mercoledì 26 settembre 2012

 ... Il vero cambiamento passa per lo spirito

Il Giornale Onlinedi Giovanni Ravani – Astrofisico e filosofo

Gentili lettori,
non è mia abitudine cimentarmi in argomenti che in qualche modo possano ricondurre alla politica o ai suoi derivati. Normalmente non lo faccio e non lo ho mai fatto se non in rari casi e per brevi accenni, e comunque evitando di inoltrarmi a fondo in quella materia che non mi stimola affatto. Chi ha già letto il mio ultimo libro, intitolato “La Terza Persona – Viaggio nella spiritualità”, per altro recensito in questo stesso sito, sa bene quali siano le cose che mi interessano e quali quelle da cui preferisco mantenere una certa distanza. 


Vi sono tuttavia dei casi in cui vale la pena misurarsi con queste ultime, specialmente quando entrano in relazione con gli argomenti a cui si è maggiormente interessati. Ed è proprio riguardo ad una di queste rare contingenze che ho deciso di scrivere. Veniamo quindi all’essenza. Come tutti ormai sanno, il medioevo è finito da tempo. Viviamo nell’Europa Unita del ventunesimo secolo, risultato di fasi storiche quali rinascimento, illuminismo, risorgimento e tanti altri eventi importanti. Ricordiamo le vicende di quel triste periodo buio ormai solo dai film e dai libri di storia, oltrechè dalle innumerevoli testimonianze archeologiche sparse quà e là. Ci troviamo a notevole distanza di tempo dall’ultima fra le più importanti rivoluzioni, quella che sconvolse il mondo cercando in qualche modo di migliorarlo ma che provocò solo guerra e genocidi.


Abbiamo inoltre vissuto personalmente, fra gli anni ’50 e ’70, il magico periodo della Beat Generation e ne ricordiamo perfettamente la fiamma vivida e quel bellissimo suo anelito alla libertà. (Sostenuto da alcune idee rimaste tuttora insuperate.) La tecnologia moderna mette oggi a disposizione internet: un potentissimo strumento di comunicazione in grado di rivoluzionare il mondo e che stà soverchiando gli obsoleti mezzi di diffusione della non-cultura di massa (propaganda) già da innumerevoli lustri perpetrata. Ovviamente alludo a quella non cultura che da sempre viene diffusa dai demagoghi del potere, al fine di confondere le idee dei semplici e convincerli ad inquadrarsi negli schemi di controllo e sfruttamento che propongono come fossero oracoli. Appare oggi sempre più evidente come i mezzi canonici dell’informazione funzionino allo scopo di controllare la società ed ogni singolo cittadino, e come invece il mezzo telematico stia diventando una sorta di variabile indipendente e incontrollabile, nell’equazione che gestisce il medesimo potere sui cittadini. Ora, alla luce di tutte queste considerazioni, si dovrebbe sostenere che attualmente la società stia vivendo una sorta di meraviglioso periodo, un paradiso dei diritti dove regna la concordia sociale e la pace. Cosa accade invece?

Accade che basta sfogliare un qualsiasi quotidiano per accorgersi dello stato di corruzione in cui tutti i giorni versa la cosiddetta società civile e non. Mafie, malaffare; perpetrata cattiva gestione della cosa pubblica al fine di lucro, giustizia drogata. Queste sono solo alcune delle situazioni odierne, non il medioevo! É innegabile che, oggi più che mai, chi ambisce ad occupare cariche pubbliche e dirigenziali si muove con il solo e preciso intento di riempirsi le tasche o di aumentare il proprio potere sui cittadini. E quindi, a questo punto, credo sia giunta l’ora di ribadire che come per tutti gli altri grandi tentativi di cambiare il mondo, anche l’ultimo in ordine di tempo, quello della Beat Generation, è disastrosamente fallito! La Beat Generation giace ed è sepolta sotto un cumolo di ceneri che la ricoprono.


