venerdì 22 marzo 2013


Ennesimo delfino spiaggiato nel 

messinese, e' allarme!


Le coste della nostra provincia sono spesso, purtroppo, luogo di stragi o morti in mare, marinai o semplici visitatori decidono di avventurarsi nel tirreno e poi magari, incontrando condizioni avverse, fanno naufragio, morendo e poi, venendo trovati sulle nostre coste. Ma l’ultimo caso di rinvenimento nella spiaggia di Milazzo è sicuramente diverso e insolito.

Dopo alcuni avvistamenti in tempi recenti di delfini attraversanti lo stretto, ci sono stati altrettanti ritrovamenti, purtroppo, nelle nostre spiagge, dove i poveri mammiferi, forse trasportati da correnti che disconoscono, finisco per arenarsi, morendo e quindi andando a causare un disagio grave ad una specie animale che già non conta un altissimo numero di componenti. Milazzo è l’ultimo luogo “della morte” per un delfino ritrovato proprio l’altro ieri, il quale fa arrivare a 79 il numero dei mammiferi che hanno perso la vita nel medesimo modo; ancora non si conoscono completamente le cause di questa ondata di morte, si ipotizza che le correnti dello stretto siano per alcuni delfini troppo forti, di conseguenza, è inevitabile che questi non riescano a percorrere il budello di mare finendo trasportati molto vicino alle nostre spiagge, anche troppo per quello che possono fare, causando quindi nel delfino uno stato di panico assoluto, che porta l’animale a non capire più come agire, finisce per avere degli spasmi che non aiutano la situazione, fino ad arrivare sulla spiaggia, dove le onde di spuma fanno il loro dovere, purtroppo, portando sulla prima sabbia l’animale, il quale muore per insufficienza respiratoria, poiché i pori della pelle del mammifero, tanto sensibili, vengono ostruiti dai granelli.

Laura Abbriano, presidente dell’associazione “Aeolian Dolphin Research”, la quale sta tenendo sotto stretta osservazione il tratto di mare tra il nostro stretto e le isole Eolie, sta cercando di capire il perché di queste strane morti; il corpo dell’ultimo delfino ritrovato sarà inviato all’istituto Zooprofilattico di Palermo, dove avverrà l’autopsia, la quale sarà svolta cercando tutte le tesi possibili e immaginabili.

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