domenica 15 dicembre 2013

Forconi, parla un carabiniere: “A quei vecchi in strada avrei dato una carezza”

Roberto, cinquant'anni, sta sotto al comune di Nichelino assediato dalla protesta dei Forconi, in divisa. E dice: “Questa gente va capita, anzi se potessi mi leverei la divisa e andrei dall’altra parte”

Forconi, parla un carabiniere: “A quei vecchi in strada avrei dato una carezza”
E poi i ragazzi. “Io ho una figlia adolescente, mi rendo conto del loro disagio, forse non condivido la loro protesta, ma certamente la capisco”. Roberto, però, non si tiene ed è giusto così. “Poi vedo certi giovani che in manifestazione vengono vestiti con il Monclear e le Vans, allora penso: andate a lavorare”. Ma gira e rigira, si torna sempre lì: ai soldi che non bastano. “Io sono divorziato e devo pagare gli alimenti alla mia ex moglie, risparmio su tutto e lo faccio solo per mia figlia, per portarla al cinema oppure comprarle un paio di scarpe alla moda”. E ancora: “Ci sono stati momenti in cui mi sono trovato a dover tirare a fine mese con appena 300 euro”. E allora, Roberto, smessa la divisa, tra ferie, riposi e permessi ha anche fatto il muratore e il taglialegna. “In nero a tre euro all’ora sui ponteggi, una miseria infinita, e quando vedo questa gente in piazza mi rendo conto delle loro ragioni”. E alla fine il dito puntato, carabinieri o cittadini, è sempre contro i politici. “Ricordo qualche settimana fa durante l’incontro a Roma tra Hollande e Letta, davanti alla sede del Governo manifestavano i malati di Sla e nessuno dai palazzi del potere si è affacciato per dire qualcosa, nessuno”.
di Cosimo Caridi e Davide Milosa
da Il Fatto Quotidiano del 13 dicembre 2013

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