 Le giovani generazioni non sanno più neppure cosa sia stata e sembrano completamente spente a quegli antichi entusiasmi. Tutto questo, ad uno sguardo generalistico e poco scrutante, in uno scorcio che non si avvede di alcuni piccoli ma indicativi segnali, direbbe che la voglia di libertà sia del tutto morta. Ma non è così: in realtà ne rimane ancora una piccola parte, un lembo, quasi una fiammella, viva grazie ad una piccola scintilla rimasta accesa per anni. Per dissipare ogni forma di curiosità manifesta e per ricongiungermi ai temi che mi sono più cari, che come già detto non spaziano fra la politica, dichiaro immediatamente che non mi riferisco alla componente classica del passato movimento di protesta degli anni 50-70, ma mi riferisco alla sua componente sicuramente più autentica e bella, ovvero la parte spirituale o mistica che dir si voglia.

 La frazione rimasta intatta anche sotto i colpi del materialismo, delle droghe e, non in ultimo, della politica standardizzante, consumisticamente ideologizzata del potere arrogante, oggi arde ancora e sarebbe desiderosa di esprimersi nuovamente per dare il via ad una modalità rivoluzionaria differente rispetto a ciò che ha fatto nel passato. Una rivoluzione nuova quindi, fatta di esistenza e rapporti socio-culturali, di conseguenza anche economici, all’insegna dello spirito che guida la materia e non viceversa.

Nei grossi contenitori dell’informazione ovviamente è quasi vietato parlarne, ciò produrrebbe il risveglio delle coscienze dalle droghe mediatiche capillarmente diffuse. Ma in internet il fenomeno è differente ed è già visibile l’azione di uomini e donne univocamente interessati alla scoperta della spiritualità. I proprietari dei giornali, torno a ripetere, di sicuro non fanno parlare di spirito. Perderebbero il controllo del potere arrogante e vedrebbero approssimarsi la loro fine sotto i colpi dei movimenti mistico spiritualisti. 


Vedrebbero la distruzione del loro sistema retto dalla somministrazione metodica di illusioni materialistiche. Tutte le rivoluzioni sono fallite dunque, compresa la più famosa: la grande rivoluzione francese che qualche decennio più tardi subì la restaurazione. Che speranza rimane dunque oggi? Personalmente sono convinto che la vera via per il cambiamento della società, se non si vorrà di nuovo avere un fallimento sicuro, passerà attraverso lo spirito ed anche attraverso il vero ecumenismo. Non certo quello più volte sventolato in occidente e mai realmente perseguito. 

Oggi con internet è possibile constatare una forte presenza di movimenti spirituali che sconfinano in ogni fede. Sono grandi e piccole associazioni di persone che vengono alla luce, oppure singoli cittadini che vogliono manifestare le proprie convinzioni, tutti appartenenti ai più disparati ordini filosofici e religiosi ma tutti uniti da un forte bisogno di verità da ritrovare sulla via dello spirito. Molti ex Figli dei fiori, quelli che hanno saputo resistere alle droghe ed alla sterile politica di contrapposizione, sono ora diventati praticanti e mistici delle discipline ascetiche orientali e al contempo amano l’idea del Dio incarnato manifesto in Gesù Cristo.

Questo è l’ecumenismo rivoluzionario più autentico e moderno, in grado finalmente di scuotere il mondo e indirizzarlo nella corretta direzione. Potranno questi movimenti essere tacciati di confusione o cattiva organizzazione o ancora di scarsa aderenza a certi dogmi religiosi. Potranno essere accusati di scarsa coerenza con qualche linea di base propria e specifica. Potranno essere indicati dei difetti congeniti, ma mai nessuno potrà parlare di loro in termini di non spontaneità o di non autenticità. Quindi, se nel corso storia futura dovrà un giorno esserci una rivoluzione autentica, e oggi più che mai se ne intravede la possibilità, questa dovrà passare obbligatoriamente attraverso la ricerca della spiritualità.



da Richard gio 20 set 2012
Giovanni Ravani     

http://www.altrogiornale.org/news.php?item.8048.9
 

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