domenica 24 giugno 2012


Come costruire un Chembuster per dissolvere le scie chimiche e bilanciare clima e condizioni meteorologiche.
 
Articolo di Don Croft <terminator3@turbonet.com>
Postato in origine da Stephanie Relfe su http//www.metatech.org
 
Definizione di una scia di condensa (contrail): Una scia di condensa si forma quando un aereo viaggia a quote elevate (circa 30.000 piedi o più, equivalenti a circa 9.144 metri ) e comprime l'aria in vapore acqueo e cristalli di ghiaccio attraverso i motori e il profilo alare che taglia l'aria a forte velocità. Questa scia scompare da pochi secondi a 15 minuti dopo, poiché i cristalli evaporano.
Definizione di una scia chimica (chemtrail): Il termine chemtrail è relativamente nuovo in quanto è nato pochi anni fa proprio con l'apparire delle scie chimiche. Una scia chimica è molto diversa da una scia di condensa (contrail). A prima vista una scia chimica potrebbe sembrare molto simile a una scia di condensa, tuttavia, invece di scomparire come farebbe una scia di condensa, una scia chimica continua a spargersi in maniera uniforme fino a formare una formazione nuvolosa sottile, simile a nebbia ad alta quota, fino a formare un banco nebbioso che copre una vasta area. Queste scie attraversano il cielo da un capo all'altro dell'orizzonte e restano nell'aria da 5 ad anche 8 ore…

E' noto che queste formazioni rendano quello che in origine era un cielo blu pulito in una copertura nebbiosa grigiastra uniforme. (Nota: al giorno d'oggi ci sono già molti Chembuster presenti in molte nazioni, per cui se doveste vedere delle scie chimiche che non durano a lungo potrebbe significare anche che ci sia un Chembuster in quella zona). Le attuali ricerche indipendenti effettuate hanno dimostrato che queste scie chimiche sono, almeno in parte composte da una sostanza oleosa di origine sconosciuta che viene correntemente spruzzata da jet delle dimensioni di quelli di linea su quasi ogni area popolata del globo. Si è scoperto anche che alcune scie chimiche contengono cellule sanguigne, alluminio, micoplasma (un agente patogeno ultra microscopico difficilmente o anche impossibile da rilevare con le attuali analisi mediche) virus e altri componenti biologici sconosciuti. Ci sono anche molti rapporti di incremento di malattie, specialmente quelle respiratorie, nelle aree dove vengono spruzzate queste scie.
Queste vengono spesso spruzzate da jet di linea bianchi che non hanno numeri di identificazione stampati, come sarebbe obbligatorio. Spesso si può notare questi jet passare in cielo senza fare nessuna scia, e all'improvviso quello stesso aereo inizia a lasciare una netta ed evidente scia. Sono stati anche fotografati casi in cui una scia inizia a presentare brevi interruzioni, come se l'aereo avesse finito la sostanza chimica in un serbatoio e fosse dovuto passare a una nuova riserva.
Per maggiori informazioni e foto sulle scie chimiche si veda:

http://www.nexusitalia.com/sciechimiche.htm (ottimo sito in Italiano con molte foto).
Storia del Cloudbuster.
Il Cloudbuster di Wilhelm Reich era ben conosciuto per la sua capacità di creare pioggia. Il problema era posto dall'utilizzo continuativo, dal fatto che l'energia orgonica disorganizzante (DOR) assorbita dal dispositivo poteva provocare danni all'operatore se non veniva “scaricata” via sufficientemente bene. Questo scaricare via l'energia negativa fu ottenuto mediante: 1) collegando il cloudbuster a un corpo d'acqua corrente sufficientemente grande (difficoltoso) oppure 2) collegando l'uscita del cloudbuster a un accumulatore di orgone. Tuttavia, l'accumulatore di orgone diventava presto saturo di radiazione DOR che, alla fine causava ancora problemi all'operatore. Per questo motivo il cloudbuster, pur essendo una tecnologia veramente buona per l'uomo, rimase accattonata per molti anni.
