giovedì 9 gennaio 2014

DAI, CI FOTTE SEMPRE.



Il Potere è da ammirare. Sa fottere e raggirare decine di milioni di persone con un’abilità sbalorditiva.
I dati sull’Eurozona parlano di “recupero”. L’Irlanda e il Portogallo vanno alla grande sui titoli di Stato, il BTP italiano e l’equivalente spagnolo sono sotto il 4% di tasso d’interesse, le vendite al dettaglio in Eurozona hanno un +1,4%, la Germania tira sempre.
E così oggi l’opinione pubblica dice “Bè, dai, alla fine non va malaccio, stiamo meglio, il 2014 promette bene”. E nel dimenticatoio va tutto quello che tanti di noi, coi nostri economisti, hanno detto sulla criminale catastrofe inflitta a milioni di famiglie e aziende dall’Eurozona. Inclusa la disoccupazione greca al 34%, portoghese al 18%, spagnola al 28% e italiana al 12%, col 41% di nostri giovani a spasso; cioè un danno all’economie superiore a quello della Seconda Guerra Mondiale. Giù nel dimenticatoio che la deflazione in Eurozona è ormai un fatto, cioè la gente compra così poco che i prezzi stanno crollando con relativo crollo di chi produce e vende, che i parlamenti sono esautorati, che la Germania sta ammazzando la produzione di tutta Europa, che l’Italia ha il secondo tasso più alto di nuove povertà (29.9%) dell’Eurozona dopo la Grecia (34,6%), che la nostra cassa integrazione ha superato il miliardo di ore e le richieste sono alle stelle, ecc. ecc.
Il Potere è pazzesco. Perché quando ti toglie tutto, ma poi ti ridà un quarto di quello che avevi, tu pensi a quel quarto che ti è rientrato dalla porta di casa, ma non pensi più ai tre quarti che una volta avevi e che se ne sono usciti dalla finestra. L’essere umano si adatta, scorda presto, e così smette di pretendere ciò che era suo diritto. Come col lavoro. Quarant’anni fa la sola menzione di flessibilità minijob art. 18 bim bum bam o porcate simili avrebbe scatenato le risate dei sindacati e il ricovero con TSO di chi ne parlava. Oggi siamo grati che Renzi ci darà una lustrata a quelle porcate e uno spruzzo di profumo per alleviare la puzza. L’essere umano si adatta, scorda presto, e così smette di pretendere ciò che era suo diritto.
Il Potere lo sa. E ci fotte, sempre. Dai, alla fine cosa direbbe Darwin? Se lo merita, coglioni noi.

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