sabato 14 luglio 2012


Scandalo LIBOR, cosa sapeva Geithner?


14 LUGLIO 2012
Lo scandalo Libor sta montando in tutto il mondo, tranne che sui giornali italiani che minimizzano in modo… scandaloso. Eravamo in attesa che si allargasse fino a toccare l’attuale segretario al Tesoro americano, Timothy Geitner, che avevamo già inserito nel corpus della mostra InJail presentata la prima volta ancora nel marzo scorso. Eccolo infatti come opera in catalogo, tra i primi arrestati eccellenti, inquesto link.
Jervé

Documenti ottenuti dal Washington Post mostrano che l’allora presidente della Fed di NY chiese una riforma del Libor per evitare manipolazioni

Di: Stefania Arcudi
Lo scandalo sulle presunte manipolazioni del Libor, il tasso di riferimento per i prestiti interbancari, è al culmine e le indagini si allargano da Londra a Washington. Il Senato americano ha fatto sapere che sentirà il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke e il segretario al Tesoro Timothy Geithner e la Fed di New York, che lo stesso Geithner ha guidato dal 2003 fino a quando Barack Obama, nel 2008, lo ha chiamato a fare parte del suo Governo, renderà pubblici i documenti che dovrebbero chiarire la posizione della Banca Centrale quando le prime preoccupazioni su possibili manipolazioni emersero nel 2007. Sotto la lente di ingrandimento potrebbe finire proprio Geithner: cosa sapeva? Ha fatto tutto quello che era in suo potere fare?...
Documenti ottenuti dal Washington Post mostrano che, in una mail datata 1 giugno 2008, Geithner raccomandò esplicitamente ai vertici della Banca di Inghilterra di riformare il Libor e chiese alle sue controparti britanniche di eliminare incentivi che avrebbero potuto incoraggiare manipolazioni, fissando invece “una procedura credibile” per il passaggio di informazioni. “Sarebbe benvenuta la possibilità di discutere della questione e saremmo grati se potessimo avere un’idea di quali cambiamenti sono possibili”, scrisse l’allora governatore.
Andra Priest, portavoce della Fed di New York, ritiene che i documenti che saranno pubblicati oggi “mostreranno che la Fed ha compiuto azioni tempestive quattro anni fa per evidenziare i problemi con il Libor e premere per una riforma”. Non è dato sapere se i passi compiuti da Geithner siano serviti a evitare comportamenti scorretti dalle banche, ma i vertici della londinese Barclays, sul banco degli accusati per manipolazioni del Libor, sostengono che le autorità di regolamentazione erano a conoscenza delle loro attività, ma non hanno fatto nulla per impedirle.
Secondo le fonti del quotidiano americano, la Fed di New York, pur godendo di ampio potere, avrebbe fatto poco, tanto più che all’epoca delle prime avvisaglie si trovò a gestire la prima e più acuta fase della crisi finanziaria americana: Bear Stearns fallì poche settimane prima che Geithner prendesse parte, il 28 aprile 2008, a un incontro che nella sua agenda era segnalato come “Fixing Libor”. Ora Geithner è chiamato a chiarire la propria posizione, mentre vari senatori democratici hanno chiesto giovedì al dipartimento di Giustizia di fare chiarezza sulle reponsabilità di banchieri e rappresentanti delle autorità di regolamentazioni che non sono riusciti a “fermare le azioni scorrette di cui erano a conoscenza o di cui avrebbero dovuto essere a conoscenza”.
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