domenica 19 agosto 2012


Pussy Riot addendum

19 AGOSTO 2012
Un lettore a commento dell’articolo sul “gruppo musicale” appena condannato a Mosca mi ha inviato una immagine emblematica: quella che dovrebbe essere una giovane poveretta moscovita amante delle arti musicali e critica verso il regime di Putin ha un bel documento canadese, che la dichiara residente in Canada.
Tutto può essere, ma se prima questo caso puzzava adesso il fetore si è fatto acre.
In ogni caso il lato interessante è che attraverso internet e la volontà di ricerca di semplici cittadini in qualsiasi parte del mondo le tattiche disinformative dell’Elite diventano ogni giorno più manifeste. I sistemi sofisticati, fatti di sfumature a cui non abbiamo mai dato peso, resi arma letale dai più recenti studi di ingegneria sociale, cominciano a mostrare il fianco.
La matrix ha delle crepe, e queste crepe si stanno allargando. Sta a noi ricercare incessantemente, diventare ogni giorno più lucidi. Non solo risvegliati, ma lucidi e pronti. Una minoranza organizzata non ha storia di fronte ad una maggioranza organizzata. Chi non ha ancora capito l’enorme potere che ha l’esporre, il portare alla luce una dinamica occulta, deve rifletterci.
Una trama funziona fintanto che non è visibile, che non se ne vedono i contorni e le connessioni. Finché l’ombra vige, la paura impera.
Poiché l’uomo ha principalmente paura dell’ignoto. Ma se lo rende noto, la paura si dissolve l’attimo seguente. E senza la leva della paura un potere perde la sua arma principale.
Quindi forza, ognuno di noi è in grado di fare la sua parte nella Disclosure.
Sarà la più grande opera d’arte collettiva della storia umana.
Jervé- ICONOCON.IT

Nessun commento:

Posta un commento