondo;
- incremento delle energie percepite durante la meditazione;
- estasi mistica con improvvisi insight e visioni;
- tono emozionale più alto del solito;
- accadimento di episodi significativi, simbolici e/o probatori;
- comprensione dei profondi significati spirituali di passati accadimenti e relazioni;
- viaggi astrali e/o sogni più vividi del solito;
- rilascio emozionale accompagnato da pianto liberatorio e/o dolori fisici;
- nuovi e più elevati propositi per il prosieguo della nostra vita.
I veri tre giorni di buio sono stati quelli compresi fra il 21 e il 23 dicembre: vissuti al massimo delle potenzialità offerte, sono stati giorni di profondo raccoglimento, in cui abbiamo “spento” temporaneamente il mondo esterno e ci siamo avventurati “al buio” in dimensioni di coscienza inesplorate, durante i quali abbiamo avuto la possibilità di rivedere e riesaminare la nostra intera esistenza, di comprendere chi siamo veramente e di indirizzarci in maniera più consapevole verso un radioso futuro. Questo è stato il vero e profondo senso del 21 dicembre. La fine di un mondo e l’inizio di un altro, in cui il passaggio è stato, è e sarà del tutto imperniato sulla percezione e la creazione delle rinnovate coscienze individuali.
Qualcuno è asceso?
Nella corretta terminologia esoterica, la parola “Ascensione” non designa l’intero percorso evolutivo in senso generico, non si riferisce ad un qualsiasi passo in avanti ma rappresenta soltanto l’ultimo[2] di questi passi, quello che porta dinanzi e oltre il portale della 5° iniziazione, propriamente detta della “Rivelazione” (guarda caso…) e impropriamente chiamata, nella teologia cristiana “Resurrezione”[3]. L’Ascensione è l’iniziazione che espande la coscienza e la emancipa dal triplice mondo dell’esperienza umana 3D (fisico – emozionale – mentale), innalzando l’essere umano al rango iniziatico di Maestro Asceso.
Si stima che, al 21 dicembre 2012, 1 persona ogni 500mila fosse in grado di attraversare questa soglia, dopo essersi dedicata per lunghi anni ad una preparazione mirata. Non sappiamo quanti l’abbiano fatto effettivamente, ma sappiamo con certezza che qualcuno c’è riuscito.
La prima considerazione da fare è dunque la seguente: nonostante si sia parlato di ascensione di massa, a fatti compiuti osserviamo che il Creatore non ha derogato alle inflessibili leggi meritocratiche delleantiche scuole misteriche: soltanto coloro che, dopo aver attraversato ordinatamente le precedenti 4 iniziazioni/ espansioni di coscienza (Risveglio, Riallineamento, Trasfigurazione e Rinuncia, già descritte qui e, più in dettaglio, qui) e si sono presentati pronti alla soglia dell’evento ed allineati in piena volontà al proposito di salire in coscienza, hanno avuto il privilegio di qualificarsi come i nuovi Maestri Ascesi. In altre parole, il Cosmo funziona ancora secondo le stesse leggi spirituali che lo hanno governato negli ultimi millenni, e questa è una buona notizia.
[2] L’Ascensione è l’ultimo passo nel sentiero evolutivo umano propriamente detto. Una volta entrati stabilmente in coscienza nei regni superiori l’evoluzione naturalmente non si arresta, ma prosegue secondo sentieri che esulano gli scopi di questo articolo. Considerando globalmente l’intero processo a cavallo dei mondi umano e sovra-umano, la 5° iniziazione non è dunque l’ultimo gradino del sentiero evolutivo, ma ne rappresenta comunque una pietra miliare.
[3] Nella teologia cristiana il mistero della Resurrezione è commisto al mistero dell’Ascensione, donde la confusione dei nomi in ambito extra-teologico. In realtà, con il nome di “Resurrezione” si designa più propriamente la 7° iniziazione, grazie al quale la coscienza si eleva fuori dal piano evolutivo planetario ed entra in contatto stabile con le energie e gli esseri cosmici.
