venerdì 18 settembre 2015

 LA GIANNINI DENUNCI PURE, MA 

LA “BUONA” SCUOLA APRE 

DAVVERO AL GENDER




17 settembre 2015 By Daniele Di Luciano

Il ministro annuncia azioni legali contro chi vede nella riforma un assist al gender. Ma la riforma favorisce programmi scolastici controversi e basati sull’ideologia di genere

di Giuseppe De Lorenzo
“Chi ha parlato e continua a parlare di teoria ‘gender’ in relazione al progetto educativo della Governo di Renzi sulla scuola compie una truffa culturale. Ci tuteleremo con gli strumenti a nostra disposizione, anche per vie legali”.
Il ministro Stefania Giannini vuole denunciare chi vede nella legge varata dal governo un viatico per far arrivare nelle scuole le teorie di genere. Un attacco frontale nei confronti di chi legittimamente vuole evidenziare il rischio di una deriva “gender” della riforma della scuola.

Il ministro Giannini oggi ha inviato una circolare del Capo Dipartimento “a tutti i dirigenti scolastici” per provare a spiegare che a nella “Buona scuola” non si parla di “gender”. E se ci si ferma alle parole, in effetti la Giannini ha ragione. Di certo nessuno potrà trovare nella legge questa parola. Ma ciò che ha spaventato molti genitori e numerose associazioni è che tra le pieghe della norma si celi un assist a chi fa di tutto per far arrivare queste teorie agli studenti italiani. Un appiglio che associazioni Lgbt e simili possono usare per portare a lezione programmi che ricalcano in pieno le teorie di genere.
Tutto ruota attorno al comma 16. Che testualmente recita: “ll piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall’articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n.119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui all’articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del predetto decreto-legge n. 93 del 2013″.
http://www.losai.eu/la-giannini-denunci-pure-ma-la-buona-scuola-apre-davvero-al-gender/

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