giovedì 31 ottobre 2013

Addio WiFi benvenuto LiFi – collegamento internet si fa con la luce

Posted by Tanja

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Nuovo esperimento in Cina con una connessione che ha raggiunto la velocità di 150 Mbit al secondo

E se il Wi-fi fosse illuminato? Se i dati fossero visibili nel loro viaggio senza fili? Non è fantascienza, non più almeno. A Shanghai è stato felicemente condotto un esperimento per connettere un computer a Internet usando un nuovo tipo di wireless, la luce. La tecnologia si chiama Li-Wi (Light-fidelity, per assonanza con la wireless-fidelity del Wi-fi).

LED CON CHIP – I ricercatori della Fudan University di Shanghai hanno connesso al web quattro computer tramite un’unica lampada a LED da un Watt. Nella lampadina è stato posizionato un chip che inviava i dati a una frequenza dello spettro elettromagnetico visibile a occhio nudo. I dati sono trasmessi in un fascio di luce intermittente, con rapidissime interruzioni. Solo con lampadine LED, che a differenza di quelle a incandescenza sono facilmente controllabili e capaci di intermittenze di pochi microsecondi, è possibile ottenere simili risultato. I dati illuminati vengono catturati da un sensore sul pc (simile a una videocamera nel funzionamento) che li trasforma per darli in pasto al computer.
3 GBPS – La velocità raggiunta nell’esperimento cinese è stata di 150 Megabit al secondo (Mbps), quindici volte i più diffusi Wi-Fi. Ma è possibile ‘allargare’ ulteriormente questa banda già capiente, come dimostrato la scorsa primavera in un esperimento condotto presso il Fraunhofer Institut di Berlino dove è stata raggiunta la stratosferica velocità di 3 Gbps (pari a 3000 Mbps, trecento volte più veloce di oggi) ma con lampade molto particolari.
PRO E CONTRO – I vantaggi del Li-fi sul Wi-fi non si limitano alla velocità teorica e a quella dimostrata sul campo a Shanghai. C’è anche l’aspetto della disponibilità di possibili hot-spot: praticamente ogni lampadina a led in casa, ufficio o all’aperto si può trasformare – a costi che saranno sempre più bassi – in punti di connettività. E l’emissione di luce non è regolamentata, almeno per il momento, e quindi la sperimentazione è economicamente sostenibile. Ci sono però degli inconvenienti, primo tra tutti la necessità che trasmittente e ricevitore siano in vista. Ogni ostacolo che interrompe il fascio luminoso interrompe anche la comunicazione.
HARALD HAAS - Anche se può sembrare una tecnologia stravagante, in realtà dal punto di vista teorico il Li-fi è quasi banale: semplicemente si modifica la frequenza su cui sono trasmessi i dati e la si alza fino a che sia visibile. Il primo a portare alla ribalta questa nuova possibilità di connessione fu il professore Harald Haas, dell’Università di Edimburgo, che espose la teoria al TED un paio di anni fa. La fibra ottica sfrutta frequenze non visibili all’occhio umano, ma tecnicamente l’unica cosa che cambia tra Li-Fi e ethernet è la frequenza e il fatto che il mezzo di trasmissione (la luce) non sia contenuta in un filo di vetro ma si propaghi nell’aria. La diffusione delle lampade a led e l’abbassarsi dei costi dell’hardware hanno trasformato quel che nel 2011 sembrava molto precoce.
LONTANI DAL MERCATO – Il momento del Li-fi tuttavia non è ancora giunto, e probabilmente bisognerà aspettare ancora qualche anno. Un’anticipazione però verrà data durante la Chinese International Industry Fair, la fiera industriale che si terrà il prossimo 5 novembre: sarà mostrato un nuovo hot-spot in grado di fornire connettività a 10 computer contemporaneamente.

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Nonostante Corriere scrive che questa tecnologia è lontano dal mercato, ho trovato questo articolo che dichiara contrario

Li-Fi: Una rete Wi-Fi fatta di luce uscirà presto sul mercato

Li-Fi (Light Fidelity) è una tecnologia sviluppata dalla Oledcomm, una società parigina che ha realizzato un sistema che può essere adoperato in alternativa alla normare rete Wi-Fi utilizzando la luce come vettore per trasportare le informazioni.
Li-Fi  che fu presentata al Ted Globlal nel 2011, sarà probabilmente disponibile entro la fine dell’anno per le prime applicazioni commerciali.
Harald Haas è il padre della tecnologia Visible Light Communication e responsabile tecnico di PureVic, una startup di Edimburgo che si sta, infatti, preparando ad immettere sul mercato entro la fine di quest’anno i primi prodotti basati su questa tecnologia.
Grazie a questo sistema è possibile far comunicare due dispositivi tramite la luce non visibile ad occhio umano.

Come funziona la connessione Li-Fi.

Li-Fi funziona tramite un led che invia dati binari (0 ed 1) ad alta frequenza, quando è acceso indica come valore 1, quando il led è spento indica come valore 0.
Il ricevitore si occuperà. invece di leggere, tradurre e trasformare il segnale in musica o video.
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Tecnologia di rete Li-Fi

I vantaggi della connessione Li-Fi

La possibilità di usare la luce in sostituzione delle onde magnetiche permette di liberare le frequenze radio e di usare la connessione Wi-Fi anche in luoghi dove normalmente è vietato, come in aereo o in ospedale.
I vantaggi non si limitano solamente alle possibilità indicate nel paragrafo precedente, ma grazie a questo sistema si possono mettere in collegamento due dispositivi usando qualunque fonte luminosa.
Si può creare una rete Wi-Fi per collegare due uffici senza la necessità di stendere cavi fisici, oppure si può registrare una trasmissione televisiva usando come fonte luminosa il televisore e, come ricevitore uno smartphone posto davanti allo schermo. In questo modo lo smartphone potrà registrare direttamente il contenuto del canale che si sta guardando.
La velocità di trasferimento dati raggiunge i 3 GB al secondo surclassando qualsiasi connessione Wi-Fi, ma vi sono anche dei limiti posti dal vettore usato, che è per l’appunto la luce.
A differenza della onde elettromagnetiche, la luce non è in grado di attraversare gli ostacoli come pareti o qualsiasi cosa che possa disturbare la diffusione della luce, come ad esempio la nebbia, infatti, per far funzionare questa tecnologia è necessario che fra i dispositivi (mittente e destinatario del segnale) non vi siano ostacoli.
Questo comporta una limitazione nel suo uso nell’ambito urbano come quello di una città, ma sicuramente conveniente in un ambiente controllato come quello di una casa, di un ufficio o di qualsiasi luogo chiuso.
Si prevede che il dispositivo verrà commercializzato entro la fine di quest’anno o inizi del 2014 ad unprezzo di 80 euro.
No resta che attendere la sua uscita e vedere come i produttori useranno questa novità sia nel mondo dei dispositivi mobile che per uso indoor.
Sito Oledcomm

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