martedì 10 luglio 2012

A colui che cerca la Verità

di Fr. Witternans
Oh tu che cerchi la Verità, armati di una pazienza inesauribile. Avrai da percorrere una lunga strada, che a tua insaputa, nella tua presente incarnazione, hai iniziato già da innumerevoli riprese. Avrai da colpire bene alle porte, dove abitano delle persone, che supporrai, spesso a torto, saperne più di te. 
Avrai a presentare la tua lanterna, nel cuore della notte scura, ai multipli pensatori, saggi e filosofi che, quasi tutti, avranno delle viste differenti sulla vita ed il mondo, sugli uomini e le cose. Ti rivolgerai forse di preferenza ai grandi istruttori, fondatori di religioni e profeti, constaterai che essi anche, sebbene pretendano d’aver ricevuto la Verità per rivelazione e parlano quasi tutti in nome della Divinità, sono differenti nei loro sistemi e nei loro insegnamenti...

Constaterai con dolore e scoraggiamento, che su dei punti di un’importanza capitale, le loro parole sono in opposizione flagrante. Alcuni ti diranno che gli uomini sono retti da un Padre misericordioso, pieno di amore per i più piccoli; altri che delle forze uniche, impersonali, inaccessibili ed astratte, tessono la trama delle nostre esistenze. Certuni ti parleranno ancora di un Dio irascibile e vendicatore ed infine, altri ancora, ti rappresenteranno un Dio sorprendentemente esclusivo, per coloro che l’adorano.
Con amarezza profonda ti chiederai, perché le parole attribuite ai Messia, poste al servizio dell’intera umanità, non sono state protette da essi contro la deformazione che, spesso, i loro discepoli hanno fatto in seguito, nel formarne dei dogmi poco compatibili con l’amore divino o la ragione umana. 
Ti stupirai su ciò che una religione orientale, contando più fedeli di tutte le religioni della terra, insegni il distaccamento dalla vita, la rinuncia ad ogni desiderio, anche il più legittimo e l’assenza di una vita superiore. Constaterai anche con stupefazione, la mancanza di spiegazioni nella maggior parte delle religioni, concernente il come ed il perché delle cose essenziali, per la comprensione della vita. Dispererai di non vedere estrarre mai la Verità dal suo pozzo, bellezza invisibile per gli uomini.
È soprattutto sulla domanda del bène e del male che resterai in meditazione; sarà insolubile per te, se ti metti unicamente sul campo della credenza di un potere superiore, al quale attribuisci delle qualità umane. Sarai raggelato di spavento, in quanto alla crudeltà che gli uomini manifestano nei riguardi dei loro simili e dubiterai del progresso umano. 
Ti chiederai il perché, così tante ingiustizie collettive e crimini personali possono avverarsi impunemente. Un dubbio spunterà anche dal tuo spirito, in quanto all’esistenza di un piano divino. Constaterai delle regressioni terribili della civiltà, così come l’intuizione di sistemi di violenza e di tirannide, che falciano ogni principio di umanità, nel momento in cui ti aspettavi di vedere il genere umano, fare un passo avanti decisivo.
Troverai i tuoi fratelli umani, divisi, precisamente in un modo disastroso, in nome della Verità, scomunicandosi gli uni con gli altri, in nome delle loro ortodossie religiose, sociali e politiche, pretendendo tutti, di possedere la sola verità ed imporla agli altri. Gli uomini ti sembreranno degli esseri ignoranti, non conoscendo niente della loro alta origine che è rivelata, tuttavia, dalla loro composizione misteriosa e meravigliosa, che unica dovrebbe aprir loro gli occhi.
Tu li considererai come dei grandi bambini, ma dei bambini terrificanti, più inclini al male che al bene, burlanti della loro ignoranza, che pretendono di sapere più di altri, ciò che concernente la realtà del Regno dello spirito, la Maestà di Dio e della Giustizia divina.
Quanto servono poco le lezioni del passato per le seguenti generazioni!
L’umanità deve apprendere senza tregua le stesse lezioni, passare dalle stesse prove, quali terribili siano! Quante, delle alte civiltà, sono state rovesciate dal fanatismo, dall’odio e dall’ignoranza delle nuove masse?
Quanto, gli uomini sono ciechi in merito ai loro propri difetti più gravi, non vedendo che i mali a cui sono sottoposti, sono stati provocati da loro stessi, mentre maledicono altri. L’egoismo dei bambini dell’uomo è considerevole, mentre la solidarietà e l’interdipendenza umana, dovrebbe saltare agli occhi anche ai meno istruiti. 
