sabato 8 dicembre 2012



Tonini-21-dic

Marina Tonini parla del 21 dicembre 2012



Dopo un silenzio di quasi 4 mesi dall’ultimo episodio del suo videoblog (vedi come riferimento il nostro post In-Coscienza Aliena: videoblog con Marina Tonini del 19 agosto), la contattista Marina Tonini è tornata on-line con un ulteriore video-monologo in cui tocca il tema della fatidica data del 21 dicembre 2012. Abbiamo scelto di trascrivere, come introduzione al video, una bella riflessione inviataci da un nostro lettore sincronicamente alla data di pubblicazione del video, che parla del 21 dicembre in maniera profondamente simile. Lòthlaurin
21 dicembre 2012, la fatidica data: mancano pochi giorni.
È davvero importante sapere cosa avverrà in quel giorno?
Al di là di tutto ciò che si è detto, letto, scritto ecc., se per ipotesi dovesse finire il mondo, TU come trascorreresti questi ultimi giorni? Comincia col darti delle risposte ed in fretta, perché non c’è tanto tempo. Di impulso cosa faresti? Quali sono le cose per te più importanti? Sono cose o… persone?
Ti dico intanto, mentre tu pensi, cosa farei io.
Andrei da tutti coloro con cui ho lasciato qualcosa in sospeso, nel bene o nel male. Ad alcuni chiederei scusa, ad altri direi ciò che non ho avuto il coraggio di dire. Cercherei di riappacificarmi con qualcun altro e certamente mi vorrei chiarire con tutti. Non vorrei lasciare nulla di “in sospeso” e dove posso cercherei di fare il possibile per risolvere le questioni rimaste o lasciate irrisolte.
Poi, fatto tutto quanto, vorrei i miei affetti più cari vicino e direi loro che li amo e che li ringrazio di aver condiviso parte della loro vita con me. Li ringrazierei del loro dono e direi loro che per me sono preziose. Quindi, serenamente e col cuore in pace, affronterei il giorno fatidico.
Il bello di tutto questo è che se ci fosse un “giorno dopo” sarebbe per me comunque diverso. Ebbene si! Se mettessi in pratica tutto quanto senza aspettare la fine del mondo, comunque sia, il 22 dicembre sarebbe l’inizio di un nuovo mondo, perché avrei occhi diversi per vedere e sentire.
Un volta il Mahatma disse: “Sii tu il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo”, e così facendo metterei in pratica questa sua massima. Se il mio atteggiamento cambiasse, poiché sono riuscito a chiudere tutte le questioni irrisolte, allora il mio atteggiamento verso il mondo sarebbe diverso e diverso sarebbe per me il mondo dinnanzi.
A questo punto non c’è bisogno di un’apocalisse, o di una malattia terminale per capire cosa è importante per noi, ma solo pensare di perdere la vita e capire cosa è veramente prezioso nella vita. Posso quindi metterlo in pratica in qualsiasi momento senza finali drammatici.
Il buon Socrate diceva gnôthi seautón, ovvero “Conosci te stesso” se vuoi conoscere gli Dei; ed affrontando forse la cosa più difficile, mettendo da parte il nostro ego e dando esclusivamente spazio alla nostra anima affrontando le nostre paure ed i nostri limiti, si potrebbe raggiungere una sorta di illuminazione, un piccolo Nirvana. La paura della perdita potrebbe spingerci ad abbandonare la nostra parte rigida e a tirare fuori la nostra più preziosa umanità: la scintilla divina che ci illumina dall’interno.
E lo sai cosa faccio?
Adesso lo faccio… e che possa trovare in me il coraggio e la forza per farlo.
Un abbraccio, Gabriele

In-Coscienza Aliena – Episodio 14

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