Il Cloudbuster Re-Inventato.
Utilizzando le ricerche di Wilhelm Reich, abbiamo creato un dispositivo economico, trasportabile e facile da costruire che distrugge in maniera consistente le scie chimiche e sana l'atmosfera. Il “Chembuster” è la risposta a questi attacchi in corso. A differenza del Cloudbuster originale, il Chembuster trasforma l'energia orgonica disorganizzante in energia orgonica benefica e NON si satura di energia negativa o pericolosa per l'operatore. Chiunque può costruirne uno per una spesa in materiali di circa 150 Euro.
Unisciti anche tu alla battaglia – Adesso !
E' nella natura umana mettersi da parte e pensare che una sola persona non può cambiare quello che sta succedendo in tutto il mondo. Ora però non avete più scuse per rimanere inattivi. Per pochi Euro e qualche ora del vostro tempo, VOI potete fare la differenza.
Un CB propriamente costruito dovrebbe essere in grado di ridurre notevolmente gli effetti delle scie chimiche per circa 72 chilometri in ogni direzione ( 144 chilometri di diametro) dal dispositivo.
Con questo dispositivo una semplice manciata di cittadini preoccupati per la loro salute e sicurezza possono effettivamente SMANTELLARE il progetto multi miliardario delle scie chimiche. Il Chembuster non può fare nessun danno. Può solo sanare e aiutare. Spetta a voi unirvi alla battaglia e salvare voi stessi e il vostro paese.
DETTAGLI PER LA COSTRUZIONE DEL CHEMBUSTER:
Materiali necessari.
SECCHIO: Utilizzare un comune secchio di circa 8 litri con maniglia, per esempio di quelli in vendita da bricofer, una volta finito il dispositivo si puo' laciare il secchio in posa cosi' da usare la maniglia per trasportarlo.
TUBI DI RAME: Sei tubi standard da 1 Pollice (la misura standard in Europa e' 2,6 cm) di diametro e 182 cm di lunghezza reperibili in negozi di materiali da Idraulica/ceramiche e materiali edili, in alternativa per una maggiore trasportabilità del dispositivo si possono tagliare 6 tubi di 30 cm e 6 tubi di 152 cm che verranno uniti a quelli piccoli alla fine della costruzione mediante 6 accoppiatori in rame; e 6 cappucci terminatori in rame per chiudere una delle estremità dei tubi.
CRISTALLI: Procurarsi 6 cristalli bi-terminati (con 2 punte naturali a entrambi i lati), lunghi circa 5 cm , avvolgerne la base con nastro isolante in modo da creare abbastanza spessore da posizionarli all'interno di ogni tubo (a un estremità dei tubi di 182 cm o di quelli da 30 cm nel caso si usino i tubi tagliati in due parti per trasportare e smontare il dispositivo) quindi incollarli ai cappucci terminazione in rame e chiudere queste estremità dei tubi fissando i cappucci con del nastro isolante o saldandoli per evitare che la resina successivamente si infiltri nei tubi durante il processo di catalizzazione.
METALLO: Procurarsi un qualsiasi tipo di truciolato metallico, anche a scagliette, da uno dei tanti posti dove si lavorano i metalli, come negozi di insegne , luminose, fabbri, infissi in alluminio, lavorazioni metalli. Personalmente uso quelle in alluminio per considerazioni di peso, ma QUALSIASI metallo va bene. Si tenga solo presente che delle particelle molto fini, come quelle che si ottengono facendo le chiavi non sono altrettanto buone perché impediscono alla resina di riempire tutto il secchio.
SPAZIATORI IN LEGNO: Come da modelli nel disegno sotto, tagliare tre forme in legno compensato o multistrato di 1 cm circa di spessore.
Forma 1 – viene utilizzata come base per i tubi di legno, dentro il secchio, e tenerli in posa (lato con i cappucci di chiusura).
