giovedì 26 luglio 2012


Il New York Times ammette che virtualmente ogni maggiore agenzia di stampa lascia che le notizie siano censurate dagli ufficiali del governo.

Estratto, link all’articolo originale.

‘In uno degli articoli più scioccanti che il New York Times abbia mai fatto uscire, un reporter del New York Times ha ammesso apertamente che praticamente tutte le principali testate giornalistiche tradizionali permettono ai burocrati del governo e ai funzionari della campagna di censurare le loro storie. Ad esempio, quasi tutte le organizzazioni di notizie più importanti del paese hanno deciso di presentare praticamente tutte le citazioni di chiunque sia coinvolto nella campagna di Obama o di Romney ai controlli per “approvazione preventiva” prima che siano pubblicate.
Se i controllori della campagna di Obama non vogliono che una certa frase sia pubblicata, il popolo americano non la vedrà, e la stessa cosa vale per la campagna di Romney. L’obiettivo è quello di contenere le campagne e “i messaggi” il più possibile ed evitare gaffes a tutti i costi. Ma questo tipo di cose non sta solo accadendo con campagne politiche. Secondo il New York Times, “l’approvazione di articoli” è diventata “una pratica comune in tutta Washington”.
Versione italiana: Lo specchio del pensiero.

Nessun commento:

Posta un commento