Una pianta del Tibet è l'elisir di lunga vita: lo scoprono i ricercatori di Harvard
Un gruppo interdisciplinare di ricercatori facente parte della
prestigiosa 'Harvard School of Dental Medicine' e del 'Massachussets
General Hospital' hanno individuato i meccanismi di funziomento del
chang shan, un rimedio tradizionale cinese estratto dalla radice di una
varietà di ortensia che cresce in Tibet e Nepal, utilizzato da millenni
per curare la malaria.
I ricercatori hanno scoperto che l'alofuginone,
ossia la componente attiva della pianta, non solo è un
anti-infiammatorio, ma potrebbe essere efficace anche per trattare
malattie auto-immuni, perchè arresta lo sviluppo di una classe di
cellule del sistema immunitario.
Le cellule sono i linfociti T helper 17, che regolano la risposta infiammatoria in varie malattie auto-immuni. ''L'alofuginone previene la risposta autoimmune senza compromettere il regolare funzionamento del sistema immunitario'', spiega il dottor Malcom Withman, uno degli specialisti responsabili dello studio americano. Altre ricerche confermano che questa sostanza ha effetti sulla progressione della sclerodermia e della sclerosi multipla e potrebbe rallentare l'evoluzione di alcune forme tumorali.
Le cellule sono i linfociti T helper 17, che regolano la risposta infiammatoria in varie malattie auto-immuni. ''L'alofuginone previene la risposta autoimmune senza compromettere il regolare funzionamento del sistema immunitario'', spiega il dottor Malcom Withman, uno degli specialisti responsabili dello studio americano. Altre ricerche confermano che questa sostanza ha effetti sulla progressione della sclerodermia e della sclerosi multipla e potrebbe rallentare l'evoluzione di alcune forme tumorali.
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