Che cosa è accaduto alle persone ascese?
Come è stata questa esperienza che possiamo chiamare a ragione “Ascensione” nel significato ristretto del termine? Si è trattato di una cerimonia avvenuta sul piano eterico e riguardante il chakra della Radice[4], innalzato in vibrazione e portato a confluire verso il chakra della Corona. Tale riunificazione e fusione del dualismo polare 3D (Maschile e Femminile, Spirito e Materia, Terra e Cielo) ha estratto la coscienza dal corpo fisico in un’esperienza simile alla morte. Pur mantenendosi ancorata alla 3° dimensione, la coscienza ha goduto di un attimo eterno di permanenza nella pura 5D (donde il nome esoterico di “Rivelazione”), durante il quale si è rinnovata e purificata.
Il legame fra corpo di luce e il corpo fisico (giova anche qui ripetere che il corpo fisico si può considerare come la parte più densa del corpo di luce) non si è mai spezzato del tutto, ma si è fatto più blando. La coscienza è poi migrata definitivamente e stabilmente nel corpo di luce, e il corpo fisico è diventato uno strumento di servizio per l’anima liberata, un semplice appoggio e non più la sua prigione. Da quel momento, il Maestro Asceso dimora stabilmente in coscienza nella 5D pur potendo operare ancora nella 3D. Parlando nei termini dati dal maestro Gesù, si è realizzata la profezia: “Siate nel mondo ma non siate del mondo.”[Gv 17, 14]
Il corpo fisico è rimasto in vita per tutto il tempo e non è mai sparito dal campo ottico. Anche qui, nessuna deroga a ciò che è sempre stato[5]. I fenomeni paranormali che interessano il corpo fisico (ubiquità, bilocazione, smaterializzazione) che abbiamo tradizionalmente imparato ad associare ai santi e ai mistici di ogni tempo, sono potenzialità – e non necessità – che si aprono dinanzi ad Ascensione conseguita ma non sono correlati all’istante cerimoniale dell’Ascensione stessa. Visto con gli occhi della 5D, dove i nessi causali non sono temporali, i fenomeni ESP del corpo fisico sono una conseguenza dell’Ascensione; quando lo si traduca nel linguaggio dello spazio-tempo lineare della 3D, non è detto che i due fenomeni si manifestino come temporalmente coincidenti.
In conclusione, a livello individuale le ascensioni si sono svolte senza deviazioni significative dalla prassi secolare. Cosa è accaduto invece a livello globale?
[4] Le prime 5 cerimonie di iniziazione riguardano il potenziamento vibrazionale dei seguenti chakra, con relativa espansione del livello di coscienza associato a ciascuno di essi: 1) Risveglio → chakra Sacrale; 2) Battesimo → chakra della Gola; 3) Trasfigurazione→ chakra del Terzo Occhio; 4) Crocefissione → chakra del Cuore; 5) Ascensione → chakra Radice.
[5] Lo scrittore inglese J.R.R. Tolkien - la cui immensa cultura letteraria spaziava fino all’esoterismo, alla cosmogonia e alla mitologia – nel romanzo fantasy “Il Signore degli Anelli – la compagnia dell’Anello” ha descritto un episodio di Ascensione avente come protagonista lo stregone Gandalf il Grigio. Dopo aver combattuto il Balrog nelle Miniere di Moria, Gandalf “errò fuori dello spazio e del tempo” per poi ritornare trasmutato nei panni di Gandalf il Bianco a terminare la sua missione, nello stesso mondo nel quale aveva abitato, ma con una luce, una coscienza e della abilità notevolmente amplificate.
La Nuova Terra
L’allineamento del 21 dicembre ha segnato inequivocabilmente un nuovo inizio planetario. Per entrare in un paragone “meccanico”, al completamento della Griglia Cristallina 144 del 12/12/12 si è terminata la costruzione della macchina, dal 12 al 21 dicembre si è fatto il rodaggio e il 21 dicembre si è resettato il sistema ed avviato il motore. Di fatto la Nuova Terra è oggi un pianeta in cui la coscienza di 5° dimensione si è ancorata ed attivata, sta entrando in manifestazione ed è disponibile su scala globale come mai prima d’ora.