 Sebbene i tuoi dubbi rimangono in tante domande, sebbene constati che le rivelazioni date dai mondi superiori sono spesso contraddittorie e bene che tu non continui a domandarti se tutto questo è opera di un destino cieco e se abbiamo un vero libero-arbitro, continua a dirigere il tuo sguardo verso il Supremo. 
La disperazione e lo scoraggiamento, il dubbio ed il pessimismo, conducono fatalmente alla perdizione ed alla distruzione. Tanti segni si presenteranno a te, che ti daranno la conferma della tua libertà interiore. Se non ti fermi a mezza strada, la voce dell’intuizione ti darà la luce, precisamente sulla maggior parte dei punti che attualmente ti sembrano insolubili.
Il tuo alto destino ti sarà rivelato dalla tua voce interiore; il tuo sentiero sarà illuminato da una luce nascosta, ma non mettere allora, di nuovo il dubbio come ostacolo davanti a tuoi occhi, apri i tuoi orecchi alla voce lontana, ti dirà ciò che dovrai fare, dove dovrai cercare la luce su cui devi meditare. Sii allora obbediente all’inferiore segno, attento al più piccolo chiarore che scoprirai, corri, se no la voce potrebbe smettere di farsi sentire. 
Tuttavia, dopo avere chiesto la Verità, dovrai salire da solo la montagna sacra; nessuno, se non il tuo io interiore, ti servirà da guida. Ma nella tua ascensione solitaria, scoprirai gli splendidi orizzonti, che riempiranno improvvisamente il tuo cuore di una felicità traboccante e ti riveleranno delle verità profonde. Imparerai a leggere nel gran libro della Natura, tanto bene, come in un qualunque altro Libro di cui le lettere sono in numero infinito.
 Scoprirai delle verità inattese agli occhi degli uomini, nelle ali della farfalla, nei petali di una rosa o di una viola, nel canto del ruscello, nella maestà delle cime coperte eternamente di neve, nelle nuvole che passano. Sarai eternamente in tono con il tuo io superiore, sentendoti uno con tutti, perché comprenderai per mezzo di una rivelazione interiore, che tutti gli uomini sono uniti nel Supremo.
 Ascolterai il canto mistico della vita nel fruscio della cicala, nel tubare della colomba, nello sciabordio del ruscello, nel ritmo di ogni canzone umana. Avrai da sviluppare il candore del bambino, la semplicità di un umile lavoratore, riportando tuttavia, tutto all’utilità dei tuoi fratelli in umanità. 
E tu non ti lascerai scoraggiare per le contraddizioni che avrai scoperto nelle religioni, date come direttive all’umanità ed alle quali, il tuo pensiero si riferirà spesso. Interpreta il pensiero dei Grandi Istruttori in un senso sintetico, nella comprensione senza tregua, più profonda, della grandezza, della bellezza della vita, della presenza in noi stessi, del mistero più glorioso, rivelato dall’essere Universale.
Aggiungi la tolleranza più completa, il rispetto di ogni credenza. Scoprirai, malgrado il loro difetto di spiegazione, in quanto a tante cose illogiche ed incomprensibili, che c’è tuttavia un ordine profondo, un’armonia ammirevole, un senso nascosto, una giustizia immanente nel mondo. 
 Andrai più volentieri verso la credenza in questo Regno dei Cieli, in questo Padre Celeste, rivelato per il suo glorioso Figlio, non l’unico, ma il maggiore, il più perfetto di tutti i nostri fratelli che ci hanno mostrato la strada ed hanno realizzato la vita, nel suo significato più alto, rivelando così la Verità.
Se ti lamenti della lentezza del progresso, considera che, malgrado lo stato statico della Natura, c’è tuttavia un’evoluzione costante della vita e della forma. Se ti lamenti della bassezza degli uomini, dei loro vizi e dei loro crimini, sforzati di realizzare su te stesso, ciò che ti aspetti dagli altri. 
 Mostrati un re della creazione, sublimando le virtù più alte. Desidera, come Prometeo, strappare il fuoco dal cielo, il fuoco rivelatore della Luce degli dei e della grandezza dell’uomo, potendo sempre più raggiungere delle cime elevate del pensiero. Nella tua elevazione, comprenderai che la Verità Suprema non sia quaggiù accessibile, ma che, come ti apparirà, è sufficiente per la tua felicità, la tua dignità e la tua comprensione della Vita.
Se la Verità non è di un modo assoluto da nessuna parte, è tuttavia potenzialmente in ogni rappresentazione sincera delle cose. È nell’espressione dei sentimenti inferiori dell’uomo ordinario, come risultato del suo poco sviluppo, come nelle estasi del santo, distaccato da questo basso mondo. Ogni uomo è la sua, propria strada, la sua, propria luce, la sua, propria Verità.


Fr. Wittemans

Traduzione dal francese di Sergio De Ruggiero

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