Forma 2 – deve appena entrare al di sotto del bordo del secchio. E' importante tagliare via i bordi per permettere di versare la resina e, una volta ultimato il progetto infilare le dita per poterlo rimuovere dato che questo pezzo non e' parte del CB ultimato ma serve solo per tenere allineati i tubi in maniera dritta finchè la resina non catalizza. I fori per i tubi in questa forma dovrebbero essere un poco larghi così da farla sfilare facilmente alla fine.
Forma 3 – di forma circolare per la parte finale dei tubi, in alto, tiene i tubi in posizione dritta, i fori dovrebbero essere dello stesso diametro dei tubi così da tenerli in posa ognuno in maniera parallela all'altro.
IN AREA DOWNLOADS E' POSSIBILE SCARICARE I MODELLI IN DIMENSIONI REALI DA STAMPARE E UTILIZZARE PER TAGLIARE LE 3 FORME DI LEGNO.
RESINA: Si usa resina al poliestere, come di quelle usate nella costruzione di barche in fibra di vetro, va bene anche l'epossidica ma è molto cara, è consigliabile trovare un venditore che la offra in taniche da almeno 5 litri perché è più conveniente, ferramenta molto forniti e negozi di vernici/colori o materiali edili sono i posti in cui cercare, anche negozi di surf o nautica di solito ne hanno.
Effettuare le operazioni su un pavimento o superficie ben livellati, prima di tutto si consiglia di fissare i cristalli nei tubi corti (nel caso si sia scelto di utilizzare i tubi in due lunghezze differenti per un più facile smontaggio/trasporto) e chiudere queste estremità con i tappi in rame (nastro isolante o saldatura) quindi miscelare un poco di resina e versarne circa 2 cm sul fondo del secchio, cospargerci sopra un po' di metallo in maniera uniforme. ATTENZIONE: I vapori della resina sono infiammabili e leggermente tossici, fare queste operazioni in una zona ben ventilata.
La percentuale che sembra funzionare meglio nell'orgonite è di circa una parte di resina e una parte di metallo (ovvero uguale volume di resina e metallo). Poggiarci sopra la forma di legno n.1 prima che la resina indurisca, così che non affondi molto nel liquido. Preparare circa 1,8 litri di resina e versarla nel secchio dopo che i tubi corti (con le estremità chiuse e contenenti i cristalli) sono stati poggiati nei rispettivi fori della forma di legno n1. Quindi aggiungere ancora qualche manciata di metallo finchè non si ottiene di nuovo un rapporto di uguale resina e metallo, aiutandosi magari con un oggetto per mescolare un poco ma senza premere sulla forma di legno nel fondo, si consiglia anche di tappare le estremità rimaste aperte dei tubi con del nastro isolante per evitare che del metallo finisca all'interno accidentalmente.
Ora inserire con cura la forma di legno n.2 nei tubi finche' questa non tocca appena il bordo interno del secchio e posizionarla in maniera tale che i tubi siano paralleli tra loro, quasta operazione va fatta abbastanza velocemente per evitare che la resina indurisca e non si riesca più a muovere i tubi per allinearli. Una volta che la resina sarà indurita si potrà rimuovere questo pezzo dato che come già detto serve solo per la costruzione e l'allineamento dei tubi.
Ora ultimare il dispositivo mettendo altra resina/metallo fino a quasi riempire il secchio, lasciando circa 2 cm di spazio dalla forma di legno n.2 che è poggiata sui bordi in cima al secchio. Ora il dispositivo è completato, attendere fino a che la resina sia indurita (ATTENZIONE: durante la catalizzazione la resina si riscalda fino a scottare). Come riferimento si saranno usati circa 5,6 litri di resina e un ugual volume di metallo.
In ultimo, una volta rimossa la forma di legno n.2 si mettono gli accoppiatori di rame alle estremita' do ogni tubo e si inseriscono le parti lunghe dei tubi in rame, con in cima inserita la forma di legno n.3 che sorregge i tubi.