Il 21 dicembre è stato il culmine di tutto ciò che lo ha preceduto, il compimento di interminabili anni di preparazione individuale e globale da parte di coloro che sono venuti qui come aiutanti e servitori del Piano Divino. È stato il naturale climax dell’avvento di una nuova cultura mondiale che, nell’ultimo sessantennio ha segnato la caduta del dogmatismo religioso, l’avvicinamento della scienza al mondo spirituale, il riconoscimento del Tutto come coscienza/energia, l’introduzione della medicina olistica, il rifiuto di intermediari religiosi nel rapporto fra uomo e Dio, la ricerca di fonti di energia libera e alternativa, l’avvento di una nuova consapevolezza alimentare e un nuovo senso di fratellanza globale.
Tutto questo, che finora è stato contrassegnato dai crismi del pionierismo, del progressismo e della cultura di nicchia, assurgerà nel prossimo futuro al ruolo da protagonista indiscusso, diverrà il paradigma di riferimento per l’essere umano medio e declasserà al rango di conservatorismo minoritario ciò che oggi percepiamo essere lo standard normativo, segnandone un inesorabile declino.
Se pensiamo che questi cambiamenti radicali in tutti gli aspetti della vita dell’uomo si sono compiuti nel giro di pochi decenni, non faticheremo ad ammettere che ci troviamo nel corso di una delle rivoluzioni globali più rapide, silenziose ed incisive della storia, che non ha luogo soltanto sul piano fisico – come le guerre del passato – ma anche e soprattutto sul piano del sentire, del pensare e dell’essere. È di fatto, una rivoluzione multidimensionale.
Il 21 dicembre è anche il punto di inizio per ciò che sarà, la cerimonia inaugurale di una nuova stagione dell’evoluzione umana. Il paradosso – ma non troppo – è che un simile cambiamento epocale sia stato percepito soltanto da una parte dell’umanità. Di certo, l’acqua pura della 5D è stata appena versata e le radici del pianeta Terra abbisognano ancora di tempo per assorbirla e farla penetrare capillarmente ad irrigare le ultime foglie dello scetticismo.
Il 2011 è stato l’anno prodromico, l’anno delle avvisaglie. Il 2012 è stato l’anno della maturazione e del compimento. In questo 2013 vedremo cadere tanti vetusti schemi politici, economici e sociali del vecchio mondo che ormai non reggono più il passo. Sarà l’anno del raccolto, l’anno in cui ciò che finora molti hanno soltanto sognato e sperato entrerà lentamente in manifestazione.
Si è parlato anche di cataclismi che avrebbero sconvolto la Terra. A ragion veduta, già da qualche anno un’interminabile successione di eruzioni vulcaniche, maremoti, sinkhole, uragani ed affini sta turbando l’intero globo. Forse non ce ne accorgiamo perché questi eventi non sono accaduti direttamente sotto casa nostra, ma sono accaduti e probabilmente continueranno ad accadere. Per nostra fortuna, il cambiamento geologico è stato finora ammortizzato da Gaia frammentandolo in una serie di eventi cataclismatici di portata regionale o locale. Ciò non lascia che presagire il meglio per il futuro, e parte di questo merito va senza dubbio riconosciuto all’umanità tutta, che ha assorbito l’energia lentamente senza rigettarla, evitando di trasformarsi nel tappo occluso di una pentola a pressione posta sopra la fiamma.
La separazione delle timeline
Non tralasciamo quelli per cui il 21 dicembre non è stato niente di più dell’ultimo giorno di lavoro prima delle sospirate vacanze di Natale, un giorno perfetto per avvantaggiarsi con lo shopping natalizio o per schernire – fra una birra e l’altra, al bar con gli amici – quel primitivo popolo che aveva predetto malauguratamente la fine del mondo. Sono coloro per cui il 21 dicembre è stato un giorno qualsiasi, un banale riquadro che sul calendario segue il 20 e precede il 22, sono quelli per cui l’esperienza di Punto Zero o la Rivelazione non sono nient’altro che le ultime trovate dei freakettoni new-age.
