sabato 11 agosto 2012

Mantra e kirtan: che cosa sono

I mantra e i kirtan, antichi canti provenienti da varie tradizioni, hanno un potere trasformativo perchè composti da suoni capaci di modificare la consapevolezza della mente e la chimica del cervello. Come tutte le parole essi hanno un significato, ma l’effetto che generano deriva da qualcosa che va al di là di questo.


La pratica del cantare i Nomi Divini è un modo semplice e diretto per entrare in contatto con  la gioia, la bellezza e l’amore dentro di te, ciò che tutti i maestri di tutte le tradizioni indicano come la tua Vera Natura...


La pratica del “cantare nomi divini” con mantra e kirtan può cambiare la tua percezione del mondo perché cambia innanzitutto la percezione che hai di te stesso. Cantando mantra & kirtan non cerchi di “eliminare i pensieri” bensì, con il tempo e con la pratica, e andando  sempre più in profondità dentro di te, imparerai a lasciarli andare.  Imparerai anche a non farti travolgere dalle emozioni semplicemente usando la tua totale presenza, il resto accade da sè.

Fare esperienza della presenza d’amore dentro di te, cantando, non ha niente a che vedere con l’India, l’Occidente o il Tibet, ma con te.


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Krishna, Shiva e le altre divinità sono forme diverse dell’Unità, cantare i loro nomi ti trasporta oltre le forme, oltre i sessi e le religioni. A noi non interessa la loro conoscenza filosofica, ci interessa invece l’esperienza diretta, il feeling, perchè il significato profondo di questi nomi va oltre la mente e oltre qualsiasi cosa possa essere compresa intellettualmente.
Krishna, Ganesh, Rama non sono esseri fisici, sono stati di consapevolezza nei quali possiamo “entrare”. Disponibili per noi proprio perchè  parte del nostro vero Sé, ci permettono di accedere a loro attraverso l’amore.

Il modo migliore per approcciare il canto di mantra e kirtan è non immaginarsi nulla, nè mete da raggiungere nè stati estatici particolari da provare. Come diceva un famoso maestro di meditazione, la parte più importante della pratica è sedersi e farla! Se ti senti leggero e felice, canta, se ti senti triste e pesante, canta. Non importa quello che senti, continua a cantare,  ti libererai dall’abitudine di farti assorbire dalle emozioni. 

Cantando i Nomi Divini non spingi via i pensieri, ma canti perché questo ti porta sempre più in profondità. 
E con la pratica impari a lasciar andare i pensieri che ti “portano via”. Anche l’abitudine di farti assorbire dalle emozioni se ne andrà, c’è solo una cosa da fare: metterci la tua attenzione, il resto accade da sè.
Non è necessaria alcuna esperienza col canto per fare quest'esperienza: la voce, la musica e la tua presenza sono tutto ciò che è richiesto per entrare in contatto con gioia, creatività e l'amore dentro e fuori di te.

Sita Ram!
http://www.mantrasinging.it/index.php/mantra-a-kirtan.htmlù



    Harinama in Madrid with Sacinandana Swami and Madhava Prabhu - Kirtan Fiesta 2010   


Il Kirtan e il Mantra

Il Kirtan, è una pratica spirituale e fa parte di un sistema di Yoga chiamato Mantra Yoga. Letteralmente Kirtan significa « la ripetizione continua di un Mantra ». Questo sistema di Yoga viene citato nei Tantra Shastras, una scrittura antica Indiana, ed è un sentiero lungo il quale l'aspirante spirituale utilizza le vibrazioni sonore per poter espandere ed infine liberare la propria coscienza spirituale latente.

 Nomi diversi, per esempio Samadhi, Nirvana, Coscienza di Cristo oppure unione, sono stati dati per definire questo risveglio spirituale e indubbiamente la pratica e la ripetizione di un Mantra è un metodo veloce, sicuro e potente che si adatta a tutti gli aspiranti spirituali nella loro ricerca di realizzarsi.