Abbiamo anche sperimentato con estensioni di circa 12,7 cm per aumentarne il raggio d'azione. Ebbe un forte effetto sulla Luna e sull'atmosfera alta del pianeta per centinaia di km. A quanto pare riuscimmo disabilitare il centro di guerra atmosferica sotto la base aeronautica di Homestead, lasciando il chembuster con le estensioni, puntato al campo di orgone stagnante della base per una settimana.
Abbiamo scoperto che non c'e' bisogno di puntare il dispositivo in una particolare direzione per pulire l'atmosfera dall'orgone stagnante, più a lungo viene tenuto in piedi, in posizione, maggiore sarà la distanza in cui l'atmosfera viene influenzata e migliorata dal chembuster, fino a raggiungere diversi km intorno al dispositivo.
Anche se di solito viene lasciato dritto in piedi, una volta abbiamo eliminato una densa cintura di smog che si trovava in lontananza, semplicemente puntandolo verso questa per pochi minuti, quindi in caso di necessità la direzione può essere anche un fattore.
I chembuster distruggono notevolmente le scie chimiche. Potrebbero essere necessari alcuni giorni al vostro chembuster per fargli attivare l'ambiente circostante in maniera sufficiente da avere efficacia contro queste scie, ma una volta che sarà successo basterà puntare il dispositivo alle scie e queste scompariranno dopo solo pochi secondi che saranno state spruzzate dai jet, anche le scie al di fuori del campo del chembuster si dissolveranno, più lentamente. Le scie chimiche composte da elementi solidi impiegheranno di più a dissiparsi ma abbiamo visto che queste compongono solo il 10% delle scie spruzzate e sono quindi piuttosto rare.
I Cloudbusters del Dr. Reich erano estremamente pericolosi quando operavano perché egli non aveva un generatore di orgone attaccato al suo dispositivo. L'orgone dannoso (DOR) porta con sé una carica che può prosciugare molto in fretta la forza vitale di una persona quando viene concentrato in un punto limitato. E' del tutto simile a una campo di elettricità statica molto forte. Quando una copertura nuvolosa è improduttiva e sbilanciata (troppi fulmini, per esempio, o troppa pioggia) il Chembuster la assorbe.
Potrebbe anche aiutare a porre fine alla siccità. In generale, non fa altro che bilanciare le condizioni atmosferiche, credo che esso faccia da mediatore tra l'atmosfera e il suolo in qualche maniera. Quello che abbiamo installato in Namibia, in Africa, portò finalmente un abbondante pioggia nel deserto della zona. Questo accadde il 05 Settembre 2001, e continuò per molti giorni. Gert, l'individuo che ha costruito quel chembuster e ci ha comunicato l'accaduto ( http://educate-yourself.org/africasfirstcloudbusterjun01.html ) ci disse che questo non era semplicemente mai accaduto nel deserto della Namibia, nell'epoca conosciuta. Esso è probabilmente la regione più secca del pianeta.
ATTENZIONE: Se toccate i tubi di rame quando il chembuster stà attirando e assorbendo forti quantità di orgone sbilanciato e non toccate successivamente la base con l'orgonite, potreste sperimentare forti mal di testa, magari anche il giorno successivo, come ci ha riferito un nostro amico di recente, quindi toccate sempre la base dopo aver toccato i tubi.
Tenete presente che i nostri sforzi, ancora pionieristici, dovrebbero essere visti principalmente come un trampolino di lancio a progetti e sviluppi futuri piuttosto che come l'ultima parola.
SUGGERIMENTO: Se volete ottenere ancora più pioggia, provate a mettere dell'acqua in cima al materiale nel secchio, o ad annaffiare il dispositivo ogni giorno. Nei climi molto rigidi, coprire la cima dei sei tubi con piccoli ombrelli cosi' che l'acqua non congeli e spacchi i cristalli all'interno. Il CB ha mostrato di aver effetto ugualmente bene se posto in ambienti interni come appartamenti o esterni. Fino a sette cristalli possono essere in seguito introdotti in ognuno dei tubi per migliorarne le prestazioni.

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