Ci sono anche coloro per cui il 21 dicembre invece è esistito, ma nel solo senso disconnesso dato dalla raccolta disordinata di nozioni e/o dalla scelta di stati emozionali disfunzionali. Sono quelli che, mal interpretando le autentiche peculiarità apocalittiche del 21 dicembre, hanno scelto la paura e si sono aggrappati con le unghie e con i denti alla realtà 3D, mettendosi in coda per entrare a Bugarach o rintanandosi in bunker sotterranei forniti di provviste per la sussistenza. Così facendo si sono allontanati dal vero senso di questo passaggio, si sono sconnessi dalla Fonte e, assecondando un cieco materialismo, hanno cercato di compilare il loro personale mosaico mettendo insieme le tessere sbagliate.
Per la coscienza spirituale, esiste solo ciò che si può percepire a livello di sensi interiori. Ciò che di multidimensionale non può essere direttamente percepito, semplicemente non esiste se non per unassiomatico atto di fede. Certamente, possiamo tentare di specularci sopra, cioè di creare a livello mentale delle forme-pensiero adeguate nella speranza che siano un ricalco esatto della realtà soprasensibile non direttamente percepibile che si propongono di descrivere: ma a quel punto l’essere spirituale si trova nelle condizioni di conoscere non più la realtà stessa, ma solo le sue forme-pensiero riguardo quella realtà, date in forma di credenze, idee, etichette e concetti astratti: le sue produzioni soggettive vorrebbero avvicinarlo alla comprensione categorica di quella realtà ma purtroppo si erigono ad ostacolo, demarcando il confine fraconoscenza ordinaria e gnosi illuminata.
È come il gioco delle ombre cinesi che vediamo proiettate da dietro ad un telo. L’esistenza di quel telo ci rivela l’essenza di quelle ombre, ce le segnala ma al contempo ce ne separa e le deforma, perché ce ne dà un surrogato, una proiezione corrugata dalle sue pieghe. Questo è ciò che la religione ha fatto nei secoli: farci assaporare una versione distorta e soffusa di Dio ma frapporsi al contempo fra l’Anima individuale e l’autentica versione Divina.
La vera evoluzione spirituale si ha invece quando a livello del nostro essere profondo sperimentiamo direttamente ed individualmente le realtà superiori dell’esistenza, tanto da emanciparci a priori dalla scelta tra credere o non credere. È questa la gnosi, una forma di conoscenza superiore illuminata e non filtrata attraverso le forme-pensiero della mente.
È proprio a questo livello che le timeline si stanno separando. Nel silenzio, con una lentezza che non ama i clamori nè le folle e aborrisce gli effetti speciali, si è generata una frattura fra coloro che percepiscono che a livello sottile qualcosa di grande è già avvenuto, percepiscono un’aria rinnovata, un’energia allo stato potenziale tuttora in attesa di una piena manifestazione e quelli che non hanno percepito assolutamente nulla. Dove condurrà questa frattura – alla progressiva rivitalizzazione di tutti o alla caduta delle foglie secche – sarà il tempo a dircelo. L’ascensione di massa è stato solo un bellissimo sogno o è stata soltanto rinviata o dilazionata? Anche in questo caso, il tempo parlerà; anzì, lo sta già facendo per coloro che hanno orecchie per udire. Lo stesso tempo che scorre inesorabile e che fra poco porterà a conclusione uno degli anni più incredibili che l’umanità abbia mai vissuto.
In occasione dell’avvio del 2013 vi facciamo i nostri migliori auguri per un Nuovo Inizio. Non sta sorgendo semplicemente l’alba su un nuovo anno. STA SORGENDO L’ALBA SU UN NUOVO MONDO. Un mondo che tutta l’umanità è chiamata a costruire insieme.
Hearthaware blog
Autori: Lòthlaurin & Carthesio
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