La scienza del Mantra Yoga non è limitata esclusivamente alla cultura Indiana poiché si trova in tutte le culture spirituali del mondo. Infatti l'incontrarsi della gente e il cantare canti sacri ha sempre fatto parte della pratica spirituale in tutte le culture antiche.
 Ma man mano che passava il tempo fu dimenticata l'essenza spirituale di queste pratiche che invece vennero collegate col voodoo o la magia oppure vennero considerate inutili poiché la gente aveva perso o dimenticato il loro importante valore spirituale. Invece, in India i santi e i saggi, gli Yogi e i Sannyas avevano conservato questa grande scienza e avevano documentato tutto nei Tantra Shastra. I mantra sono stati tramandati in sanscrito, lingua considerata pura; è stato detto che è la lingua base dalla quale si sono sviluppate la maggior parte delle nostre lingue odierne.


Śri Caitanya Mahāprabhu

« Kirtan »

La lingua sanscrita consiste in una serie di lettere chiamate Akshara, che letteralmente significano « gli indistruttibili »; la combinazione di queste lettere individuali oppure le loro vibrazioni sonore formano ciò che sono conosciuti come Mantra.
Ad ogni Akshara è associata una frequenza particolare o vibrazione che agisce sull'individuo a diversi livelli di coscienza. Per cui le combinazioni di queste Akshara nei vari Mantra aiutano a svegliare un certo tipo di consapevolezza nell'individuo, a seconda della struttura dello stesso.

E' interessante notare che anche nella scienza di Kundalini Yoga, un altro ramo dello Yoga, a ciascuno dei Chakra (centri psichici del corpo) è associata una forma specifica del loto. Su ciascuno dei petali dei diversi loti sta un particolare Akshara o vibrazione sonora, mentre Sahasrara, che è la sede della coscienza superiore, contiene tutte le Akshara. Così, se si pratica e si perfeziona i vari Mantra, si purifica e si sveglia i diversi centri psichici nel corpo e conseguentemente anche il loro centro che è contenuto nel Sahasrara viene svegliato.

La musica è sempre stata un mezzo molto potente per svegliare la coscienza spirituale, per non parlare del suo valore nel liberare le tensioni emotive e nell'indurre ad uno stato di tranquillità e rilassamento. Con la combinazione del Mantra e della musica abbiamo una pratica che si chiama Kirtan. Sul sentiero della meditazione il Kirtan è uno dei tre metodi con il quale il Bhakti, l'amore trascendentale, viene risvegliato.

La musica è un'arte, un'espressione comune a tutte le culture ed è un mezzo con il quale è stata soppressa quella esperienza nella vita che trascende le parole, le azioni. La musica ha la qualità di trascendenza. Ha un potere così grande che l'intelletto e la mente razionale non possono più funzionare e ci si trasferisce nel regno dello spirito.
Per facilitare questo movimento, questo flusso, i Mantra sono stati lasciati nella loro forma originale poiché qualunque tentativo per tradurre il significato sarebbe puramente intellettuale.

Tramite la pratica del Kirtan e non tramite la conoscenza intellettuale, vengono a poco a poco rivelati gli aspetti più profondi dei Mantra.
Ha parlato di questo aspetto del Bhakti e la sua attinenza nel riuscire a meditare, Paramahamsa Satyananda durante la sua visita in Australia nel 1978. Infatti egli ha detto: « Una volta che è stato compiuto questo Bhakti, viene spontaneo il Dhyana Yoga (la meditazione) ».

Il potere del Kirtan è innegabile e una volta che è stato sentito l'aspirante, tramite il risveglio di questo Bhakti nel proprio essere, subisce un cambiamento notevole nella sua spontaneità, nell'affrontare la vita, sia interiore che esteriore.
Il metodo del Kirtan è stato adoperato da tanti santi e saggi per trascendere la coscienza normale. 

Mira Bai, una grande devota di Krisbna, aveva raggiunto il suo stato di beatitudine e realizzazione spirituale tramite il ricordare e il cantare del sacro nome del suo Signore. Così è il potere del Kirtan e del Mantra. Se l'individuo riesce a liberarsi dalle proprie inibizioni e dai propri complessi, questo metodo ha il potere di rompere le catene che normalmente legano la coscienza umana permettendo alla coscienza individuale di fondersi con quella Divina.

Krishna Das plays in Rishikesh.AVI


Hare Krishna   Hare Krishna  Krishna Krishna   Hare  Hare

Hare Rama  Hare Rama  Rama Rama   Hare Hare





Fonte: http://www.krishnadas.it


tempi-finali.blogspot.it


 



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